Gli Amatori si confermano: spettacolo al Mugello

Anche nelle categorie “base” il Trofeo Italiano Amatori 2011 è partito col piede giusto. Dopo il positivo debutto della Pro K-Cup a Vallelunga, il Mugello ha tenuto a battesimo l’esordio della formula “Base” e della novità “Base Avanzata”, caratterizzate entrambe dal tutto esaurito sulle griglie di partenza delle classi 600 e 1000.

Dopo le sessioni di qualifica, che hanno evidenziato i progressi dell’intero movimento e le eccellenti prestazioni fornite dai pneumatici Metzeler Racetec Interact, le gare hanno esaltato i pregi del trofeo offrendo spettacolo e soprattutto divertimento per i protagonisti.

I vincitori del primo dei 5 round stagionali sono il lombardo Marco Martini (Yamaha) nella 600 Base, il marchigiano Adriano Ciarrocchi (Suzuki) nella 1000 Base, il toscano Daniel Bongi (Kawasaki) nella 600 Avanzata ed il veneto Fabrizio Biasion (BMW) nella 1000 Avanzata.

Al via della 600 Base parte bene il poleman Enrico Bottani (Yamaha) e nelle prime battute è addirittura un sestetto di piloti a lottare per il primato. Poi è il bresciano Marco Zani (Yamaha), che corre con un protesi alla gamba sinistra, ad attaccare Bottani che però respinge i tentativi. Alla coppia di testa si aggrega Martini (Yamaha) che approfitta di una temporanea uscita di pista, alla Casanova – Savelli, di Zani per soffiare il primato a Bottani. La nuova coppia di testa da spettacolo, i due migliorano giro dopo giro la tornata record, tenendo il passo dei 2’04”, mentre il gruppo degli inseguitori è formato dall’esordiente senese Ceccherini (Honda), autore di una splendida rimonta dopo un’incertezza iniziale, e da Rubessi (Yamaha), Cogliati (Yamaha) e Chiapetto (Yamaha). Ultimi 3 giri da cardiopalma con Bottani che ritorna in testa, poi subisce il contrattacco di Martini e infine si gioca tutto all’ultima San Donato. Martini ha un’incertezza nella cambiata, i due si toccano e vanno larghi ma riprendono la linea e concludono con il trentaseienne carpentiere di Tradate (VA) che precede il ventiseienne ingegnere informatico ticinese Bottani. Ceccherini sale sul terzo gradino del podio davanti a Rubessi, al rimontante Scalambra (Honda) e a Zani che in extremis riesce ad acciuffare il sesto posto. Il giro più veloce è firmato da Martini, in 2’04”3.

Nella 1000 Base il semaforo verde premia l’avvio bruciante dell’esordiente fiorentino Giovanni Andriulli (Yamaha) che conduce per le prime quattro tornate precedendo il poleman Varaldo (Ducati), Ciarrocchi (Suzuki) e Torrielli (Honda). Mentre quest’ultimo retrocede vistosamente, in testa si formano due coppie, formate da Andriulli e Ciarrocchi e da Varaldo e Mennito (Yamaha). Il quarantottenne marchigiano della Suzuki passa in testa al 5° giro ma il suo vantaggio su Andriulli rimane contenuto tanto che anche gli inseguitori Varaldo e Mennito riescono a riportarsi sulla testa della corsa. Il debuttante ligure Varaldo conquista addirittura la seconda piazza e si lancia all’inseguimento di Ciarrocchi ma perde aderenza al posteriore all’uscita della Bucine, all’inizio del penultimo giro, e termina la sua corsa scivolando nella ghiaia. E’ Mennito a porsi dunque nella scia del battistrada con Andriulli tranquillamente terzo e un gruppetto in lotta serrata per la quarta posizione. La gara si conclude con Ciarrocchi davanti a Mennito e Andriulli mentre Falco (Suzuki) brucia in volata Mancastroppa (Honda) e Levada (Ducati). Giro più veloce per Ciarrocchi in 2’01”9.

Occhi puntati sul toscano Daniel Bongi (Kawasaki) nella 600 Avanzata. La pole position conquistata dal ventiseienne artigiano marmista di Massa con 2’01”6 parla chiaro e infatti Bongi non si fa pregare e attacca subito, fin dai primi metri. Dopo poche curve, nella bagarre, la diciassettenne Rebecca Bianchi (Yamaha), partita dalla prima fila, è costretta a frenare sullo sporco e scivola, fratturandosi una clavicola. Bongi guadagna subito manciate di secondi ma alle sue spalle lo spettacolo è esaltante: Vacondio (Yamaha) si incarica di trascinare la muta formata anche da Gilardi (Yamaha), Baraccani (Honda), Chiurchiù (Kawasaki), Gallo (Honda) e Lumini (Yamaha). Il trentanovenne emiliano Vacondio prova a forzare il ritmo, facendo segnare il giro più veloce, ma Bongi non si rilassa e reagisce ristabilendo subito le distanze e stabilendo la nuova tornata record in 2’02”1. Alla bandiera a scacchi ben 7 secondi dividono Bongi da Vacondio e Gilardi mentre Chiurchiù rimane fuori per poco dal podio.

L’imolese Luciano Olivari (Honda) sorprende tutti al via della 1000 Avanzata, compreso il poleman Gabriele Andriulli (Yamaha). Olivari, direttore commerciale di un’azienda alimentare, guadagna terreno giro dopo giro, migliorando anche il proprio tempo record, tanto da superare presto i 10” di vantaggio. Gli inseguitori sembrano sorpresi da tanto strapotere ma comunque è Fabrizio Biasion (BMW) a guidare il gruppo davanti a Portaluppi (Suzuki), Capriolo (Yamaha) e Domenighini (BMW) che danno spettacolo, lottando in un fazzoletto. Poi, quando mancano 2 giri alla fine, Olivari cade alle Biondetti e deve dare addio ad un successo che avrebbe certamente meritato. Biasion, team manager di Perotti nel CIV e preparatore della sua moto, si trova così al comando con Portaluppi in scia. Gli ultimi metri sono un capolavoro tattico del pilota padovano, cugino del grande rallysta: lascia infatti passare all’interno l’avversario, percorre nella sua scia l’ultima Bucine e lo brucia nettamente sul rettilineo finale. Terza posizione per Capriolo. Ad Olivari rimane la soddisfazione del giro più veloce in 2’01”3.

Prossimo appuntamento con il Trofeo Italiano Amatori, categorie Base e Avanzata il 29 maggio all’Autodromo dell’Umbria di Magione.