Toshi Gondo e Ono Hiroki: due “samurai” al CIV

Riflessivo e introverso il primo, esuberante e burlone il secondo: sono i due piloti giapponesi Toshimitsu Gondo, di 23 anni, e Ono Hiroki di 17, entrambi in Italia con l’obiettivo di mettersi in luce nel CIV e possibilmente di ottenere risultati di spicco nella agguerrita 125 GP.

Provenienti da Osaka – il terzo centro, per importanza, dell’isola nipponica – «Toshi» (Team Bridgestone Grillini) e Ono (Team Rumi Racing) amano l’Italia, le belle ragazze e il buon mangiare. Ma soprattutto  – nella scia dei grandi delle due ruote del loro Paese, i Kato, gli Ueda, gli Harada o gli Haga, solo per citarne alcuni – della nostra Penisola sono affascinati dalla cultura della moto, dall’atmosfera che si respira lungo le piste, da Vallelunga al Mugello, da Monza a Misano. E proprio questo fine settimana, sul circuito della riviera romagnola, abbiamo chiesto loro alcune riflessioni sul presente e sul futuro, mentre la temperatura saliva a livelli di vera canicola.

«Il CIV è un ambiente straordinario», ci spiega con occhi quasi assonnati Toshi, che corre da quattro anni e che dei due è quello che parla un po’ di italiano». «In Giappone l’atmosfera è completamente diversa, più dimessa. Da voi tutto è straordinario, soprattutto è molto elevato il livello dei piloti. Sono qui per imparare lo stile italiano di andare in moto e per fare esperienza». Ono, dopo la traduzione dell’amico, che pure è un suo avversario in pista, conferma con un cenno della testa ridendo: «Sì qui il Giappone non mi manca per nulla. I miei avversari sono davvero forti, il campionato è organizzato in modo molto professionale. Ma se mi permettete, le ragazze (usa la variante più popolare) sono il massimo!». Programmi futuri?

«Ora penso solo a dare il massimo (nella gara del weekend Toshi è stato un po’sfortunato, essendo riuscito a piazzarsi solo  al 15. posto), poi penserò a cosa farò l’anno prossimo. Credo, comunque, che potrei tentare il salto nella Moto 2, dato che il Team Grillini dispone già di una sua Moto 2 sviluppata da un pilota del valore di Nannelli e di una eccellente base di partenza». «Io resterò sicuramente ancora un anno in 125 – controbatte Ono -, corro solo da 3 anni e ho ancora molta strada da fare (un lusinghiero quinto posto  a Misano è comunque di ottimo auspicio)». Gondo e Iroki, due samurai della velocità dell’epoca moderna, dunque, che hanno scelto l’Italia per dare slancio alla loro carriera e per farsi conoscere dal grande pubblico. Il CIV non può che augurargli buona fortuna.

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