Giorlandino (Improve): “Il progetto RSV continua”

Salvatore Giorlandino tornerà a calcare quest’anno il paddock del CIV come responsabile in pista della Moto2 guidata da Tommaso Lorenzetti. Ideatore, con Riccardo Drisaldi, della RSV protagonista nel 2010 delle prime gare mondiali con Julian Simon, l’ex-manager del Team Italia Supersport è pronto ad affrontare la prima stagione della Moto2 nel campionato tricolore, con un obiettivo in mente. “Con Lorenzetti e il Team Improve abbiamo tutte le carte in regola per fare bene al debutto nel CIV – dice Giorlandino, ultimo a destra nella foto – se poi i tempi si dovessero rivelare buoni penseremo alla partecipazione come wild-card a due tappe del motomondiale”.

L’idea di partecipare alla nuova categoria dell’italiano è nata nel corso della stagione 2010. Su questo tema, Giorlandino e lo staff del Team Improve si sono confrontati più volte e alla fine hanno deciso di lanciarsi insieme in questa nuova avventura. “Con Drisaldi abbiamo dato la nostra piena disponibilità, fornendo il materiale RSV per la realizzazione della nuova moto e siamo davvero soddisfatti di questo accordo. Abbiamo lasciato le sospensioni Ohlins per montare Showa sull’anteriore e FG sul posteriore e ora stiamo lavorando duramente per mettere a punto la telaistica con queste nuove soluzioni. La Moto2 al CIV? E’ una categoria affascinante e anche se i costi sono diversi rispetto alla Supersport sono convinto che dopo questo primo anno di lancio, nel prossimo futuro saranno in tanti a farsi avanti per giocarsi il titolo”.

Giorlandino dedica un’ultima riflessione alla vicenda che ha segnato la stagione 2010 della RSV, protagonista dell’apertura del mondiale Moto2 con Simon a cui il team di Martinez preferì la Suter dopo poche gare. “E’ un gran peccato che si sia fermato un progetto che stava funzionando – dice l’ex-pilota romano – la nostra moto andava molto bene, costava poco e stava facendo risultati eppure quel team ha scelto di affidarsi ad un altro Costruttore. Io ho tirato le mie conclusioni ed è bene che anche altri tirino le loro in modo obiettivo: l’anno scorso, Simon, dopo essere stato protagonista di tutti i test pre-campionato ha sfiorato la pole position in Qatar e poi non ha finito la gara perché ha bruciato la frizione in partenza. A Jerez, poi, è di nuovo andato vicino alla pole, chiudendo ottavo in gara a soli due secondi dal vincitore. Non trovo nessuna giustificazione plausibile per una scelta del genere. Se poi ci mettiamo anche che lo spagnolo in sella alla Suter, alla fine del campionato 2010, con quindi gare sulle spalle e durante un week-end di gara ha girato solamente sei decimi di secondo più forte del suo test svolto ad inizio stagione in sella alla nostra RSV, davvero non capisco. L’obiettivo della RSV per il 2011? Fare bene nel CIV per poi tornare protagonisti nel mondiale. Abbiamo qualche conto in sospeso…”