Trofeo Italiano Amatori: classifiche di campionato rivoluzionate a Misano

L’afa e la calicola che aveva caratterizzato le prove ufficiali del sabato all’autodromo di Misano, si è trasformata domenica, in una giornata prettamente autunnale che ha fortemente condizionato le gare del Trofeo Italiano Amatori, il torneo riservato ai non professionisti della velocità, organizzato dal Moto Club Motolampeggio di Roma diretto da Daniele Alessandrini che in questo week end ha marchiato il quarto round.

Numerose scivolate, fortunatamente tutte senza conseguenza per i piloti, hanno tolto anzitempo di scena molti protagonisti delle zone alte delle varie classifiche, così dopo questo appuntamento, in diverse classi la situazione è fortemente modificata se non addirittura rivoluzionata. Per fortuna dei piloti il regolamento consente di scartare due risultati su sette e quindi in pochi hanno visto definitivamente compromessa la stagione agonistica.

Comunque le gare sono state sempre molto combattute e ovviamente ricche di colpi di scena a ripetizione, al termine dei quali si sono imposti nella classe 600 il romano Raffaele Perrone (Yamaha) nella Base, la wild card Lorenzo Di Ciolo (Yamaha) nella Avanzata e il ligure Christian Napoli (Honda) nella Pro, mentre nella classe 1000 hanno dominato le Kawasaki con il veneto Riccardo Chiusura nella Base, il lombardo Stefano Jondini nella Avanzata e l’emiliano Yuri Vacondio nella Pro.

Classe 600 Base / Avanzata

La gara parte sotto una pioggia insistente e alcuni decidono di dare forfait, fra questi anche Dario Sequino che aveva il quinto crono in qualifica e occupava la terza posizione nella generale della Base. La pista scivolosa fa subito diverse vittime, nell’ordine: Barale, Bernardi, Pizzin, Salman, Manca, Munerato, Piersanti, Bonini e Bartolomeo. Il dominatore della categoria D’Ettore partito dalla pole, è il più reattivo allo spegnersi del semaforo e prende la testa della gara, con Guido Ticini (Kawasaki), Fabio Giusti (Yamaha), Marco Salineri (Kawasaki) e Di Ciolo che inseguono nell’ordine. Il romano mantiene la testa della corsa per quattro delle otto tornate in cui è stata ridotta la corsa dalle dieci previste, poi Di Ciolo che nel frattempo ha preso un buon ritmo, e, via via, ha recuperato posizioni, attacca deciso il battistrada e si porta in testa, mentre D’Ettore inizia a perdere terreno. Una volta al comando della corsa il ventiquattrenne di Forte dei Marmi inizia a prendere fiducia con l’asfalto bagnato e pur essendo la prima gara in queste condizioni, guadagna fiducia a terreno sui rivali, il margine non è ampio ma sufficiente a fargli tagliare per primo il traguardo, cogliendo la prima vittoria assoluta in carriera. Dietro al toscano chiudono Salineri e Perrone che è anche il primo della categoria Base, poi giunge Ticini e D’Ettore. Fra i piloti della Base dopo Perrone chiudono nell’ordine Nicolas Crexel (Yamaha) e Antonio Panella (Honda). La classifica generale della Base vede al comando Zampedri con 620 punti poi Perrone a 600 e Treccani a 460; mentre nella Avanzata D’Ettorre mantiene saldamente il comando delle operazioni con 910 lunghezze davanti a Salineri e Ticini accoppiati a 560.

Classe 600 Pro

E’ questa la prima gara del pomeriggio con la pioggia che prima rallenta e poi smette proprio allo starter, ma la pista è bagnatissima e quindi ancora massima attenzione per mantenere l’equilibrio di tutti i concorrenti. Già durante i due giri di ricognizione esce di scena uno dei protagonisti più attesi, il capoclassifica Michele Cloroformio (Yamaha) per un problema tecnico, mentre non si presenta in pista il cattolichino Manuel Grandi che deteneva il quinto crono. Napoli non si fa intimidire dalla scivolosità della pista e parte deciso prendendo subito un discreto margine, che poi riuscirà ad amministrare nella seconda fase della corsa, così da risultare l’unico pilota delle varie categorie degli amatori ad avere condotto interamente una gara in questa circostanza. “Sul bagnato me la sono sempre cavata bene e anche in questo caso non ho fallito” ha dichiarato il ligure salendo sul gradino più alto del podio. Dietro il vincitore si è classificato il diciannovenne varesino Cristian Redaelli (Yamaha), alla prima gara bagnata e al miglior risultato stagionale, che ha spiegato la sua performance con una “buona dose di incoscienza” e che, transitato quinto al primo giro, ha recuperato posizioni fino a conquistare la piazza d’onore, protagonista anche di un giro finale velocissimo, tanto da recuperare tre secondi in un solo passaggio, cosa che gli ha permesso di scavalcare la wild card Elia Mengoni (Honda) a lungo secondo. Una nota di merito anche per lo sfortunato Simone Buttironi (Honda) che partito dalle retrovie, ha trovato un ottimo ritmo sino ad entrare nei top five, ma al penultimo passaggio la sua foga è terminata nella ghiaia, è riuscito a riprendere la corsa e terminare la gara in quattordicesima posizione. Nelle sottocategorie da segnalare che Daniel Bongi (Triumph) ha vinto la Over 30, Francesco Varanese (Ducati) la Over 40 e ovviamente Christian Napoli la Under 30. Il ritiro di Cloroformio rimescola la classifica generale che vede ancora il potentino al comando con 860 punti davanti a Napoli a 800 e a Osnato, assente alla gara, fermo a 690.

Classe 1000 Base

A memoria non si ricorda una gara partita con tutta la prima fila assente, è quanto accaduto nella corsa della classe 1000 Base, dove non si sono presentati in griglia i primi tre delle prove ufficiali, nell’ordine il poleman Francesco Rigo, Gunther Trafoier e Fabio Porcelli, ai quali si sono aggiunti facendo la stessa scelta, Mario Minella e Cesare Amadori, posizionati al centro dello schieramento. Al via è il campano Luciano Vitiello (Ducati), in gara come wild card, a indovinare uno starter perfetto che lo porta a prendere subito in mano le redini della corsa con Riccardo Chiesura (Kawasaki), Gianfranco Giorgini (BMW) e Fabrizio Lozzi (Kawasaki) ad inseguire. La situazione rimane invariate per tre giri poi Vitiello cade alla curva della Quercia, riesce a ripartire diciassettesimo, ma ha tanta rabbia dentro che recupera numerose posizioni fino a terminare settimo. Subito dopo la scivolata di Vitiello tocca a Lozzi, il quale non è altrettanto fortunato e chiude mestamente la giornata. Davanti, Chiusura macina terreno, non curante delle scivolosità della pista – è la prima volta sul bagnato e quindi l’incoscienza ha sortito nei suoi confronti un effetto positivo. Giro su giro porta il vantaggio a oltre quindici secondi sull’inseguitore Giorgini e su Tettoni che poi chiuderanno nell’ordine in volata. L’ultimo giro è fatale per Diego Nossa (Honda) a lungo sesto che cade a poche curve dalla fine. Incontenibile la felicità di Chiesura che a quaranta anni e alla terza gara della vita, sale sul gradino più alto del podio, in una giornata veramente difficile, contento anche Giorgini che fa un bel balzo nella generale e vince la speciale classifica riservata agli Over 50 e alle intagliate, facendo incetta di coppe e soprattutto Tettoni che non aveva mai corso sul bagnato e che nel finale per un inezia non ha colto il posto d’onore.

Classe 1000 Avanzata

Altra gara falcidiata dalle condizioni meteo e a farne le spese sono nomi dell’alta classifica, in particolare il leader Luca Pelabasto e il vincitore della gara del sabato Alessandro Polini, entrambi su BMW. Proprio il lombardo alla fine sarà quello che pagherà maggiormente , visto che si era già giocato i due bonus di scarto e quindi con questo terzo zero deve di fatto, dire addio, alle residue speranze di vincere il titolo nonostante le due vittorie messe in carniere. Già nei due giri di warm up escono di scena Conti e Casarotti che vanno ad aggiungersi a Taglialatela che nemmeno si è presentato in griglia. Lo starter premia Polini che prova subito a ripetere la gara del sabato, ma alla chiusura del primo giro è Stefano Jondini a svettare per primo davanti a Pelabasto, Polini, Massimo Scalvini (Yamaha) Stefano Mugnai (BMW) Mauro Benigni (Honda) e Andrea Baudo (Yamaha). Il primo scossone al terzo giro quando non transita più Pelabasto e Jondini va al comando con Polini ad un incollatura, ancora due giri e come detto la sorte è cattiva con Polini che cade alla “Misano”, mentre dietro al battistrada si va a posizionare Baudo che dopo un inizio tranquillo, ha preso ritmo, sino a insidiare in modo pressante il leader della corsa. Nei due giri finali Baudo si avvicina ulteriormente ma Jondini non molla, mantiene pochi decimi di vantaggio che però valgono una vittoria molto importante che lo proietta al comando della classifica generale. Sul podio oltre a Jondini e Baudo c’è posto anche per un Scalvini che non manca di ricordare che “anche se nonno ha sempre buone qualità velocistiche da esprimere”. Baudo oltre al secondo posto assoluto si aggiudica la classifica degli Over 40 davanti a Scalvini e Zambelli e anche quella riservata alle gomme intagliate, mentre Federico Carboni (Ducati) è il migliore fra le wild card. Grazie alla vittoria e al ritiro di Pelabasto, Jondini passa a condurre la classifica generale con 780 punti davanti a Pelabasto fermo a 610, gli stessi di Scalvini.

Classe 1000 Pro

Il progressivo asciugarsi della pista ha fatto si che quella della classe 1000 Pro sia stata la gara più combattuta e che ha registrato solo una caduta fra i piloti di alta classifica, quella di Federico Napoli (BMW) avvenuta al primo giro dopo che era scattato perfettamente allo starter tanto da prendere il comando della corsa. Caduto Napoli la gara è passata in mano a Mauro Petrignani (Aprilia) che si è alternato al comando più volte con Yuri Vacondio (Kawasaki) il quale è stato freddo e calcolatore in un convulso finale, nel quale anche Paolo Menossi (BMW) si è più volte inserito e che alla fine ha visto l’emiliano svettare per primo sul traguardo per soli 64 millesimi su Menossi e sette decimi su Petrignai. Nelle prime tornate sono stati della partita anche Libero Peppino Cirotto (BMW) che poi finirà quarto e Michele Tomasoni (Aprilia) che cadrà poco dopo metà corsa a impegnare, anche se a distanza, i piloti poi finiti sul podio. Come detto è stata questa la gara più bella dell’intera giornata di Misano, in particolare si è vissuto un ultimo giro al cardiopalma, non si sono contate le variazioni di posizione al comando della corsa, ma alla fine l’esperienza e forse anche un pizzico di fortuna, come ha detto lo stesso Vacondio, gli hanno regalato la prima grande soddisfazione stagionale, molto importante in vista del prosieguo del campionato. Il pilota di Reggio Emilia, oltre alla vittoria assoluta si è preso anche quella degli Over 40, mentre fra gli Over 50 ha primeggiato Menossi e Petrignai si è aggiudicato gli Under 30. Classifica generale con Vacondio che balza a 940 punti davanti a Petrignani a 810 e Tomasoni a 610.

Prossimo appuntamento con il Trofeo Italiano Amatori il 28 agosto al Mugello.

Ufficio Stampa Trofeo Italiano Amatori