Team vincenti: parla Quintarelli (Martini Corse)

In pochi anni, il Team Martini Corse è riuscito a salire alla ribalta della Velocità nazionale. Nata nel 2000 e cresciuta nel Desmo Challenge e nei vari trofei del panorama italiano, ha fatto il grande salto verso le competizioni importanti solo quattro stagioni fa e nel 2011 è arrivato il “colpaccio” nella Stock 600 tricolore, con il titolo di Dino Lombardi. “La nostra avventura è nata dall’idea di Enrico Martini, Presidente della squadra che nella vita di tutti i giorni fa l’architetto e che per questo motivo ha deciso di affidare a me la gestione logistica e commerciale – spiega il romano Claudio Quintarelli, vera “anima” della squadra che ha il suo reparto corse a Mantova – siamo da sempre le stesse persone e per questo considero i miei collaboratori miei “soci”… lavoriamo con impegno sia nel box che fuori, con l’obiettivo di portare avanti questa realtà e di farle fare ulteriori salti di qualità. Chi siamo? Oltre me e Martini, c’è l’affidabile responsabile tecnico Cesare Barani, poi il responsabile delle sospensioni “fatte in casa” da noi, Omar Olmeda e l’ingegnere elettronico Fabio Pasqualini, che il prossimo anno in Supersport avrà parecchio lavoro in più da fare. Ci sono anche il vero e proprio “braccio destro” di Cesare, Fedro Targa, il primo meccanico Matteo Biondani, i tecnici Diego, Igor e Andrea e da un anno con noi l’insostituibile responsabile Marketing e Comunicazione, Andrea Savi”.

Il primo passo verso “l’olimpo italiano”, la squadra guidata da Quintarelli l’ha fatto quest’anno, centrando all’ultimo round di Misano l’ambita tabella tricolore. Una vittoria attesa, che però si è rivelata meno facile del previsto. “E’ arrivato quest’anno ciò che ci aspettavamo già nel 2010 – continua il manager – dopo una buona partenza, nella parte centrale della stagione ci siamo trovati un pò in difficoltà, forse per cause nostre o forse per problemi di Dino ma grazie al vantaggio accumulato siamo stati bravi a gestire la situazione fino all’ultimo round. Mi sarebbe piaciuto vincere a Vallelunga, davanti ai nostri 250 supporters ma forse durante quel week-end la pressione da risultato e non è andato come previsto. Ci siamo riscattati al meglio al Mugello, dove Dino avrebbe potuto anche tirare i remi in barca e dove invece ha dimostrato di meritarsi il titolo al 100%”.

Il 2011 è stato caratterizzato anche dalla positiva prestazione di uno dei giovani più promettenti del panorama nazionale, Francesco Cocco, vera e propria scommessa del team che il prossimo anno punterà forte su di lui. “E’ un talento in erba che prima di quest’anno non era riuscito ad esprimersi. Ha ancora tanta strada da fare ma le premesse sono buone e crediamo fortemente in lui. L’Europeo? Sinceramente mi aspettavo di più ma quella continentale è stata una stagione davvero dura. Pensavo che fosse più facile rispetto al CIV e invece, soprattutto da metà campionato in poi, è stata di altissimo livello. Devo ammettere che nella parte centrale della stagione abbiamo avuto un calo e credo che senza quel rallentamento avremmo avuto tutte le carte il regola per vincere il titolo ma siamo arrivati comunque primi degli italiani sia come team che come pilota. E’ già due anni che succede e posso ritenermi comunque soddisfatto”.

Per la prossima stagione sono previsti grandi cambiamenti nei programmi, soprattutto per quanto riguarda i campionati internazionali mentre è rinnovato l’impegno nel CIV. “Forti della vittoria tricolore esordiremo nel mondiale Supersport con Lombardi e lo faremo in collaborazione con il Team Pata. L’obiettivo è stare nei primi dieci. Rimarremo anche nel CIV e nell’europeo Stock 600 e punteremo a fare bene con Cocco e Salvatori. Il CIV? Condivido tutte le mosse fatte dalla Federazione a livello mediatico e organizzativo. Il supporto che danno ai team è grande e sta alle squadre cercare di sfruttarlo al meglio. Il sito è sempre aggiornato, c’è la diretta televisiva con le interviste… si sta investendo per promuovere l’attività e per consentire alle strutture e ai piloti di trovare il budget. Note negative? Nessuna, solo un desiderio: mi piacerebbe che si trovasse un modo per aiutare maggiormente le squadre non supportate direttamente dalla FMI che puntano sui piloti giovani e validi”

Un pensiero va alla Stock 600 del CIV, categoria che Quintarelli considera al top dal punto di vista della qualità dei piloti e delle strutture. “Il livello è altissimo e ne sono la dimostrazione i piloti usciti da questa classe negli ultimi anni: Zanetti, Massei, Lamborghini, Tamburini e lo stesso Lombardi hanno avuto la possibilità di affermarsi passando per questo campionato. Ha costi contenuti ed ha un buon regolamento anche se lo unificherei a quello dell’europeo, ad esempio con l’introduzione dei motori contingentati, per agevolare le squadre che puntano a correrli entrambi”.