Tarozzi e Marrancone: la rivincita nel 2012?

Per Alessandro Andreozzi, vincere il primo storico titolo della Moto2 non è stata cosa facile. Ad impensierirlo fino alla fine è stato il faentino Mattia Tarozzi. Salito nella neonata categoria dopo alcuni buoni anni di “militanza” nella 125 Gp, il pilota del Team Faenza Racing ha dato il tutto per tutto con l’obiettivo di rendere il più difficile possibile la cavalcata di Andreozzi verso la tabella tricolore.

Era partito forte, Mattia, che nel round di apertura di Misano aveva portato a casa un buon secondo posto alle spalle del sorprendente Diego Ciavattini. Striscia proseguita anche a Monza, da dove era tornato con un altro discreto terzo gradino del podio alle spalle di Marrancone e dello stesso Andreozzi.

Nello scontro diretto con il futuro campione, decisiva è stata soprattutto la doppia di Misano, in occasione della quale Tarozzi ha raccolto 29 punti (un terzo e un quarto posto) mentre Andreozzi faceva en plein con due vittorie. I giochi e le speranze per il faentino si sono riaperti il sabato del Mugello, quando grazie ad uno splendido primo posto e ad un round opaco per il rivale (solo settimo…) era riuscito a rifarsi sotto in classifica ma lo sprint finale del marchigiano con altre due vittorie consecutive a Vallelunga e nell’ultima del Mugello hanno fatto la differenza, soprattutto se si considera che Mattia, nelle due tappe finali, ha conquistato solo la metà dei punti dell’avversario con il terzo posto del “Piero Taruffi” e, probabilmente decisivo, il settimo del Mugello.

Nel complesso, comunque, quella di Tarozzi è stata una stagione oltremodo positiva: si è adattato in fretta al differente peso e alle diverse misure della Moto2, riuscendo a mettersi alle spalle un bel numero di piloti ben più esperti di lui delle “medie” categorie. Uno su tutti, il terzo classificato, Danilo Marrancone. Il 28enne di Nereto (in provincia di Teramo) aveva iniziato la sua avventura nella nuova categoria dopo essere stato protagonista negli anni passati nella Supersport tricolore e non solo (secondo nell’Europeo del 2007 e nell’italiano 2008). In sella alla Bimota del Team QDP, Danilo ha raccolto un bottino di tutto rispetto: tre secondi e un terzo posto, a cui l’abruzzese è riuscito ad affiancare due quarti posti che non gli hanno regalato podi di tappa ma che sono stati utilissimi per la classifica assoluta. A lui, forse, è mancata qualche vittoria, una migliore prestazione nel round di apertura di Misano (chiuso al sesto posto) e quello zero in classifica rimediato in occasione della sesta tappa del Mugello, unica pecca di un’altra annata al top, che l’ha confermato tra i protagonisti del CIV e che lo farà partire tra i favoriti per la stagione 2012.