Imola, mondiale SS: il giorno perfetto di Pirro

 

Alla fine non ci credeva neanche lui ma quando è salito sul primo gradino del podio, davanti al pubblico di Imola, non ha potuto fare a meno di realizzare ciò che stava succedendo.

Michele Pirro ha vinto ieri la sua prima gara nel mondiale Supersport e l’ha fatto in occasione della tappa di “casa”, il round italiano di Imola. Dopo una stagione difficile in sella alla Honda del Team Hannspree Ten Kate, il campione tricolore è riuscito così a cambiare il corso del suo 2010 e a togliersi una grande soddisfazione.

La gara è stata a dir poco rocambolesca e ha fatto scattare in piedi tutti i 70.000 spettatori assiepati sugli spalti dello storico tracciato italiano. Fino all’ultima curva dell’ultimo giro, a giocarsi la vittoria erano stati i due pretendenti al titolo mondiale, Kenan Sofuoglu ed Eugene Laverty (Honda) ma come accaduto per la gara della Stock 600 europea, anche la Supersport ha riservato un colpo di scena proprio alla variante prima del traguardo: il britannico Laverty ha cercando di sorprendere il rivale con un sorpasso all’interno, con l’obiettivo di passare in testa sotto la bandiera a scacchi e recuperare punti preziosi in classifica generale, ma la manovra al limite l’ha fatto scivolare e nella caduta la sua moto ha centrato anche la Honda di Sofuoglu.

A quel punto tutti si aspettavano l’arrivo di Chaz Davies (Triumph), terzo fino a due curve dalla fine davanti allo stesso Pirro ma l’altro colpo di scena della giornata ha visto sfortunato protagonista proprio l’inglese, fuori pista a poche centinaia di metri dal traguardo a causa di un problema tecnico. A passare in testa sotto la bandiera a scacchi, quindi, è stato un incredulo Pirro, che ha sopravanzato sul rettilineo gli stessi Sofuoglu e Laverty, che dopo la scivolata sono riusciti a risalire in moto e a chiudere rispettivamente in seconda e terza posizione.

“E’ stato incredibile vincere la mia prima gara del mondiale e sono molto contento di averlo fatto qui, in occasione della tappa di casa – dice il pugliese (nella foto StudioZac.net, sul podio con il compagno di squadra Sofuoglu e Laverty – è vero, ce l’ho fatta perché Kenan ed Eugene sono caduti all’ultima curva ma sono comunque felice. Voglio congratularmi con il team che ha fatto un ottimo lavoro oggi e che ci ha permesso di chiudere primo e secondo. Ora non resta che concentrarmi sulla gara di Magny Cours. Mi piacerebbe centrare un altro podio nella gara finale della stagione 2010”.

A punti sono andati anche tutti gli altri italiani impegnati in gara: sesto ha chiuso un altro ex-campione italiano, Massimo Roccoli (Honda – Intermot Czech) e ottavo l’altro tricolore Cristiano Migliorati, in sella alla Kawasaki del Team Puccetti. Nella top ten il giovane Roberto Tamburini, nono con la Yamaha del Team Bike Service e il leader della classfica del CIV, Gianluca Vizziello (Honda – Velmotor 2000).

Iannuzzo, Palumbo e Barone hanno chiuso rispettivamente dal dodicesimo, tredicesimo e quattordicesimo posto.