Marco Bussolotti a “ruota libera”

Dopo le prime quattro gare della Coppa FIM Superstock 1000 che rappresentano oltre un terzo del Campionato chiediamo a Marco Bussolotti di fare il punto della situazione sulla sua stagione e quella dei suoi avversari. Un intervista in cui cerchiamo di scoprire i segreti e le passioni del giovane pilota del Team All Service System by QDP che, dopo essere stato due volte vice-campione europeo della Classe Superstock 600, ha cambiato cilindrata, moto e team per puntare ancora più in alto. Ne esce un ritratto inedito, di un ragazzo che durante la settimana aiuta il padre nell’azienda di famiglia per “pagarsi” il privilegio di correre. La passione per la moto al primo posto ma anche quella per il tuning delle auto e qualche segreto sulle sue scaramantiche superstizioni.

Marco, quest’anno hai spento venti candeline sulla torta durante la stagione che ti vede all’esordio nella Classe Superstock 1000 con la Honda CBR1000RR del Team All Service System by QDP. Dopo quattro gare che bilancio sportivo raccogli?

“Sicuramente ho raccolto molte soddisfazioni e credo che durante il resto della stagione potrò fare solo meglio. Probabilmente avrei potuto essere più avanti in classifica e dopo l’avvio positivo nel Mondiale e nel CIV abbiamo dovuto confrontarci con delle difficoltà che ci hanno rallentato. Però abbiamo ritrovato la strada giusta e sono molto sereno per le prossime gare. Gli avversari non sono da sottovalutare, siamo tutti competitivi ma la classifica è ancora compatta e ci sono le condizioni per risalire”.

Il Campionato Superstock sembra ormai destinato ad Ayrton Badovini e la sua BMW ma altri piloti si possono inserire per le prime posizioni. Dai i voti ai tuoi avversari?

“Darei un 10 a tutti quanti perché siamo un gruppo di piloti forti e aggressivi ma allo stesso tempo corretti, e sappiamo esprimere un agonismo che al pubblico piace. Badovini è veramente in forma e la BMW quest’anno è la sorpresa che ha spiazzato le altre Case, probabilmente il Campionato è destinato a lui. Nel momento migliore vedo Magnoni che ha sempre raccolto punti ed è veloce su tutte le piste. Forse in questo momento è ancora più temibile di Berger, uno dei pochi che può tenere il passo di Badovini ma che non si è dimostrato costante. Come Baz che sicuramente ha raccolto molto meno di quanto il suo talento meriterebbe, ma tende a forzare, a superare il limite e le scivolate non fanno bene alla sua classifica. Insomma siamo un bel gruppo di ragazzi terribili, in cui mi inserisco volentieri alla pari. Poi vedremo a fine stagione chi sarà davanti”.

Sei in lizza anche per il Titolo del Campionato Italiano Velocità. Questo doppio impegno ti distrae o ti da modo di essere sempre concentrato?

“Come in ogni cosa ci sono gli aspetti positivi e quelli negativi. Sicuramente è uno stress maggiore, anche perché è necessario adattarsi a gomme diverse a distanza di pochi giorni. Ci sono periodi del calendario intensi, cinque gare di seguito a inizio stagione, ora dopo un mese di pausa altre quattro senza sosta. Però per me è fondamentale per continuare a migliorare la confidenza e la conoscenza della moto. E’ pesante ma ho anche molti stimoli in più, quindi il mio bilancio è positivo”. 

Mentre la SBK ha corso i Round di Kyalami in Sud Africa e Salt Lake City negli USA, per te è stato un lungo periodo di pausa dalle gare. Ci racconti come ti alleni?

“Chi si ferma è perduto! Mi alleno in palestra e in moto. Vorrei andare al mare ma ci penserò quest’inverno… Faccio molto supermotard per avere sensazioni di guida più simili alla pista in asfalto, il cross è bello ma si rischia di farsi male per nulla. Inoltre con il motard si impara a gestire bene le derapate, le perdite di aderenza che in gara con la 1000 sono frequenti. In palestra sono seguito da un personal trainer con programmi dedicati che abbiamo modificato nel passaggio di categoria dalla 600 al 1000. In generale lavoro molto sulla resistenza senza esagerare sulla massa muscolare. Inoltre il 4 giugno siamo andati con il Team a fare una giornata di test, per mettere a punto la moto e riprendere il ritmo in vista della prossima gara”.