Il Trofeo Italiano Amatori regala emozioni

La “bolla africana” ha continuato a stazionare sull’Autodromo Piero Taruffi di Vallelunga (come su buona parte d’Italia) anche durante la giornata di gare del e penultimo round del Trofeo Italiano Amatori 2011, classi Base e Avanzata.

Ma la calura, a tratti quasi insopportabile, non ha risucchiato le energie dei protagonisti del trofeo che, anzi, hanno dato vita a sfide entusiasmanti fino all’ultimo metro.

E nonostante il sole cocente, che ha fatto schizzare verso punte elevatissime anche la temperatura dell’asfalto, la monogomma Metzeler Racetec Interact ha svolto egregiamente il proprio ruolo, garantendo tenuta e durata fino alle ultime battute di ogni gara.

I vincitori di giornata sono risultati, nella 600 Base, Enrico Bottani (Yamaha) che ha così acquisito anche la certezza matematica del titolo; Tiberio Garattini (Yamaha) nella 1000 Base; Yuri Vacondio (Yamaha)  nella 600 Avanzata e la wild card Goffredo Sepiacci (MV Agusta) nella 1000 Avanzata. Ad una prova dal termine, escluso il già laureato Bottani, al comando delle singole graduatorie si trovano, nello stesso ordine, tre toscani e cioè Giovanni Andriulli (Yamaha), Daniel Bongi (Kawasaki) e Massimiliano Storai (Honda).

Al via della 600 Base scattano velocissimi il poleman Bottani (Yamaha) e il suo diretto inseguitore Buttafarro (Honda) mentre si avvia molto lentamente la wild card Tommaso Dari (Yamaha). In soli due giri Bottani e Buttafarro distanziano il gruppo degli inseguitori condotto dall’altra wild card Simone Falanesca (Yamaha) davanti a Vernetti (Kawasaki), Dari, Cogliati (Yamaha) e Ceccherini (Honda).

Il ticinese Bottani e il torinese Buttafarro continuano il loro duello a distanza ravvicinatissima mentre il trentasettenne manager reggiano Giuseppe Vernetti si impossessa in solitario della terza posizione e Falanesca e Dari si autoescludono per un contatto al Tornantino.

Il confronto tra i primi due è molto avvincente anche se Buttafarro, più veloce nel tratto misto, non porta mai un attacco deciso al leader Bottani. Vernetti detiene con sicurezza il terzo posto e la lotta nello spettacolare gruppetto degli inseguitori coinvolge anche il modenese Alberto Adani (Yamaha), in grande recupero dopo un pessimo avvio, e il romano Renato Tondinelli (Honda). Bottani conserva la prima posizione e con il successo acquisisce anche la matematica certezza del titolo. Buttafarro, che al penultimo giro firma la tornata record, è secondo e primo della Semistock davanti a Vernetti mentre il duello tra gli inseguitori volge a favore del senese Domenico Ceccherini, come sempre fortissimo in rimonta, che precede Adani, Cogliati e Tondinelli. Il ventiseienne ingegnere informatico Bottani, che vive a Bellinzona, è felice e commosso: “Sono tre anni che lottiamo per ottenere questo risultato, è la mia prima vittoria assoluta e coincide con il successo nel trofeo amatori, è una soddisfazione unica, mai provata con tanta intensità. Sono partito bene, sentivo che Buttafarro era vicino ma non volevo strafare, riuscivo a controllare la situazione anche grazie al feeling che ho raggiunto con la mia moto. Ringrazio il mio team, Osvy Racing di Civita Castellana, i miei parenti e soprattutto Kri, la mia ragazza. Un saluto a mia mamma che non voleva che corressi!”.

Allo spegnersi del semaforo rosso della 1000 Base i più reattivi sono il poleman Tiberio Garattini (Yamaha) e il leader del campionato Giovanni Andriulli (Yamaha) che, dopo le due scivolate ed un problema tecnico nelle prove, si presenta con la moto incerottata e la tensione alle stelle. Velocissimo è anche il bergamasco Bartolomeo Ronca (Kawasaki) che si sfiora con Andriulli ma deve però cedere subito il passo ai rimontanti Junior Ronchetti (Yamaha), suo compagno di team, e al romagnolo Graziano Falco (Suzuki). La gara offre una serie continua di colpi di scena: Garattini è inseguito prima da Andriulli, che poi cede progressivamente, in seguito da Ronca che passa addirittura a condurre e guadagna subito un buon margine. Ma il sogno del ventisettenne autotrasportatore bergamasco, esordiente assoluto, dura mezzo giro: all’ingresso della Asse perde l’anteriore e scivola, restituendo la prima posizione a Garattini. Andriulli, al quale manca la consueta sicurezza, naviga nel gruppo degli inseguitori in cui si mettono in evidenza ancora Ronchetti, che “vendica” l’amico Ronca, la wild card Andrea Caccianini (Honda) e il reggiano Erik Levada, in bella progressione dopo una partenza non felicissima. Garattini controlla la situazione e vince davanti a Falco, Ronchetti, Caccianini e Levada che all’ultima tornata sopravanza Andriulli. Il fiorentino conserva la prima posizione in campionato ma, dopo il forfait di Mennito, dovuto ad una caduta nelle prove libere, ora il suo inseguitore è Garattini. Il quarantanovenne bresciano si dichiara soddisfatto: “Sono partito bene, ho guadagnato subito, mi sentivo tranquillo. Ma non mi ero reso conto del recupero di Ronca, è sbucato a sorpresa e mi sono dovuto un po’ riorganizzare. Quando è scivolato ho perso un po’ di tempo per evitarlo comunque ho potuto gestire senza eccessivi problemi il resto della gara”.

 

Il termometro segna 37° sul rettilineo di partenza di Vallelunga quando si allinea la 600 Avanzata mentre la temperature dell’asfalto è addirittura superiore ai 60°! Daniele Gilardi (Yamaha) è comunque prontissimo al via, subito seguito dal poleman e leader del campionato Daniel Bongi (Kawasaki). Il trentatreenne imprenditore di Olginate (Lecco) conduce per 2 giri braccato da Yuri Vacondio (Yamaha), scattato benissimo dalla seconda fila, e da Bongi mentre il gruppetto degli inseguitori è composto dalla wild card Mirco Falconi (Yamaha) che precede il napoletano Salvatore Corvo (Honda), partito dalla terza fila, ed il romano Mario Saporito (Yamaha), come sempre più efficace in gara che in prova. Poi si scatena Bongi che firma il giro record e va in testa strascinandosi in scia Vacondio che, alla tornata successiva, migliora il tempo del toscano e gli si mette in scia. Gilardi perde qualche metro, Falconi conserva la quarta posizione e Corvo e Saporito ingaggiano un del duello per la 5.a piazza che, alla fine, sarà favorevole al pilota partenopeo.

Ma l’attenzione è tutta concentrata sulla spettacolare lotta tra Bongi e Vacondio che regala momenti di straordinaria spettacolarità sempre all’insegna della massima correttezza. Il reggiano conduce per due giri, il 6° e il 7°, poi ripassa Bongi ma oggi il trentonovenne barista emiliano è veramente incontenibile, cerca di sfruttare al meglio la sua maggiore incisività nel tratto misto, medita l’attacco alla Trincea ma Bongi commette un piccolo errore alla Soratte. E’ la fase decisiva che, a meno di un giro dalla fine, consegna il successo a Vacondio. Il secondo posto di Bongi avvicina ancora di più il toscano alla vittoria assoluta ma tutto si deciderà in occasione dell’ultimo round.

Vacondio: “Ho iniziato a correre l’anno scorso proprio nel Trofeo Italiano Amatori, categoria Base e grazie alla formula di questo campionato ho compiuto progressi straordinari: sono grato a Daniele Alessandrini ed al suo staff che mi da la possibilità di sfogare la mia passione e di provare emozioni come quella di oggi. E’ stata una gara fantastica, tiratissima: non è facile avere Bongi alle costole! Mi sono reso conto che potevo attaccarlo nel tratto misto, dove ero più veloce, e su questa possibilità ho basato la mia strategia. All’inizio dell’ultimo giro Daniel mi ha passato al Curvone, lo averi attaccato alla Trincea ma ha commesso un piccolo errore alla Soratte che ho immediatamente sfruttato”.

 

Condizioni meteo ancora canicolari quando si allinea la 1000 Avanzata. Al via i più rapidi sono la wild card Ruggiero D’Andrea (BMW) e il leader del campionato, Massimiliano Storai (Honda). Pur sapendo di avere a che fare con alcune veloci wild card, che non rappresentano un’insidia per la classifica, il trentottenne pratese non si risparmia e va in testa, trascinandosi in scia il poleman Goffredo Sepiacci (MV Agusta), anche lui wild card. Seguono, nell’ordine, Illuminato (Suzuki), partito benissimo dalla 3.a fila, Menossi (BMW), D’Andrea, Biasion (BMW) e Di Salvo (Kawasaki). Storai guida la corsa per i primi sei giri, sempre seguito come un’ombra da Sepiacci; poi il pilota della MV Agusta forza il ritmo, migliora il giro record e dalla settima tornata passa a condurre. Seguono, già distanziati, D’Andrea, Biasion, Illuminato e Menossi, che termineranno nell’ordine. Storai non si da per vinto e studia la strategia per la volata finale: alla staccata dell’ultima Roma il toscano è vicinissimo al battistrada, lo punta all’interno e riesce ad uscire velocissimo dal tornante parabolico. La gara si decide in volata, praticamente  al foto finish, con Sepiacci che riesce a mantenere la prima posizione per soli 50 millesimi. Storai: “Sono stato autore di una buona partenza, fino a metà gara sono stato in testa poi Sepiacci mi ha passato alla Campagnano; ho aspettato gli ultimi giri per giocarmi la volata e infatti sono riuscito ad uscire fortissimo dalla Roma ed non ce l’ho fatta per pochissimo. Comunque sono soddisfatto, è stata una bellissima gara con sorpassi e controsorpassi”. Storai ha decisamente consolidato la sua prima posizione in vista dell’ultimo round di Misano.

La quinta ed ultima prova del Trofeo Italiano Amatori 2011, categorie Base e Base Avanzata, si disputerà il 18 settembre al Misano World Circuit.