Stock 600: Russo e Leonov, sconfitti ma felici

Hanno conteso a Dino Lombardi il titolo della Stock 600 fino all’ultima gara. Al di là del risultato finale, che li ha visti comunque salire sul secondo e terzo gradino del podio assoluto, Riccardo Russo e Vladimir Leonov si sono rivelati in assoluto le più belle conferme dell’anno 2011.

Russo, 19enne casertano di Aversa, si era presentato a questa stagione dopo un 2010 di apprendistato nella Stock 600 con l’obiettivo di fare il salto di qualità e di correre tra i migliori della categoria. Ci è riuscito, il pilota del Team Italia Trasimeno, portando la sua Yamaha per ben sei volte sul podio su otto gare disputate. La vittoria della prima tappa di Misano l’aveva lanciato tra i pretendenti al titolo ma poi la costanza di risultati del corregionale Lombardi non gli ha permesso alla fine di alzare al cielo la tabella tricolore.

Questo nonostante altri tre secondi posti (due al Mugello e uno a Misano) e due “medaglie di bronzo”, che comunque l’hanno proiettato tra i top rider della classe dedicata ai giovani. Forse Russo è mancato nelle fasi iniziali del 2011 (solo tre punti conquistati nella seconda e terza tappa) ma nel complesso ha dimostrato di essere maturato, di poter reggere il ritmo e il confronto con i migliori e, di conseguenza di avere ormai tutte le carte in regola per entrare nell’olimpo dei campioni nazionali. E non solo…

Un altro talento messosi in evidenza nel CIV 2011 è stato il russo Vladimir Leonov. Al di là di quanto si possa credere, il 28enne di Donec’k non è di certo un novellino: dopo aver corso nel 2007 il campionato europeo Superstock 600, ha fatto l’anno dopo il grande salto nel mondiale 250 Gp e nel 2010 ha corso parte della prima stagione iridata della Moto2. Il meglio di sé, però, il russo l’ha dato quest’anno nel CIV, campionato in cui è riuscito a tirare fuori tutto il suo talento, supportato al meglio dal suo Team Yakhnich Motorsport e da una Yamaha R6 sempre performante.

Su piste viste quasi esclusivamente nelle sue apparizioni mondiali, Vladimir ha corso sempre da protagonista ed è stato in lotta per il titolo fino all’ultimo round, mettendo “paura” al campione Lombardi. Alle tre vittorie (Vallelunga, Mugello, Misano) e a un terzo posto hanno fatto da contraltare due prove opache a Misano e Monza, lo sfortunato “zero” post-verifica del Mugello e il settimo posto dell’ultima tappa, che gli ha fatto dire addio ai sogni di gloria a causa del contatto innescato da Giuliano Gregorini.

Come Russo, anche Leonov sarà uno dei nomi su cui puntare per le competizioni iridate dei prossimi anni. Il tricolore si conferma sempre più… mondiale.