Riccardo Rossi: “Una stagione impegnativa e difficile ma molto importante”

Facciamo il punto della stagione 2018 di Riccardo Rossi, che a soli sedici anni è impegnato nel CIV e nel mondiale Junior FIM CEV, confermandosi una delle speranze del nostro motociclismo.

Mancano solo due round del Campionato Italiano di Velocità e tre del Mondiale Junior FIM CEV, per concludere la stagione agonistica 2018 di Riccardo Rossi. Il sedicenne pilota genovese quest’anno ha deciso di impegnarsi in entrambi i campionati Moto3, per accrescere le sue doti di guida ed acquisire un’esperienza importante, gareggiando nelle competizioni che rappresentano il trampolino di lancio verso il mondiale di categoria. E quindi il tempo di stilare un bilancio provvisorio, per una stagione che è stata ricca di soddisfazioni per Rossi, ma nella quale non sono purtroppo mancati gli infortuni e soprattutto una buona dose di sfortuna, che gli ha impedito di raccogliere quei risultati che Riccardo ha più volte dimostrato di meritare.

Nel CIV Rossi gareggia nel Gresini Racing Junior team, con una Honda. Nei tre round sino ad ora disputati (il quarto di Misano era purtroppo concomitante con il Mondiale Junior FIM CEV) ha ottenuto un quinto ed un sesto posto nel round di esordio a Misano, mentre al Mugello, dopo aver sfiorato il podio in gara1 con il quarto posto, si è aggiudicato gara2, raccogliendo quindi la sua prima vittoria nel CIV Moto3. Il successivo appuntamento di Imola lo ha visto sfortunato protagonista di una caduta nelle qualifiche, che non gli ha permesso di prendere parte alla gara di sabato, in quanto in Riccardo era in ospedale, per sottoporsi agli esami che hanno stabilito l’entità del suo infortunio. Per fortuna nulla di grave, se non un gran dolore alla schiena. Il pilota del team Gresini ha stretto i denti e non solo ha preso parte alla gara di domenica, ma ha anche ottenuto un sesto posto davvero sorprendente, se si considerano le sue precarie condizioni fisiche.

Il debutto assoluto nel Mondiale Junior FIM CEV è avvenuto sulla pista dell’Estoril in Portogallo, la prima di una serie di piste sconosciute al sedicenne pilota, che nel CEV gareggia con l’Husqvarna del team Laglisse Academy. Più che lusinghiero il suo decimo posto in gara. Il secondo round di Valencia prevedeva due gare e Rossi ha ottenuto il settimo posto in entrambi (primo pilota italiano al traguardo in gara1), confermandosi quindi stabilmente nella top ten del difficile e competitivo campionato mondiale.

A Le Mans ha tagliato il traguardo all’ottavo posto, conquistando altri punti per la sua classifica. Da qui in poi purtroppo la sfortuna ha preso di mira Riccardo, che a Barcellona è stato urtato e buttato fuori pista in entrambe le gare. Nella prima non ha potuto proseguire, mentre nella seconda è risalito in sella, ma non ha potuto fare meglio del ventiduesimo posto. Stesso destino nel successivo appuntamento al Motorland Aragon, quando è stato buttato fuori pista nel corso del primo, giro senza avere la possibilità di riprendere la corsa.

Ma sentiamo cosa ne pensa Riccardo della sua stagione 2018, partendo dal CIV.
“Sino ad ora è stata una stagione impegnativa e difficile, nella quale mi sono trovato spesso molto vicino ad ottenere grandi risultati, ma mi è sempre mancato un pizzico di fortuna. Nel CIV ho iniziato bene a Misano ed ho proseguito meglio al Mugello, dove ho ottenuto una bella vittoria nella gara di domenica. A Imola sono caduto nelle qualifiche ad alta velocità, ed ho dovuto ricorrere alle cure dei dottori per poter correre la domenica, conquistando il sesto posto, nonostante il dolore. Ho poi dovuto rinunciare alle gare di Misano perché concomitanti con quelle del CEV ad Aragon”.

Cosa ti aspetti dagli ultimi due round?
“Al Mugello punto deciso alla vittoria. Voglio ripetete la vittoria di inizio maggio su una delle mie piste preferite. A Vallelunga non ho mai gareggiato, ma ho fatto dei test poche settimane fa, e posso dire che il tracciato romano mi piace molto. Ho girato forte, con tempi vicini al record della pista, per cui sono fiducioso di poter fare due belle gare. In classifica la matematica non mi condanna, ma volendo essere realisti posso ambire ad una posizione finale dal terzo al quarto posto.

E nel Mondiale Junior?
Nel FIM CEV ho sempre dovuto fare i conti con qualche problema. E’ un campionato molto difficile, dove tutto deve andare per il verso giusto se vuoi ottenere dei buoni risultati. Tra l’altro io non conoscevo nessuna delle piste dove si corre questo campionato ed ho dovuto impararle in fretta. Nel primo round dell’Estoril mi hanno urtato e fatto cadere in qualifica. Sono partito ventiduesimo ed ho concluso decimo. A Valencia eravamo tutti vicinissimi coi tempi ed ho raccolti due settimi posti molto positivi. A Le Mans partivo sesto, ma ho avuto qualche problema con la moto e non ho potuto fare meglio di ottavo. Barcellona è stato un vero disastro, tra piloti che mi sono caduti davanti, tamponamenti e bandiere rosse, non ho portato a casa nemmeno un punto, ma non per demerito mio. Stessa sorte al Motorland Aragon dove al primo giro un pilota è caduto e mi ha trascinato fuori. Un vero peccato perché visto come erano andate le prove, avrei certamente potuto lottare per il podio. Mancano ancora tre round e cinque gare.
Sono molto motivato a far bene e so di poter ottenere dei buoni risultati. Sono cresciuto molto in questa prima parte di stagione, acquisendo molta esperienza e fiducia nelle mie possibilità. Mi sto allenando molto anche dal punto di vista fisico, e quindi le condizioni per fare bene ci sono tutte. Mi impegnerò al 100% per conquistare quei risultati che spesso mi sono sfuggiti per pochissimo.

E il prossimo anno? Cosa ti piacerebbe fare?
Il mio sogno è quello di debuttare nel mondiale Moto3, ma per farlo dovrò trovare la sistemazione giusta. Non avrebbe senso correre senza la possibilità di far bene. In caso contrario resterò nel CIV e nel CEV.