Trofeo Italiano Amatori: gare combattute ed incerte a Vallelunga

Indubbiamente le condizioni meteo hanno caratterizzato il primo round del Trofeo Italiano Amatori 2016, il più longevo campionato di motovelocità, organizzato dal Moto Club Motolampeggio di Roma e diretto dal promoter Daniele Alessandrini, che si svolge all’interno del programma della Coppa Italia FMI e che si è corso in questo week end sul circuito “Taruffi” di Vallelunga. Tutte le gare hanno vissuto momenti intensi con piloti che sono tornati al successo dopo anni o che lo hanno raggiunto per la prima volta. Una costante del Trofeo Italiano Amatori, la cui indovinata formula continua ad incontrare il gradimento di tanti piloti, sia dei giovani che si avvicinano per la prima volta al mondo delle corse sia dei più esperti, che debuttano nelle competizioni proprio grazie a questa formula o che vi tornano, magari dopo un prolungato stop. Ovviamente la gara d’apertura della stagione ha portato alla ribalta valori per la maggior parte sconosciuti, ma quanto visto a Vallelunga fa presagire che anche in questa edizione si assisterà sempre a gare combattute e ad un campionato incerto fino alla fine.

La classe 600 Pro ha proposto subito il doppio round ed è stata dominata da una wild card, il diciottenne abruzzese Matteo Ciprietti (Yamaha), vincitore sia della gara del sabato sia di quella della domenica. Tra i piloti iscritti al trofeo si è messo in grande evidenza il giovane lucano Michele Cloroformio (Yamaha), sempre secondo alle spalle dell’ospite, e dunque ora leader a punteggio pieno della classifica generale. Nella classe 600 Base, accorpata con la 600 Avanzata, si è imposto il napoletano Dario Sequino (Yamaha) mentre nel raggruppamento superiore ha avuto la meglio il pilota di casa Marco D’Ettorre (Honda).

Le tre categorie della 1000 sono andate al comasco Ludovico Riccio (BMW), che ha vinto la Pro con una certa facilità, al torinese Cristian Toniolo (Kawasaki), alla prima vittoria in carriera nella Avanzata, e al laziale Marco Valeriani (Honda), wild card, capace di vincere la Base con le gomme slick, nonostante l’abbondante pioggia della seconda parte della gara. Ai fini della classifica il punteggio massimo è stato incasellato dal pugliese Cesare Amadori (Suzuki).

CLASSE 600 PRO

La wild card Matteo Ciprietti (Yamaha) bissa il successo già ottenuto nel round del sabato della classe 600 Pro. Scattato bene dalla pole position, il diciottenne abruzzese del Team Bike e Motor, dopo un paio di tornate prudenti ha disteso la propria azione, al quinto dei dodici giri ha preso la testa del gruppo ed è poi andato in progressione, imponendosi nettamente; suo anche il giro più veloce, in 1’42”2. Sul podio delle wild card sono saliti anche Matteo Samarani (MV Agusta) e Davide Bonfanti (Kawasaki), rispettivamente terzo e quarto assoluto. Alle spalle del battistrada, grande attenzione si è comunque concentrata sui piloti iscritti al Trofeo Italiano Amatori e dunque in lizza per il titolo 2016. Il ventunenne lucano Michele Cloroformio (Yamaha), secondo tempo in prova, è partito bene ed ha condotto per i primi quattro giri. Poi, come ha ammesso, la stanchezza dovuta alla mancanza di allenamento si è fatta sentire, ed ha preferito ridurre il ritmo portando però a casa un secondo posto assoluto che gli vale anche il massimo punteggio per l’assoluta. Hanno completato il podio degli Amatori Cristian Napoli (Honda) e Davide Fabbri (Yamaha). Il ventottenne pilota ligure, che partiva dalla prima fila, ha migliorato la posizione di gara 1, obiettivo che si era posto, ma ha soprattutto effettuato una positiva verifica delle sue condizioni psico-fisiche. “Sono rimasto concentrato per l’intera gara e questo mi ha consentito di tenere un passo costante che mi ha premiato con il secondo gradino del podio” ha detto Napoli. Splendida impresa per il giovanissimo romagnolo Fabbri, 17 anni, che dall’undicesima posizione in griglia è risalito fino alla terza. “All’inizio sono rimasto nel gruppo poi ho cominciato a spingere, ho effettuato numerosi sorpassi e proprio all’ultimo giro, con una staccata al Semaforo, sono riuscito a strappare il podio al mio avversario Osnato”. Dopo il doppio round di Vallelunga, Cloroformio guida a punteggio pieno la classifica della 600 Pro precedendo Napoli (p. 360) e Osnato (p. 330).

CLASSE 600 BASE – AVANZATA

Gara condizionata dalla scelta delle gomme compiuta dai piloti, infatti al momento dell’ingresso in pista sono cadute alcune gocce di pioggia che poi si sono dissolte rapidamente e la pista è andata ad asciugarsi, così chi si è indirizzato verso le intagliate alla fine ha avuto ragione. Ad indovinare tutto è stato il romano Marco D’Ettore (Honda – Avanzata) che, schierato in pole, ha inizialmente perso terreno, ma a partire dal terzo giro ha rapidamente recuperato fino a raggiungere, esattamente a metà gara, il battistrada Giorgio Cannone (Yamaha); il pilota di casa, dopo aver superato il battistrada, ha immediatamente preso margine sino a chiudere con notevole vantaggio. Al via parte bene tutta la prima fila, con l’umbro Guido Ticini (Yamaha) che va a condurre, ma poche curve e probabilmente, proprio a causa della scelta degli pneumatici, scivola lasciando via libera a Cannone che guadagna terreno rapidamente, fino a raggiungere in due giri un vantaggio di circa cinque secondi su un gruppetto capitanato dal libico Yaser Salman (Yamaha) e del quale fanno parte anche Francesco Piersanti (Honda), Arcangelo Casillo (Yamaha), Marco Salineri (Kawasaki) e D’Ettorre, il quale però già al quarto passaggio va ad occupare le seconda posizione e si mette alla caccia di Cannone. Passano ancora due giri e come detto il quarantenne romano, più volte vincitore sulla pista di casa, va al comando della corsa allungando immediatamente. Suo anche il giro più veloce in 1’50”7, siglato proprio all’ultima tornata, grazie alle condizioni nettamente migliorate ma anche ai Metzeler Racetec RR (la monogomma del trofeo), che hanno saputo rispondere, offrendo massima tenuta e altrettanta affidabilità. Dietro, Cannone cerca di amministrare il vantaggio conseguito nella prima metà della gara anche se Dario Sequino (Yamaha – Base), dopo aver avuto la meglio su Casillo, viaggia ad un altro ritmo, ma ormai siamo in prossimità della bandiera a scacchi e quindi si deve accontentare del terzo gradino del podio assoluto, che vale però il primo della Base davanti al pavese Massimiliano Treccani (Yamaha) ed al romano Michele Pisacane (Honda) che, al rientro dopo due anni di stop, al termine di una clamorosa rimonta, stampa la massima velocità assoluta ed il giro più veloce del raggruppamento. Nonostante il buon finale Gian Maria Roberti (Honda), sesto assoluto, resta fuori dal podio dell’avanzata.

CLASSE 1000 PRO

Va a Ludovico Riccio (BMW) il primo round della classe 1000 Pro; pur non avendo mai corso sul bagnato, il ventitreenne pasticciere di Como ha saputo adattarsi benissimo a queste condizioni, tanto che, dopo aver superato all’ottavo giro Mauro Petrignani (Aprilia), che guidava la gara sin dalla partenza, è riuscito anche ad allungare fino a chiudere con ampio margine sul rivale. La gara è stata avversata dalle condizioni meteo, infatti appena completato lo schieramento in griglia, si è abbattuto un vero e proprio nubifragio che, pur essendo durato solo pochi minuti, ha messo in crisi tutti i piloti che hanno dovuto provvedere al cambio degli pneumatici. A pagare più di tutti per colpa della pioggia sono stati il poleman Simone Catallo (Yamaha) e Diego Milloch (Kawasaki) che aveva il quarto crono, i quali, non avendo pronti gli pneumatici scolpiti, sono stati costretti a dare forfait. Allo start perfetto stacco di Petrignani, detentore del secondo crono, con Simone Sbrana (Honda), il già citato Riccio, Michele Stabile (BMW), Juri Vacondio (Kawasaki) e Federico Napoli (Honda) ad inseguire. Petrignani e Riccio hanno una marcia in più e allungano immediatamente, mentre alle loro spalle la gara si infiamma e a farne le spese è il senese Stabile che dopo aver registrato un giro veloce ed essersi riportato quasi sui battistrada, scivola all’ingresso della ”Trincea” ed abbandona. Intanto Riccio, dopo aver accumulato un paio di secondi di ritardo, recupera rapidamente e si riporta sul battistrada, il quale inizia ad accusare problemi con la pompa del freno posteriore, tanto che rischia la caduta a metà del settimo giro. Riccio ne approfitta e passa a condurre guadagnando rapidamente terreno, così da chiudere la gara con quasi nove secondi di vantaggio. Suo anche il giro più veloce in 1’56”6. Petrignani si accontenta del secondo posto, mentre è battaglia all’ultimo metro fra Vacondio e Napoli con quest’ultimo che alla curva Campagnano entra deciso e conquista l’ultimo gradino del podio; dopo Vacondio giunge Sbrana, molto attardato.

CLASSE 1000 AVANZATA

Il meteo variabile, con alternanza di pioggia e clima asciutto, ha fortemente influito sulla classe 1000 Avanzata, ridotta ad 11 giri. Alcuni piloti, compresa la wild card Giuseppe Sposito di Lucia (BMW), che partiva dalla pole position, hanno rinunciato a schierarsi o hanno preso la via dei box dopo il giro di ricognizione. E a chi ha animato questa gara, i primi giri hanno riservato condizioni della pista estremamente insidiose, che hanno costretto tutti ad un’andatura molto prudente, e anche pioggia intermittente in alcuni tratti del “Taruffi”. Ma con il passare delle tornate i piloti hanno potuto saggiare l’eccellente risposta degli pneumatici Metzeler Racetec Rain e, con l’aumento delle fiducia, sono anche nettamente migliorati i tempi. Così il giro più veloce è stato stabilito all’ultima tornata da Stefano Jondini (Kawasaki), secondo assoluto, in 1’58”006 mentre in quella precedente a stabilire la migliore prestazione era stato Sergio De Alessandris (Kawasaki), poi terzo, in 1’58”384. Detto delle due posizioni d’onore, occorre dare il giusto risalto alla magnifica gara del vincitore Cristian Toniolo, anch’egli su Kawasaki, che con una splendida condotta di gara ha ottenuto la prima vittoria della sua vita. Nei primi sette giri a condurre la corsa è stato infatti Jondini, vice-campione 2015 della classe 600 Base 1, con l’esclusione del secondo passaggio in cui è svettato Luca Pelabasto (BMW), poi quarto assoluto. Ma Toniolo, che ha cominciato a gareggiare più o meno sporadicamente nel Trofeo Italiano Amatori dal 2012, ha prima raggiunto il battistrada e poi lo ha marcato stretto, fino a passare a condurre all’ottavo giro. Nel finale i due protagonisti hanno entrambi commesso qualche errore ma il quarantunenne impresario edile piemontese ha chiuso tutte le traiettorie ed ha portato a casa il successo. A sua volta il ventisettenne lodigiano Jondini, dopo essere stato sorpassato, meditava di sferrare il contrattacco nel finale ma una vistosa sbandata all’uscita del Tornantino gli ha fatto perdere un paio di secondi irrecuperabili negli ultimi due giri. Se la classe 1000 Avanzata potrebbe aver trovato in Toniolo e Jondini due potenziali protagonisti della stagione, lo stesso si può dire del quarantanovenne laziale Sergio De Alessandris, terzo, già campione mondiale di body building, da sempre appassionato di velocità ma approdato alle gare solo nel 2014, su consiglio di un amico: e in quell’anno il pilota nato a Genzano e residente a Latina vinse subito la classifica di categoria nella Amatori 1000 Base. De Alessandris, che ha dedicato il risultato al papà Alberto, appassionato di moto, scomparso nel 2015, girava per la prima volta in assoluto sul bagnato. “Sono sceso in pista col timore dell’acqua ma poi ho visto che la moto teneva, ho gestito bene la gara, ho spinto nel finale e avrei potuto ancora aumentare il ritmo ma i primi erano troppo distanti ed ho preferito non vanificare un così bel risultato”.

CLASSE 1000 BASE

Ancora la pioggia protagonista, stavolta nella classe 1000 Base che ha dovuto fare i conti con un primo scroscio d’acqua, abbattutosi alla nona tornata nella zona dei Cimini, e poi con un secondo acquazzone che ha rimescolato le carte nel penultimo dei dodici giri in programma. La gara era stata dichiarata asciutta e dunque in griglia si sono viste le slick che effettivamente hanno consentito a tutto il gruppo di avvicinarsi progressivamente ai tempi delle prove. Poi, come detto, la prima precipitazione di cui ha fatto le spese il battistrada Giacomo Loggetto (BMW), autore della pole position, che, valutata l’impossibilità di proseguire in condizioni di sicurezza, ha alzato il braccio, lasciando scorrere il gruppo. La valutazione dell’esperto pilota romano non è però coincisa con quella della Direzione Gara che ha fatto proseguire il confronto. Al penultimo giro, poi altra pioggia, che ha pesantemente condizionato il gruppetto degli inseguitori: a perdere le posizioni che avevano costruito fino a quel momento sono stati soprattutto la wild card Luca Cimarello (BMW), da 2° a 7°, Matteo Sordelli (Kawasaki), da 3° a 8°, e Nicola Grandini (BMW), ritirato quando era 4°, mentre anche Cesare Amadori (Suzuki) ha ceduto il terzo posto proprio nelle ultime battute. Finale bagnato anche per il vincitore Marco Valeriani (Honda), anch’egli wild card, partito affianco a Loggetto di cui nel w.e. capitolino è stato anche vicino di tenda, e non per la pioggia ma per le lacrime che ha ammesso di aver versato sotto il casco, nell’ultimo giro, per la gioia di un successo costruito su tanta passione e su enormi sacrifici. Il trentunenne fisioterapista di Frosinone, già protagonista sempre a Vallelunga, nel 2015, come wild card fino a che non fu “abbattuto” da un avversario, ha lottato a viso aperto con Loggetto, e quando è rimasto da solo al comando, con le slick, ha controllato i punti in cui la tenuta si faceva più precaria. Alle spalle di Valeriani, che ha segnato anche il giro più veloce in 1’46”7, prestazione migliore anche della pole position e che ora cerca fondi per ulteriori apparizioni nel trofeo, si sono classificate altre due wild card, Stefano Amati (Suzuki) e Pasquale De Marco (Kawasaki), che dopo una pessima partenza, ha preso via via confidenza. Ai fini della classifica generale le posizioni che contano sono invece quelle conquistate, nell’ordine, da Amadori, dal gentleman driver Luciano Russi (Kawasaki) e da Tiziano Grilletto (Honda).

Prossimo appuntamento con il Trofeo Italiano Amatori il 4 e 5 giugno a Misano.