Anche a Vallelunga la Michelin Power Cup 2012 lancia segnali di grande vitalità. Dopo il debutto di Misano, la seconda prova del trofeo, disputata in condizioni meteo eccellenti, con il catino intitolato a Piero Taruffi inondato di sole ma con temperatura mitigata dalla costante ventilazione, ha ancora esaltato i nuovi pneumatici Power Cup, che prendono il nome dal trofeo.
E in questo contesto hanno particolarmente brillato le stelle del trentottenne casertano Antonio Nespoli (Honda), già quarto nel primo round di Misano, che si è imposto nella 600, e del ventisettenne pugliese Gianni Colazzo, primo nella 1000, una categoria quasi pirotecnica per il livello dei contendenti. Ma Vallelunga ha anche confermato la validità di un gruppo di piloti che può ampiamente competere per il successo finale, proponendo allo stesso tempo nuovi protagonisti.
Gara bellissima e combattuta quella della classe 600 con quattro protagonisti assoluti che hanno completamente rubato la scena a tutti i rivali e che alla fine ha premiato la superiorità di Antonio Nespoli (Honda), bravo a chiudere tutte le porte fino all’agognata bandiera a scacchi.
Allo starter è stato Mirko Galasso (Yamaha) che partiva con il secondo crono a bruciare il detentore della pole Lorenzo Favi (Yamaha) che ha dovuto subire il sorpasso anche di Nespoli, dietro i tre si sono installati il quindicenne Nicola Del Vecchio (Triumph), Giovanni Altomonte (Honda) e Francesco De Simone (Yamaha). In quest’ordine si chiude il primo passaggio, ma già alla seconda tornata si delineano i valori in campo, con Galasso e Nespoli che prendono margine sul terzetto Favi – Del Vecchio –Altomonte.
Si va avanti così fino metà del quarto giro, quando il diciannovenne ravennate Favi, secondo nella prima prova di Misano, all’uscita del “Tornantino” viene letteralmente catapultato in aria dalla sua Yamaha ed esce definitivamente di scena, chiudendo nel peggiore dei modi un week end che era iniziato sotto auspici completamente diversi.
A metà gara il pugliese Galasso e il napoletano Nespoli proseguono la loro fuga portando a quattro secondi il vantaggio su Del Vecchio e poco più su Altomonte. A oltre 14 secondi il gruppo degli inseguitori guidato da Giovanni Altomare (Yamaha). Galasso prova a scrollarsi di dosso l’ingombrante figura di Nespoli, il quale fa un po’ l’elastico ma non molla un metro, anzi al sesto passaggio si incolla all’avversario mettendogli sempre più pressione. Da questo momento in poi si assiste a una gara avvincente fra i primi due, con il secondo che passa a condurre ma poco dopo Galasso torna a guidare le danze, per cedere nuovamente pista al rivale qualche curva dopo. Sarà questa la svolta della corsa, infatti nel giro finale il battistrada chiude ogni varco e va a cogliere una vittoria che gli mancava dal 2009; per lui anche la soddisfazione del giro veloce con 1’46’’4. Galasso si consola con il secondo posto, migliorando di una posizione il risultato di Misano e quindi rimane in piena lotta per il titolo. Nell’ultimo giro anche Altomonte tenta di guadagnare una posizione a scapito di Del Vecchio, ma il giovane pugliese di Zapponeta, sostenuto da molti concittadini resiste, conquistando il terzo gradino del podio, con cui si consola dopo l’amarezza dell’esclusione dalla graduatoria di Misano; dopo due scivolate nelle qualificazioni, il promettente quindicenne ha gareggiato in condizioni tecniche non ideali, con l’obiettivo di accumulare quanti più punti possibile.
Nella 1000 non vincono né Serri né Tartari né Villa: e questa è già una notizia. La gara, estremamente veloce ed emozionante, mette in evidenza un nome al di fuori dello scatenato terzetto che ha già fatto faville nel primo round, a Misano. E’ quello del ventisettenne pugliese Gianni Colazzo (BMW), ex-campione giovanile di pugilato, che disputa una prova esemplare, decisa e senza errori, che gli consente di lasciarsi alle spalle tutti i titolatissimi rivali. E’ invece assente Luca Pavanini che a Misano, con la sua Aprilia, era riuscito a contrastare le BMW ma che ora è convalescente dopo un incidente.
La cronaca è presto fatta: dalla prima fila scattano molto bene il poleman Andrea Tartari, Cristian Serri e Fabio Villa, tutti su BMW, mentre Daniele Sessa (BMW) anticipa il verde e subirà dunque una penalizzazione di 20”. Il bergamasco Tartari è al comando al primo giro, poi passa Serri che dalla quarta tornata si scrolla di dosso l’avversario e accumula vantaggio in progressione. Intanto il secondo è diventato proprio Colazzo che cerca di contenere il margine mentre Villa è terzo avendo sopravanzato, dopo un breve duello, il compagno di team Tartari. Seguono il toscano Roberto Catani (BMW), il viterbese Leonardo Beretta (Suzuki) e il bolognese Gianluca Fioresi (Honda).
Il colpo di scena si verifica a due giri e mezzo dalla fine quando Serri arriva lunghissimo alla Soratte e deve lasciar passare sia Colazzo sia Villa. Il torinese riesce a conservare la terza posizione e la leadership del campionato; suo anche il giro più veloce in 1’43”3. Ma l’alternanza di nomi ai vertici ella classifica rende non solo incertissima la categoria ma conferma il livello “stellare” della Michelin 1000 edizione 2012.
Prossimo appuntamento con la Michelin Power Cup 2012 il 16 e 17 giugno al Mugello.