Michelin Power Day con Lucky e Poggiali

Da Hercules alla “squall line”. Così i meteorologi  avevano sintetizzato la situazione che avrebbe provocato un brusco mutamento del meteo nel secondo fine settimana di maggio. E puntualmente anche ad Imola, sede del terzo Michelin Power Day 2012, si è passati dai 33 gradi di sabato 12 agli 11 di domenica 13, accompagnati da vento forte e abbondanti acquazzoni.

Hercules è infatti l’anticiclone che aveva portato sulla penisola l’alta pressione, con temperature al di sopra delle medie, mentre lungo la cosiddetta “squall line” si è mosso il fronte dei temporali, spinto dalla massa di aria fredda.

Un cambio di scena quasi incredibile, un salto triplo all’indietro, da un’estate fin troppo violenta ad un inverno inclemente, che ha inevitabilmente scombinato i piani della grande kermesse.

Di fronte a condizioni meteo del genere molti hanno rinunciato alla trasferta domenicale mentre chi si trovava già nel paddock ha provato ad attendere che la sfuriata si esaurisse ma ha poi inevitabilmente imboccato la via del ritorno.

Un vero peccato perché sabato sono stati ben 221 i clienti Michelin che si sono accreditati al desk dello Sciacca Group per utilizzare i tre turni di prove libere gratuitamente assegnati dai rivenditori a chi ha acquistato un treno di gomme per moto. Uno spettacolare “tutto esaurito”, con l’enorme paddock dell’Autodromo “Ferrari” punteggiato dalla presenza di strutture di ogni tipo, dalla tendina canadese assicurata al carrello ai TIR con sui si sono mosse alcune super-organizzate comitive.

Imola ha esercitato ancora una volta il suo immenso fascino, richiamando motociclisti da ogni parte d’Italia per un’occasione straordinaria, ed ha ripagato questi appassionati offrendo loro indescrivibili scariche di adrenalina e la possibilità di mettersi alla prova su uno dei circuiti più tecnici ed impegnativi del mondo.

Come è nella formula dei Michelin Power Days, che ad ogni tappa si rivelano sempre di più come uno degli eventi più importanti dell’anno, ognuno ha potuto scegliere il passo che gli è più congeniale ma, come hanno riferito i due “angeli custodi” Marco Lucchinelli e Manuel Poggiali – preziosissime guide dei gruppi scesi in pista –, il livello tecnico dell’incontro si è rivelato molto alto, con numerosi motociclisti in grado di tenere un ritmo estremamente sostenuto. “Per evitare che il clima si accendesse troppo – racconta il due volte iridato Poggiali, la cui passione per l’insegnamento della guida appare evidente nella cura e nell’attenzione che mette accompagnando gli utenti – abbiamo “impacchettato” alcuni gruppi, controllandone sia la testa sia la coda. Con Marco abbiamo girato molto insieme notando alcune individualità veramente notevoli”.

Tutti hanno seguito il briefing obbligatorio tenuto con grande capacità da Edis Sacchi, istruttore della Scuola Motociclistica Italiana, dello staff di Walter Sciacca. Un passaggio teorico importante, dovendosi confrontare con un tracciato come quello del Santerno.

Alla fine della torrida prima giornata Poggiali, con la MV F4 gommata Power Cup, ha totalizzato una percorrenza quasi eccezionale, ben 400 km, quasi una prova di endurance anche per il fisico alla quale ha saputo però rispondere brillantemente.

Anche Lucchinelli, reso ancora più esuberante ed irresistibile nella sua loquacità dal fatto di giocare “in casa”, ha percorso almeno 300 chilometri, riportando le stesse impressioni del co-equipier.

Manuel ha infatti rivelato con grande sorpresa di aver continuato ad utilizzare all’anteriore la stessa copertura già impiegata a Vallelunga il 1 maggio, nel precedente Michelin Power Day, senza aver avvertito la necessità di un cambio. E anche la posteriore ha avuto una durata al di sopra delle attese senza mai accusare il minimo cedimento o calo di prestazioni.

Ma la nuova linea di pneumatici stradali Michelin non soddisfa solo le aspettative di chi era già cliente del Bibendum o è comunque coinvolto nell’iniziativa. Anche a Imola si sono registrate prese di posizione quasi entusiastiche di utenti provenienti da altre esperienze.

La più clamorosa è quella che fa riferimento alla colorita e simpatica “tribù” di motociclisti provenienti da Celano, in Abruzzo, e che trova i suoi portavoce nei fratelli Alessandro e Pierluigi Ciccarelli. Orgogliosi delle proprie origini al punto da portarsi da casa anche la (squisita) acqua delle loro fonti e gli amaretti di pasta di mandorle fatti secondo la ricetta originale, questi utenti dalla vocazione molto race non ha avuto il benché minimo ripensamento nel lasciare accatastati nel furgone i vecchi pneumatici dopo aver provato i Power Cup. “E’ una gomma semplicemente fantastica” dice per tutti Pierluigi. “Dopo che l’abbiamo provata al Mugello, ad ottobre 2011, ci siano innamorati e siamo passati tutti a Michelin. Continuiamo ad usarla nelle prove libere e nel circuito Rehm, impegni che ci consentono di girare anche a Misano, Vallelunga, Portiamo, Valencia e Rijeka, abbiamo già cambiato alcuni treni e siamo sempre più entusiasti. Prestazioni, affidabilità, semplicità d’uso, durata: cosa si può chiedere di più?”. Dotati di un parco moto di assoluto valore, mezzi preparati con estrema raffinatezza – da loro stessi – adottando i migliori componenti oggi disponibili sul mercato, gli abruzzesi esprimo in realtà un solo auspicio, che il favorevolissimo rapporto qualità/prezzo si mantenga inalterato nel tempo.

Nel gruppo di 11 motociclisti di Cosenza e Lamezia Terme che, dopo Vallelunga, non è voluto mancare all’appuntamento di Imola, spicca l’espressione beata, quasi estatica di Maurizio, 25 anni, che lavora a Torino ma si è riunito lungo la Via Emilia con i suoi amici. E mentre posa per la foto di rito col disponibilissimo Poggiali, il giovane lametino rivela che girare in pista è sempre stato il suo sogno, finalmente realizzato grazie al Michelin Power Day. “Ho vissuto un’emozione indescrivibile, ho avuto la pelle d’oca dal primo all’ultimo secondo, le gomme – che provavo per la prima volta – mi hanno aiutato molto, la moto sembrava che andasse su un binario, mi ha trasmesso sicurezza”.

Esordio in pista a Imola anche per il ventisettenne Mirko Rossi, di Fano: “Si sente il caldo ma temevo fosse più dura. E’ un’esperienza bellissima, mi sto divertendo tantissimo, l’organizzazione è ottima. Sono passato quest’anno alle nuove Michelin: queste gomme sono una bomba, non si muovono di un pelo, sto finendo il primo treno, presto prenderò il secondo”.

I più esperti plaudono anche alla formula che va incontro alle esigenze di tanti praticanti: “la pista leva la gente dalle strade, induce ad un atteggiamento più prudente nella circolazione, riduce dunque i rischi” osserva Roberto Gasparini, 41 anni, macellaio di Orciano di Pesaro. “E’ un uso della moto che andrebbe incentivato ma i costi delle prove libere sono sempre più elevati. Ben vengano allora iniziative come questa! Sono un fedelissimo della Michelin, ho appena cambiato moto (ora ha una R1 del 2006, n.d.r.), dovevo rigommarla e così ho avuto i buoni per Imola. I nuovi pneumatici mi sta trasmettendo ottime impressioni, sono soddisfatto”.

Yuri Vacondio è uno dei piloti più apprezzati del Trofeo Italiano Amatori: in tre anni si è guadagnato altrettante promozioni, dalla categoria Base alla Pro a suon di risultati (“meglio in pista che a scuola!”, commenta), senza mai abbandonare il suo lavoro di barista. Ad Imola è con un gruppo di amici di Reggio Emilia, si è preso qualche ora di pausa dal lavoro per un paio di turni e si appresta a ripartire per riaprire il suo locale. “Imola è la pista più bella d’Italia, la più tecnica, la più impegnativa. I nuovi pneumatici Michelin mi hanno dato subito un’eccellente impressione al test del Mugello dell’anno scorso, oggi me la stanno confermando; per sfruttarli a fondo nell’uso agonistico è importante settare la moto in funzione della gomma”.

Francesco Ferrise, concessionario moto a Lamezia Terme, fa da portavoce del gruppo dei calabresi al quale appartiene anche il giovane “deb” Maurizio e precisa: “nella nostra comitiva non ci sono solo clienti Michelin ma di fronte all’opportunità di girare su buone piste con buone gomme, molti hanno deciso di acquistare un treno”.

Entusiasta la toscana Arianna Venturi, nella vita di tutti i giorni fabbro (a dispetto del grazioso aspetto, assolutamente femminile) che si è concessa un anno sabbatico dopo alcune stagioni di competizioni ma che non ha rinunciato a questa opportunità: “Non ero mai entrata prima ad Imola ma con la CBR 600 mi sono divertita tantissimo: ho dato il gas a manciate – dice con il suo piacevolissimo accento – ma la moto non si mossa. Conoscevo le Power One, ora ho provato le Power Cup e credo che per trovare difetti a queste gomme si debba proprio andare fortissimo”.

Quando il sole comincia a calare sulla linea dell’orizzonte, il protagonista assoluto della scena diventa Marco Lucchinelli che rievoca i tempi del suo arrivo ad Imola, un autentico “paradiso” – agli occhi di un ragazzo allora ventiduenne – rispetto alla provincia ligure, sua terra d’origine. Intorno a Lucky, che spara a ripetizione aneddoti – per lo più irriferibili… – alternandoli a considerazioni molto serie sul motociclismo sportivo di ieri e di oggi, si formano affollati capannelli; e Marco non si sottrae alle domande, anche alle più insidiose, né al rito delle foto e degli autografi. E’ sempre un mito, anche per i motociclisti più giovani, e si vede che la stima degli appassionati gli regala ancora grandi soddisfazioni.

Poi, come detto in apertura, durante la notte si verifica l’annunciato cambiamento delle condizioni meteo e si può veramente dire che il clima sia tutt’altro. Fin dalle prime ore della mattina, quando la pioggia non è ancora abbondante, si susseguono le consultazioni, alle 10.00 vengono dichiarate obbligatorie le rain, le stesse con cui Stefano e Marcello, i due tecnici dell’eccellente servizio di assistenza in pista di Bergamo Gomme, equipaggiano la F4 di Poggiali. Gli acquazzoni si intensificano, entra solo un pilota della Michelin Power Cup, il giovane marchigiano Nicolas Luzzi, portacolori del Team Pegaso, al quale il manager Fabio Pirani vuole far prendere dimestichezza col bagnato. Due, tre giri – tra l’ammirazione e qualche perplessità dei tanti che si riparano nei box – poi la pioggia diventa quasi un diluvio, anche Luzzi deve desistere. Alla voglia di bibite gelate di nemmeno 24 ore prima subentra il desiderio di un piatto caldo, ci si ritrova in compagnia, ancora a parlare di moto e di gomme, anche questo è Michelin Power Day.