Intervista a Maxwell Toth aspettando il quinto round dell’ELF CIV 2019

Aspettando il quinto round del CiV 2019, impariamo a conoscere “L’Americano” Maxwell Toth, alfiere del Kuja Racing nella categoria PreMoto3.

Cosa ci farà mai un Americano nel CiV? Maxwell Toth è un ragazzo giovane, ma ha già le idee chiare in testa. Se vuole avere un futuro a livello internazionale, deve partire da dove questa possibilità si può realmente presentare.

E così, insieme a suo papà e supportato da tutta la famiglia è approdato in Italia, dove la passione per il motociclismo è tanta e le porte sembrano più facili da aprirsi. Dietro ad ogni campione ci sono anni di sacrifici e dedizione. E anche Toth ci sta provando a fare gli stessi passi, che potrebbero portarlo lontano.

Sempre sorridente e determinato, “L’Americano” del CiV è approdato nel team Kuja Racing in questa stagione debuttando nella categoria PreMoto3 e nel suo primo anno si è già fatto riconoscere, battagliando spesso nel gruppo di testa. Mancano 2 round alla fine della stagione 2019. Ce la farà Max a ottenere il suo obiettivo per quest’anno? Un podio nel suo primo anno nel CiV!

Impara a conoscere Maxwell Toth un po’ più da vicino…

Fin da quando sono nato sono sempre stato circondato dalle moto. Da piccolo amavo andare a vedere mio papà correre e penso che sia a 3 anni che ho realizzato che avrei voluto fare lo stesso. Poi a 4 anni ho ricevuto la mia prima moto e da lì tutto è iniziato.

Ho iniziato con il Supermotard. È molto diverso rispetto alle gare di velocità. Devi guidare sporgendo il corpo, mettendo giù il ginocchio e cercare di piegare il più possibile. Tutto ruota di molto di più sul riuscire a curvare molto veloce, arrivando prima quasi a fermarti e poi semplicemente uscirne dalla curva.

Potrei facilmente dire di voler diventare Campione del Mondo MotoGP. Ma cosa voglio fare da grande è una domanda difficile. Penso che questo sia l’obiettivo di ogni pilota, però credo che in alcun senso questo è sognare un po’ troppo. Per il momento, il mio target è quello di riuscire a correre nel Campionato Mondiale Moto3. Se riuscirò ad arrivarci e a far bene lì, allora sarà quando potrò iniziare a sognare in grande. Ma per ora devo fare un passo alla volta!

I miei genitori stanno facendo molto per me. Mi stanno dando un grande appoggio e stanno investendo molto su di me. È incredibile ciò che stanno facendo e gli sono davvero riconoscente. Poi c’è un gruppo con la quale corro e mi alleno e anche loro mi supportano sempre!

Sono divertente, estroverso e sono una persona che accoglie sempre le iniziate. Se mi viene proposto qualcosa che sembra divertente o entusiasmante, sono sempre il primo a dire “Sì, facciamolo!”.

Per i miei amici è difficile capire la mia decisione di correre in Italia. In America è uno sport poco seguito e loro non hanno assolutamente idea di cosa si tratti. Per questo faticano a capire quanto sia importante. Loro pensa che sia semplice. Sali in moto, dai gas e continui a girare in pista. Ho cercato di spiegarglielo, ma per loro è difficile capire.

Graphic design è il mio secondo hobby. Quando non sono in moto o non mi sto allenando, passo un sacco di tempo al computer usando Photoshop, cercando di creare qualcosa. Lo trovo davvero divertente! Oppure, lo ammetto… gioco anche ai videogames! Ma non ho una dipendenza al gioco virtuale! Non preoccupatevi (ride).

Tra una sessione e l’altra il focus è sempre sul weekend di gara. Parlo con la mia squadra, diamo uno sguardo alla mappa del circuito cercando di capire per esempio quale marcia devo usare e in quale punto del tracciato, dove sto frenando… È un continuo lavorare per migliorare la sessione successiva. E poi nei giorni della gara cercare di capire se abbiamo fatto bene, o se abbiamo fatto abbastanza. Non c’è tanto tempo per distrarsi… però ogni tanto trovo anche del tempo per divertirmi. Solo ogni tanto però!

Tutti i circuiti in cui corre la MotoGP sembrano davvero divertenti! Non so scegliere uno sul quale vorrei davvero correre. Forse, Valencia! È al primo posto nella mia lista. Per me è speciale pensare che sia da sempre l’ultimo gran premio della GP. L’intera stagione finisce lì e a volte campionati si decidono lì.
Poter correre con il team Kuja Racing nel CiV è la cosa migliore che mi sia capitata nella mia carriera fino ad ora! Questo è l’anno in cui la mia carriera ha raggiunto un nuovo livello. Non è più solo un gioco, ora è una cosa seria!

2 anni fa nel CiV Junior Mini GP ho sofferto tantissimo! Non riuscivo ad ottenere dei buoni risultati e avevo problemi a tutte le gare! Io e mio papà eravamo stressatissimi e credo sia stato il mio momento più difficile in carriera.

Obiettivi per questa stagione? Ottenere un podio. Ho ancora 2 round per provarci… e se non ci riesco vediamo!

Perché scegliere di correre nel CiV? Credo che questo sia il trampolino di lancio per il Mondiale. In America c’è solo un campionato importante e non ci sono molte connessioni che ti permettano di fare un debutto internazionale come invece nel CiV.

Segui Maxwell Toth e il Team Kuja Racing nel quinto appuntamento CiV PreMoto3 all’Autodromo Internazionale del Mugello dal 19 al 22 settembre 2019!!!

Fonte: ufficio stampa Kuja Racing team