Pioggia e vento a Binetto per il Mediterraneo

Le condizioni meteo, improvvisamente mutate in chiave invernale anche in Puglia, hanno caratterizzato il sesto ed ultimo round del Trofeo del Mediterraneo, disputato all’Autodromo del Levante di Binetto.

Una pioggia torrenziale è caduta sulle gare della prima parte della mattinata; poi un gelido vento di tramontana ha spazzato le nuvole, facendo scendere di parecchi gradi la temperatura.

Per intuibili motivi di sicurezza il Direttore di Gara Attilio Greco ha quindi deciso di ridurre al numero minimo di giri tutte le prove in programma.

Ad apporre la propria firma sotto l’ultimo appuntamento con il Mediterraneo 2011 sono stati De Luca (125), Gentile (600, n. 11, nella foto), Diviccaro (1000, n. 86, nella foto) e Mancuso (Gruppo 5). Ma, con i titoli della 600 e della 1000 già matematicamente assegnati a Massimiliano Iannone (Yamaha) e ad Alfio Tricomi (Honda), la maggiore incertezza riguardava le classifiche finali del Gruppo 5 moto d’epoca.

La gara ha proposto un confronto vivacissimo con arrivo allo sprint che ha visto transitare, nell’ordine, il palermitano Giovanni Mancuso (Honda), l’emiliano Massimo Fontanesi (Moto Morini), distanziato di soli 15 millesimi, e il milanese Carlo Bacialli (Honda).

I titoli 2011 del Mediterraneo per le moto d’annata vanno a tre palermitani, il cinquantacinquenne Giuseppe Cuttitta (Honda) nella GP 500 Classiche 4 tempi, il cinquantatreenne Antonino La Porta (Honda) nella Sport 750 e il quarantaquattrenne Elio Addati (Kawasaki) nella TT1. Nella TT2 in evidenza lungo l’arco della stagione il cinquantacinquenne bolognese Guido Lenzi Calisti (Ducati).

Epilogo rocambolesco per la 125, disputata sotto la pioggia battente e con temperatura rigida. All’inizio dell’ultimo giro il diciottenne tarantino Marco De Luca (Aprilia), partito dalla pole position e fino a quel momento saldamente in testa, perde il controllo della moto all’uscita dell’ultima curva e percorre in scivolata un lungo tratto del rettilineo d’arrivo. De Luca riesce a ripartire velocemente, tanto da conservare la prima posizione ma la leva del cambio danneggiata lo costringe a rallentare. Passa così a condurre il sedicenne brindisino Rodolfo Oliva (Aprilia), che aveva adottato una condotta di gara prudente, e che conclude a braccia levate. Ma il giovane pilota pugliese non può esultare a lungo visto che viene estromesso dalla classifica per un’irregolarità tecnica; la vittoria torna dunque all’eroico (e astuto) De Luca che ha avuto il merito di portare a termine la prova addirittura spingendo la moto, rimasta in folle, per quasi mezzo giro.

Il tempo instabile ha disturbato anche la gara della 600 visto che dopo poche tornate è cominciata a cadere su metà circuito una pioggia gelida ma non intensa che ha però costretto tutti i protagonisti a rallentare l’andatura. Dopo una velocissima partenza di Nino Mancuso (Yamaha), Flavio Gentile (Yamaha) ha preso subito il comando e non l’ha mollato fino alla bandiera a scacchi. Il trentenne pilota barese, abituale protagonista della Superbike nel CIV, per l’occasione impegnato nella cilindrata inferiore, ha sfoggiato grande sicurezza anche nella fase critica della pista umida e ha sempre tenuto sotto controllo la situazione. Alle spalle del barese si è mantenuto per 11 dei 16 giri Massimiliano Iannone (Yamaha), che ha così onorato il suo fresco titolo; poi il salernitano ha ridotto l’andatura consentendo al compagno di team Mancuso ed al sorprendente barese Nicola Ritella (Kawasaki) di operare il ricongiungimento. Il palermitano Mancuso ha restituito a Iannone il sorpasso subito nel primo giro e si è poi installato al secondo posto mentre il ventiseienne Ritella ha preferito rallentare l’andatura per non rischiare sull’asfalto umido. Uscito subito di scena il poleman Vincenzo Ostuni (Yamaha), la spettacolare battaglia per il 5° posto ha visto prevalere allo sprint Spalierno (Yamaha) su Reale, mentre Gentile ha firmato con 48”7 il giro più veloce in gara.

Il barlettano Cosimo Diviccaro (BMW) ha dominato la gara della 1000; unico attimo di incertezza sull’esito della prova, allo start, quando Giuseppe Oliva (Suzuki) è riuscito a precedere per qualche istante il rivale. Poi il trentacinquenne pilota del CIV ha imposto il proprio ritmo, accumulando un vantaggio sempre più ampio sugli inseguitori; sua anche la tornata record. Diviccaro ha corso con il lutto al braccio e con lo stemma della città listato in nero per ricordare le vittime del crollo di una palazzina verificatosi il 3 ottobre in cui hanno perso la vita cinque donne. Il barlettano avrebbe voluto almeno confermare il tempo di 47”5 delle prove ma l’asfalto umido lo ha indotto ad un’andatura più tranquilla; nel finale si è poi risparmiato. Inizialmente Oliva ha mantenuto in solitario la seconda piazza poi il quarantottenne di Matera è stato raggiunto da Salvatore Raho (KTM) ed i due hanno duellato fino all’arrivo senza che però il pugliese riuscisse ad insidiarlo realmente. Ottima prova del trentunenne siciliano Lorenzo Lo Magno (Honda) che, con una condotta grintosa, ha ottenuto il quarto posto  davanti a Domenico Nitti (Kawasaki).

Le altre vittorie di giornata sono andate a Vincenzo Recano (Yamaha) nella Promo Race Cup – Promo Race Puglia classe 600, Domenico Nitti (Kawasaki) nella Promo Race Cup – Promo Race Puglia classe 1000, Severo Prattichizzo (Honda) nella Promo Race Puglia Amatori cl. 600, e, nel Gruppo 4 per moto d’epoca, a Alessio Ascari (Motobi, Gruppo A, gara 1), Massimo Grossi (PCB, Gruppo A, gara 2), Simone Pasquinucci (Ducati, Gruppo B, gara 1) e a Franco Laghi (Suzuki, Gruppo B, gara 2). La gara 2 del Gruppo 5, valida per il Trofeo FMI, ha visto una nuova affermazione del palermitano Giovanni Mancuso (Honda).