“Piccolo” Mazzola, grande il risultato

 

A vederlo sul gradino più alto del podio di Misano con al fianco due coetanei più alti di lui, ai meno esperti della Coppa Italia Velocità è venuto da pensare cosa ci stesse a fare un pilota delle minimoto tra i “grandi” delle ruote alte. E invece, nonostante le dimensioni da vero fantino, Simone Mazzola aveva tutto il diritto di essere lì sopra.

Il 3 luglio, il 15enne romano ha fatto il suo esordio sul podio della Coppa Italia, grazie ad una vittoria da campione navigato che l’ha visto tagliare per primo il traguardo al termine di una delle battaglie più spettacolari, con Calgaro, Chessa e Pagliani. Eppure, Simone non si può certo annoverare nella lista dei più esperti della categoria: passato quest’anno alle ruote alte dal campionato italiano minimoto, il pilotino di Zagarolo ha esordito proprio sul circuito di casa di Vallelunga e dopo sole quattro gare si è ritrovato sul tetto della Coppa Italia. Un vero e proprio record per uno dei giovanissimi più promettenti del vivaio azzurro. “Sinceramente non me l’aspettavo – ha detto Simone – appena salito sul primo gradino del podio mi sono detto “ma sei già qui?”. E’ stata una grande emozione e a questo punto spero di vincere tutte le altre da qui alla fine della stagione, o almeno di salire sempre sul podio”.

Vive a Zagarolo, località a pochi chilometri da Roma ma nella Capitale è di “casa”, perché è lì che frequenta il secondo anno dell’istituto tecnico meccanico. La passione per le due ruote l’ha ereditata da un amico del fratello maggiore che, quando Simone aveva undici anni, l’ha portato in pista a Torricola per fargli provare la sua minimoto. “E’ iniziato tutto per gioco ma poi, quando mi ha chiamato un team per offrirmi una moto ufficiale, ho capito che avrei avuto la possibilità di iniziare una carriera con le due ruote. Ho corso nell’italiano con buoni risultati e quest’anno ho deciso di fare il grande salto anche nella Coppa Italia”.

Il “piccolo” Simone non ha trovato nessuna difficoltà a passare dalle minimoto alle ben più grandi e pesanti 125 Sp. I risultati parlano chiaro, Mazzola si è adattato al meglio alla potenza e alla guida delle ottavo di litro senza essere un corazziere. “Non ho avuto nessun problema, anzi. Ho trovato la 125 più leggera di quanto mi aspettassi, è molto intuitiva e facile da guidare. Il nostro è un campionato duro ma io sono pronto a dare il meglio fino all’ultima gara perché voglio giocarmi un posto al top. Il mio sogno? Arrivare a correre il motomondiale, nella classe 125, poi nella Moto2 e nella MotoGp”. Va veloce, Simone. E non solo sulla moto…