“Mira” Popov: cresciuto nel CIV, con un sogno

Quando nel 2009 arrivò in Italia era poco più di un bambino e, per di più, di lui non si sapeva quasi nulla. Adesso Miroslav Popov, per tutti “Mira”, è un pilota conosciuto nell’ambiente e che il prossimo 14 giugno compirà 18 anni. 15 presenze nel CIV nella 125GP con 8 podi dei quali 6 vittorie, 2 secondi posti e 2 pole position ed il titolo platonico di vice campione italiano conquistato nel 2010; ancora suo il record sul giro al Mugello per le ottavo di litro ma non solo, CEV, 7 wild card nel mondiale con uno splendido 6° tempo in prova nel GP di San Marino nel 2011 e 13° finale in gara. Lo scorso anno, oltre che contribuire in maniera fondamentale alla vittoria nel Campionato Costruttori 125GP conquistato dalla Mahindra, anche l’esperienza in Moto3 sempre con la Casa indiana in alcuni Gran Premi; memorabile la gara di Brno quando, partito in ultima fila, transitò nel gruppo di testa al termine del primo giro.

Il suo inglese se possibile è fluente ma, a volte è timido come lui, come i suoi occhi azzurri. Mira non è più una promessa, è una certezza, un talento vero ma come troppo spesso accade, il talento per un pilota non è e non è considerato sufficiente; troppe volte con un piede nel Motomondiale ha dovuto fare un passo indietro.

Per lui oggi alcune domande per conoscerlo meglio e per svelare i suoi sogni:

Mira, raccontaci l’inizio di tutto: “Una passione condivisa con mio padre e cosi il passaggio dalle bici alle moto è stato naturale, quasi una conseguenza. Prima il cross, poi le minimoto e le Metrakit. Ho vinto diversi campionati tra i quali l’Europeo minimoto nel 2007”

L’arrivo in Italia ha coinciso con il passaggio alle ruote alte: “Si, nel 2009 era arrivato il momento di pianificare il futuro e, consigliato dalla persona che ancora mi segue, ho scelto l’Italia ed il CIV. Abbiamo trovato un buon team ed un programma importante di gare, anche in Spagna, sino ad arrivare alle prime wild card nel Motomondiale. Ancora oggi gareggio con licenza italiana”

I ricordi più belli ed i più brutti della tua breve carriera?: “Iniziamo dai più brutti; l’ultima gara del CIV al Mugello 2010. Perdere un Campionato Italiano cosi fa male, ma ti fa anche crescere. Il più bello sicuramente il GP di Misano del 2011; il sesto tempo in prova e la seconda fila sulla griglia di partenza, mi sembrava di vivere un sogno!”

Hai avuto anche Romano Fenati come un compagno di squadra: “Si, nel 2010 eravamo insieme nel Team ElleGi e Romano conquistò il suo primo podio con una GP, un secondo posto dietro di me nella gara di Misano. Lui è veloce, ma in Italia c’è anche la Federazione che ti da una mano, in Repubblica Ceca no”

Sei giovane ma hai già una bella esperienza, come mai non sei ancora approdato definitivamente nel Motomondiale?: “Purtroppo per me cosi come per tanti altri giovani, il problema non è solo il talento, ma anche il budget. Abbiamo avuto molti contatti ed abbiamo anche parlato con molti team che mi avrebbero voluto con loro. Purtroppo, gli sponsor che mi avevano sempre sostenuto, per vari motivi non erano più in grado di farlo. Sul finale dello scorso anno, ho avuto la possibilità di correre alcune wild card con la Mahindra in sella alla Moto3, dopo aver gareggiato con la 125GP ed aver contribuito alla conquista del titolo marche nel CIV; dentro di me c’era la speranza di essere scelto per il Mondiale ma loro hanno preferito altre situazioni con Vazquez ed Oliveira. Per me restava la possibilità di proseguire in Italia. Visto come va la loro moto oggi, forse ho commesso un errore a non accettare, ma a novembre la situazione non era cosi chiara”

E adesso?: “Adesso sto gareggiando nel CIV con la Oral M3; un progetto ambizioso che merita rispetto. Il mio sogno però resta quello di arrivare al Mondiale. Non voglio apparire presuntuoso, ma credo che potrei fare una bella figura. Spero proprio di poterlo dimostrare”