Penta Race dopo Monza

Per raccontare compiutamente la gara disputata da Alessio domenica 2 maggio a Monza debbo rifarmi ai racconti sentiti e risentiti sui piloti miti del passato e a quest’autodromo storico del motociclismo italiano che ne è stato loro testimone di tante memorabili gesta.

Domenica  al di là della scarna classifica finale che vede un Alessio 6° assolutamente non soddisfatto non ci sarebbe nulla da aggiungere, se non che dobbiamo testimoniare le condizioni davvero incredibili nelle quali è maturato questo risultato e che ha riempito di orgoglio tutti i componenti del Penta Race consapevoli di essere stati testimoni in una domenica di maggio di uno di quegli atti che hanno reso davvero grande il motociclismo come sport di coraggio…fatti da raccontare ai nipotini per perpetuare il mito del coraggio dei centauri proprio come figure mitologiche!  

Ci siamo trovati davanti ad un nuovo vero campione di coraggio, come quelli del passato appunto…infatti senza scomodare gli antichi miti chi si sognerebbe di affrontare una gara a Monza  senza il freno posteriore? Come definirete un giovane pilota all’esordio sulla superbike che affronta e si classifica 6° con una moto privata, con il problema al freno posteriore, davanti a moto ufficiali in una gara dove si raggiungono velocità dell’ordine dei 317 km/h?

Questa è stata l’impresa nell’impresa e per noi che l’abbiamo vissuta in diretta, in apprensione perchè consapevoli della missione impossibile che Alessio si era dato e stava coscientemente affrontando… al termine possiamo dire che è stata una lezione di vita, di lucido coraggio e di sport nella quale Alessio sereno solo come lui sa esserlo, è salito in moto, dopo avere constatato il guasto al freno posteriore sulla griglia di partenza, dicendo ai suoi meccanici…basta saperlo, tranquilli adesso ci penso io!

Gara domenica 2 maggio Monza dopo le concitate fase della partenza è stato duello vero tra Alessandro e Borciani nelle prime battute della prima gara disputata con gomme da asciutto. Fermata al quarto giro dalla direzione gara a causa di improvvisi acquazzoni su diverse parti del circuito quando Alessio era risalito sino alla 5a posizione si è visto relegare di nuovo alla 6° per il regolamento vigente. La ripartenza è avvenuta dopo pochi minuti senza che Alessio avesse la possibilità di cambiare le gomme e lo ha visto di nuovo tra grandi protagonisti, sull’asfalto di nuovo asciutto in questa seconda gara con classifica finale per somma dei tempi

Alessio alla ripartenza ha mantenuto la  6° posizione al comando del gruppo degli inseguitori sino a quando in evidente crisi di gomme, nelle ultime tornate ha dovuto cedere la posizione a chi lo seguiva badando però a controllarlo in funzione della classifica finale avvenuta appunto per la somma dei tempi. La sua guida spettacolare ma tremendamente efficace è stata ammirata dal pubblico alle Ascari dove Alessio usciva costantemente in impennata con la Suzuki di traverso dimostrando un controllo totale della moto.

“Abbiamo lavorato tra mille problemi durante le prove libere ma fortunatamente grazie al lavoro del Team Penta ho potuto disputare benissimo le prove ufficiali e la gara– dice un raggiante Alessio al parco chiuso – in gara ho badato a gestire le gomme e guidare sopra al problema del freno, sino a quando mi sono ricordato che le 125 le guidavo senza toccarlo… ma ho spinto molto nel finale per restare vicino a Pellizzon e sono molto contento perché ci tenevo a questa posizione prima di tutte le Suzuki in pista e primo dei team privati- continua – nel primo stint di gara siamo stati penalizzati dalla bandiera rossa, perché prima dello stop ero 5° avevo 4 secondi di vantaggio sul sesto ed avevo agganciato il trenino dei primi, ma convengo con  il direttore di gara che ha fatto bene a fermare la gara perché la situazione in pista era davvero pericolosa…ora sono certo che la Suzuki c’è ed io di certo mi impegnerò al massimo per portarla ancora più avanti..”

Ivan Goretti al termine della gara nei box era ancora visibilmente emozionato dopo avere abbracciato Alessio sollevandolo di peso per dimostragli tutta la stima e l’affetto che si sta ampiamente guadagnando all’interno del Team e intervistato in proposito ci ha dichiarato:

la gara di per sé è stata una impresa incredibile roba d’altri tempi quando il cuore batteva il cronometro….oltre a ciò Alessio sta dimostrando tutto il suo potenziale di pilota e fine collaudatore preciso nei commenti tecnici durante le prove e grintoso, coriaceo come un consumato campione nonostante la giovane età! Sono certo che con Alessio come pilota riusciremo a portare avanti la nostra sfida alle moto ufficiali la dove non osavamo immaginare. Infatti se non fosse intervenuta l’interruzione al 4° giro della prima manche Alessio era già quinto nel gruppetto di quelli che si giocano la vittoria finale con le scie all’ultimo giro…comunque siamo molto soddisfatti del lavoro sin qui svolto. Un particolare ringraziamento va a tutti i componenti del Team che hanno lavorato duramente per tutto il week end per risolvere alcuni problemi di messa a punto della moto.

Adriano Lenzi uomo di lunga esperienza agonistica di moto, box e di uomini refrattario alle emozioni ci ha dichiarato:…sono stupefatto, dalla grinta agonistica di Alessio, “quello l’andrenalina ce l’ha nella pancia!” Siamo stati bersagliati per tutte le prove libere da una serie di problemi che ci hanno impedito di lavorare con la necessaria tranquillità e ci siamo trovati in prove ufficiali ad dovere inventare delle soluzioni estemporanee nella messa punto e quindi la posizione in griglia non era delle più semplici, ma Alessio era sempre li calmo e tranquillo con noi a ragionare. Quando sulla griglia alla ripartenza mi ha detto fai quello che puoi al resto ci penso io, davvero non credevo alle mie orecchie…nell’epoca delle telemetrie, pc, controlli di trazione esistono ancora piloti con questa carica agonistica? Sì ora lo so esistono ancora…..Voglio qui ringraziare Damiano dell’Andreani Group che nelle poche tornate di prove effettuate è riuscito a trovare il bandolo della matassa consentendo di raggiungere questo prestigioso risultato…non ditemi che i piloti sono tutti svitati, questo qui è uno, riporto testualmente, “con” due palle così”…e scusate il francesismo!  

Aldrovandi. un Alessio raggiante e rilassato ai box ci ripeteva: stato pericolosissimo il primo stint disputato con le slick su pista bagnata in punti diversi da improvvisi scrosci di pioggia e peccato ad un certo punto per la doverosa bandiera rossa perché ero riuscito a raggiungere il gruppetto dei primi quattro e non li avrei mollati tanto facilmente! Nel secondo stint conoscendo il problema al freno posteriore sono partito con cautela per riprendere i riferimenti per le staccate….ad un certo punto però mi sono ricordato che con i 125 io guidavo senza toccare il freno posteriore e mi sono detto…si può! Certo sono molto soddisfatto del risultato delle gara e del risultato agonistico e anche di avere battuto moto ufficiali…un piccolo aiuto da Suzuki credo ci farebbe fare il salto di qualità per lottare finalmente ad armi pari con i primi della classe….comunque mi sono molto divertito e sto cominciando a prendere le misure alla moto. Voglio anch’io ringraziare i meccanici per l’enorme mole di lavoro svolto con assoluta precisione nella selezione della combinazione migliore di motore e ciclistica per una pista velocissima  come questa.

Erano ben evidenti stampati sia sul viso del pilota che dei componenti del team che seppur di nascosto una occhiata al cronometro la devono sicuramente avere data traendone dellle buone indicazioni.