Pirelli National Trophy a Imola, i risultati della domenica

La seconda giornata di Imola inizia con lo spegnimento del motore di Iacopo Facco mentre era in griglia nella 600. Un giro di gara in meno e Facco che parte dai box (per arrivare però addirittura 13, su 27).

Si forma un gruppetto coi cinque protagonisti del campionato: Tucci, Pusceddu, Farinelli, Pontone e Magnoni.
Tra questi è Pusceddu che “pusha” forte e riesce a staccarsi, facendo la seconda parte di gara in solitario e riuscendo così ad essere il primo pilota a vincere due gare, quest’anno. Per il secondo posto la lotta tra Armando Pontone ed Andrea Tucci si risolve solo alla ultima chicane, dove Tucci sbaglia la frenata, o forse la scalata, e va lungo. Arriva terzo, eppure aveva, fin lì, ben difeso la seconda posizione.
Pontone col posto d’onore si mantiene in testa al campionato (87 punti), davanti a Farinelli (74), Pusceddu (69) e Tucci e Bolognesi a quota 58. I primi tre hanno girato in 1’52” talmente basso che avrebbero potuto conquistare il podio, con questo ritmo, nella supersport del CIV !
Ai bordi del podio Roberto Farinelli, quarto resistendo alle pressioni di Michele Magnoni, quinto. Seguono Bolognesi, Saltarelli e Cintio, in lotta tra di loro.

 

Il “Bonamici Racing round” ha poi portato in pista la 1000, con grandi attese dopo la grande battaglia del giorno prima e con ben 38 iscritti, wild card comprese. Una gara che ha prodotto bellissime sfide ed anche molte cadute dei big. I protagonisti assoluti sono stati Gabriele Ruiu e Flavio Ferroni, sfidatisi per la vittoria girando di passo sotto 1’50”. Il giro più veloce è, in 1’49″42, di Ruiu, che era partito male, tanto che nelle prime curve era solo settimo, ma li ha mangiati tutti ed ha stravinto.

Le cadute: Santoro, ex leader del campionato, alla variante alta quando era quinto, al terzo giro
Lanzi, che era secondo in classifica generale, alla Tosa al sesto giro, quando era terzo.
Saltarelli alla variante alta quando era quinto, all’ottavo giro.
E, non è una caduta ma probabilmente un guasto: Salvadori, a due giri dalla fine ha iniziato a rallentare e, da terzo che era, è giunto undicesimo !

Per il terzo posto la sfida è rimasta a Christian Gamarino ed Alex Schacht, che comunque erano nel gruppo di testa anche prima di quei ritiri. Sul podio ci è salito Gamarino, reduce dalla 24 ore di Le Mans.
Quinto Cocco, davanti a Perotti, Boscoscuro, Zinn, Velini e Castelli.

Ora si andrà a Valleunga, il 17 e 18 ottobre, con una classifica incredibile: tre leader (Ferroni, Gamarino e Santoro) a quota 67 ed un quasi leader (Lanzi) a 65 punti. Nè lontano è Salvadori con 61. Che finale !