Supersport: il racconto della stagione 2011

Un finale thriller sul circuito del Mugello in occasione dell’ultima prova del Campionato Italiano Velocità, ha consegnato il titolo italiano 2011 della Supersport ad Ilario Dionisi, 28 anni di Montelibretti (Roma), vincitore di tre delle otto prove disputate in questa stagione.

Nella prima prova, corsa a Misano, Dionisi ha dimostrato di avere una marcia in più. L’alfiere del Team Improve ha portato alla vittoria la sua Honda, andando in fuga solitaria sin dalla prima curva e passando sotto la bandiera a scacchi con oltre cinque secondi di vantaggio sugli altri.  Secondo, sul circuito romagnolo si è piazzato l’umbro Alessio Velini, bravo a tornare sul podio dopo un week-end fruttuoso passato nel box del Team Velmotor by Xone a trovare la giusta messa a punto della sua CBR 600 RR. Terza piazza solitaria per Mirko Giansanti (Kawasaki – Puccetti Racing): l’umbro è stato bravo a mettersi alle spalle il catanese Alessio Palumbo (Honda – Velmotor by Xone) e il rientrante Stefano Cruciani, capace di chiudere nella top five con la Kawasaki targata Puccetti.

La conferma della determinazione di Dionisi è arrivata al termine di una gara emozionante, disputata a Monza. Ad offrire uno spettacolo degno della Supersport sono stati anche il romagnolo Roberto Tamburini e il ternano Mirko Giansanti, che hanno dovuto cedere il passo al laziale per poco più di due decimi di secondo. Un soffio, se si considera che i tre sono rimasti incollati per quasi tutto l’arco della gara e che solo grazie ad un’ultima curva perfetta, il leader della classifica è riuscito ad avere la meglio sui suoi acerrimi avversari. Grazie a questi 25 punti, l’alfiere Honda della Scuderia Improve è andato poi a punteggio pieno in campionato mentre con il secondo posto, il campione in carica Roberto Tamburini (Yamaha – Bike Service) ha fatto un bel balzo in quinta posizione. Giansanti, dopo il terzo posto centrato a Misano replica a Monza e si ritrova secondo in classifica.

Dopo le due vittorie centrare nei primi due appuntamenti, Dionisi è stato in grado di fare tripletta a Misano grazie ad una prestazione da manuale. L’alfiere della Scuderia Improve ha battagliato per tutta la gara con i due padroni di “casa” Roberto Tamburini e Massimo Roccoli e alla fine è riuscito ad avere la meglio e a confermarsi padrone assoluto del campionato. A dargli una mano è stato anche il ritiro del campione in carica, Tamburini, che ha dovuto dire addio ai sogni di gloria a poche tornate dal termine a causa di un problema tecnico alla sua Yamaha. A contrastare il laziale della Honda ci ha provato Massimo Roccoli,  tornato protagonista anche a livello italiano: l’alfiere Kawasaki, però, non è riuscito a tenere il passo di Dionisi negli ultimi giri e alla fine ha controllato agevolmente il secondo posto fino alla bandiera a scacchi. Terzo un ritrovato Alessio Velini, tornato sul podio tempo e capace di mettersi alle spalle uno dei suoi storici rivali, il marchigiano Stefano Cruciani. In sella alla Kawasaki targata Puccetti Racing, l’ex campione italiano è tornato ai livelli che gli competono, chiudendo davanti al compagno di squadra Giansanti.

La gara della domenica di Misano è stata di livello mondiale. Le “magnifiche tre”, una Kawasaki verde, una Honda rossa e una Yamaha azzurra hanno dato vita ad un grande spettacolo fino all’ultima curva. La Yamaha R6 del Bike Service era guidata dal campione in carica della categoria, Roberto Tamburini, che grazie agli ultimi tre giri da cardiopalmo è riuscito ad avere la meglio sulla Kawasaki di Massimo Roccoli e sulla CBR di Ilario Dionisi. Tamburini ha vinto con un sorpasso da manuale alla curva “Misano” proprio su Roccoli, conquistando la prima vittoria della stagione e recuperando punti preziosi in classifica su Dionisi. Roccoli era arrivato a Misano con l’obiettivo di centrare la vittoria sulla sua pista di casa ma si è dovuto accontentare di due secondi posti. Dionisi ha sofferto il gran caldo e nel finale ha subito anche il ritorno del suo diretto rivale per il titolo, Tamburini. Il terzo posto, però, gli ha consentito di rimanere nettamente davanti in classifica. Nella top five sono finiti anche Alessio Velini e Mirko Giansanti, che hanno dato vita ad un altro grande duello.

Un’altra gara da cardiopalmo ha inaugurato il doppio appuntamento del Mugello con il duello tra il campione in carica, Roberto Tamburini e Ilario Dionisi. I due sono stati assoluti dominatori del sesto round e al termine di una gara che ha visto comandare per gran parte delle tornate Dionisi, si sono giocati tutto sotto la bandiera a scacchi. Grazie al gioco di scie e a un motore al top, a spuntarla per soli 35 millesimi di secondo è stato Tamburini che ha portato a casa la seconda vittoria del 2011. Secondo ma comunque soddisfatto Dionisi, in sella alla Honda. In terza posizione ha chiuso Giansanti, bravo a regolare sul traguardo il compagno di squadra Cruciani, e a conquistare il terzo podio stagionale.

Ben sei piloti hanno lottato per la vittoria per la seconda gara del Mugello, dando spettacolo fino all’ultima curva. All’inizio sembrava che Roberto Tamburini e Ilario Dionisi avessero il margine per andare in fuga ma dopo qualche giro sono tornati sotto Stefano Cruciani, Alessio Palumbo, Mirko Giansanti e Alessio Velini, anche grazie ad un ritmo non impossibile dei due di testa. Nelle ultime tornate a perdere contatto con i migliori sono stati prima Velini e poi Giansanti. A giocarsi i primi tre posti, quindi sono rimasti Tamburini, Cruciani, Palumbo e Dionisi, il quale però nel tentativo di superare Tamburini, è arrivato “lungo” al cambio di direzione finendo in terra.

A fare sua la gara è stato, quindi, Tamburini, che in una volata a tre ha avuto la meglio per soli sette millesimi di secondo su Cruciani e quattro centesimi sul siciliano Alessio Palumbo. Cruciani ha provato a centrare la vittoria (che manca ormai da tanto tempo nel suo palmares) ma alla fine è stato bravo a tornare sul podio tricolore in sella ad una Kawasaki sempre più performante. Il più contento della giornata è sembrato essere Alessio Palumbo, che ha conquistato il suo primo podio assoluto nel Campionato Italiano Velocità.

A rovinare la… “festa” di Ilario Dionisi, invece, sul circuito di Vallelunga, è stato il suo rivale diretto, Roberto Tamburini, che sotto la bandiera a scacchi e alla fine di un duello da manuale proprio con il romano, è riuscito a centrare la quarta vittoria consecutiva e la quinta assoluta su sette appuntamenti. Il toscano Alessandro Gramigni ha festeggiato il primo podio stagionale grazie al terzo posto conquistato negli ultimi metri anche grazie al rallentamento di Alessio Palumbo.  Dopo il podio del Mugello, il siciliano Palumbo ha sfiorato di nuovo l’impresa, mancata solo a causa di un problema riscontrato nelle ultime tornate.

L’episodio che ha deciso gara e titolo si è verificato alla fine del penultimo giro dell’ultima gara del Mugello: Roberto Tamburini, campione italiano in carica, era in vantaggio per la vittoria del titolo grazie ad una prestazione che avrebbe potuto regalargli il primo posto ma dopo essere passato sul rettilineo ha rallentato, convinto di aver concluso la gara. Una distrazione che, subiti poi i sorpassi di Velini e Giansanti, gli è costata i punti fondamentali per la vittoria del titolo. A laurearsi campione, quindi è stato Ilario Dionisi che grazie al quinto posto di e agli undici punti di vantaggio accumulati nelle precedenti gare si è portato a casa la corona della Supersport. La gara toscana è stata vinta da Stefano Cruciani, seguito da Alessio Velini e Mirko Giansanti.

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