National Trophy: vittoria di Massimiliano Spedale (600) e Alessando Valia (1000)

 Un week end da incorniciare per il romagnolo Massimiliano Spedale (Yamaha) nella classe 600 e per il bolognese Alessandro Valia (Ducati) nella classe 1000 che, grazie a due vittorie consecutive, riportate nel terzo e quarto round del National Trophy, svoltosi al Mugello, allungano nelle rispettive classifiche, candidandosi come i favoriti alla vittoria finale.

In particolare nella massima cilindrata, Valia, con tre vittorie su quattro gare, ha decisamente allungato sull’immediato inseguitore Andrea Di Giannicola (BMW), leggermente in difficoltà sui saliscendi del circuito toscano, dopo la bella vittoria di Vallelunga. In questa tappa i protagonisti assoluti sono stati oltre al collaudatore della Ducati, il piemontese Roberto Festa e l’umbro Alessio Velini, entrambi portacolori del Moto Club Spoleto, organizzatore del campionato che hanno chiuso alle spalle del vincitore.

Mentre nella cilindrata più piccola, Spedale, con i cinquanta punti messi in carniere fra sabato e domenica, oltre a recuperare il ritardo accumulato nei primi due round è riuscito anche a conquistare la leadership della classifica generale in cui ora precede il romano Daigoro Toti di cinque lunghezze e di ben di ventuno il vincitore della tappa laziale Mattia Gollini entrambi su Yamaha, come la gran parte dei piloti della 600.

Sia Toti che Gollini hanno sofferto particolarmente la gara del sabato quando hanno chiuso quarto e quinto con un ritardo abbastanza pesante da Spedale, mentre in quella di domenica sono riusciti a rimanere nella scia del romagnolo fino alla fine, ma a entrambi è mancato il guizzo finale per impensierire più di tanto il dominatore dell’week end toscano del National Trophy, un campionato sempre più performante e che riscuote unanimi consensi, per la sua elevata qualità tecnica e organizzativa, impeccabilmente curata dal Moto Club Spoleto.

Il confronto tra la griglia di partenza della 600 e l’ordine d’arrivo della Gara 2 potrebbe far pensare ad un esito scontato. Ha vinto infatti Massimiliano Spedale (Yamaha) che ha replicato così il risultato della gara 1 e che era partito dalla pole position in 1’56”6. Ma in realtà la gara della cilindrata inferiore ha regalato un spettacolo di straordinaria intensità ed il suo esito è rimasto incerto veramente fino agli ultimi metri. Ben sei piloti hanno lottato infatti per la vittoria e solo nella tornata finale il diciannovenne romagnolo della Gradara Corse, che aveva inizialmente condotto la prova, ha ritrovato lo smalto per mettere in fila tutti gli avversari. Così Spedale ha preceduto di poco più di un secondo Mattia Gollini (Yamaha) che, in una volata al cardiopalma, ha avuto la meglio per soli 6 millesimi sulla wild card Mitja Emili (Honda); leggermente più distanziati hanno concluso, nell’ordine, Stefano Manieri, Daigoto Toti, Marcello Brignoli e Gennaro Romano (tutti su Yamaha) ovvero i piloti che hanno animato per tutti e dieci i giri il gruppo di testa. Il più reattivo allo spegnersi del semaforo è Spedale che precede Toti e Gollini, partiti con lui dalla prima fila. Il romagnolo prova subito ad allungare e la strategia pare realizzarsi visto che al quarto giro il suo vantaggio sul secondo, Brignoli, è di 1”3. Ma a rubare la scena è la lotta infuocata nel gruppetto degli inseguitori e che, oltre al venticinquenne bresciano, vede impegnati anche Romano, Gollini, Emili, Toti e Manieri. I sei non fanno complimenti, si aprono a ventaglio ad ogni staccata e si contendono ogni centimetro alla corda: il risultato è un’alternanza di posizioni che regala emozioni a getto continuo. Poi, da metà gara, il ritmo di Spedale improvvisamente cala a causa di un motore un po’ a corto di potenza, il gruppo ne approfitta e si riporta sul fuggitivo. Si alternano così in testa prima Gollini poi Emili ma l’esito rimane incertissimo. Nell’ultima tornata Spedale torna ad essere lo stesso dei primi giri, dopo aver fatto riprendere fiato al suo propulsore la sua azione si fa molto più decisa, guadagna addirittura un secondo su tutti e conclude senza doversi nemmeno giocare la volata; il gruppo degli inseguitori si allunga leggermente, con l’esito raccontato in apertura. Oltre al secondo posto, Gollini ottiene il giro più veloce in 1’56”1, miglior tempo del week end per la categoria inferiore e sensibilmente più veloce anche della pole position.

Non si può dire che la classe 1000 del National Trophy non esprima valori ben delineati e fedeli alla qualità dei piloti che animano le prime posizioni della top class. I cinque principali protagonisti di Gara 1 si sono infatti ripetuti nel confronto domenicale anche se non è mancato un certo rimescolamento delle posizioni. Al vertice si è ripetuto Alex Valia (Ducati) che ha così portato a termine nel modo migliore un week end trionfale in cui ha ottenuto la pole position (1’53”5), la doppietta – che gli consente di consolidare la propria ladership – e, ciliegina sulla torta, anche il giro più veloce di Gara 2, in 1’54”0, prima che una leggera pioggia non costringesse tutti a rallentare il ritmo. Stavolta, alle spalle del bolognese, ex-tricolore della Stock 1000, Roberto Festa (Kawasaki) ha avuto la meglio su Alessio Velini (BMW) mentre Paolo Mauri (Ducati) e Andrea Di Giannicola (BMW) si sono confermati rispettivamente in quarta e quinta posizione al termine di un accanitissimo e spettacolare duello. Valia è partito subito fortissimo tanto da avere al terzo giro un vantaggio di oltre un secondo e mezzo su Velini; poi le prime gocce di una pioggia leggera ma insidiosa lo hanno indotto ad alzare il ritmo, tanto da favorire il ricongiungimento di Festa e Velini. Il quarantasettenne piemontese, in forma strepitosa e perfettamente assecondato dalla quattro cilindri preparata dal Team Tutapista, conduce addirittura per quattro giri e poi nel penultimo, prima braccato da Velini poi di nuovo da Valia che nella fase più incerta del meteo si è mantenuto in coda al gruppetto di testa. Intanto nelle posizioni di immediato rincalzo si distinguono alcuni drappelli incandescenti come la coppia Mauri – Di Giannicola ed il quartetto composto da Davide Caselli, Luca Bono, Andrea Di Vora e Alvise Benato, con gli ultimi due che si faranno decisamente più incisivi nelle battute finali. Ripresa confidenza con l’asfalto, appena inumidito dalla pioggerella, Valia torna a puntare al successo che ottiene vincendo la resistenza di Festa; Velini, che si era ripromesso di attaccare all’ultimo giro, dopo aver ricevuto qualche segnale di scarsa tenuta ed aver commesso un piccolo errore all’ultima Arrabbiata 1, preferisce accontentarsi pensando al campionato e chiude al terzo posto.

Prossimo appuntamento con le gare del National Trophy il 19 luglio a Imola.

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