Con la scivolata rimediata nella settima tappa, Ilario Dionisi ha fatto sicuramente un favore ai suoi avversari e probabilmente, anche se è difficile crederlo, anche uno a se stesso.
Al Mugello, il pilota laziale si ritrovava saldamente in testa alla gara e avrebbe potuto festeggiare la conquista del titolo addirittura con due round di anticipo ma un banale errore ha riacceso le speranze dei suoi rivali.
Alla vigilia della gara di casa, il pilota Honda della Scuderia Improve ha sedici punti di vantaggio su Roberto Tamburini (grazie a tre vittorie, un secondo e un terzo posto) e se riuscisse a fare suo il primo posto, con Tamburini terzo all’arrivo, avrebbe l’occasione di festeggiare la prima tabella tricolore della carriera davanti ai suoi tifosi, agli sponsor e alla famiglia.
Un sogno, quello di Dionisi, che Tamburini cercherà di non far diventare realtà. Il romagnolo, campione italiano in carica in sella alla Yamaha del Team Bike Service, ha dovuto saltare la prima gara di Misano per motivi regolamentari (corre anche il mondiale e non poteva girare sulla pista romagnola prima della gara iridata) ma rientrato in orbita tricolore ha tenuto un ruolino di marcia impressionante: tre vittorie e un secondo posto che tengono ancora accese le speranze di bissare il titolo.
Più indietro in classifica un terzetto agguerrito, che molto probabilmente si giocherà tra la gara di domenica e quella decisiva del Mugello il terzo gradino del podio assoluto: si tratta dell’umbro Mirko Giansanti (Kawasaki – Puccetti Racing), del corregionale Alessio Velini (Honda – Velmotor by xone) e dell’altro alfiere Puccetti, il marchigiano Stefano Cruciani. I tre piloti, tra i più esperti del lotto, sono staccati di dieci punti l’uno dall’altro e daranno il massimo per la “medaglia di bronzo”.
Per un posto nella top five scenderanno in pista anche Alessio Palumbo (che al Mugello ha conquistato il primo podio della sua carriera al CIV), Fabio Menghi e Cristiano Erbacci.
