E’ derby anche tra i piloti CIV: vince la Roma

A Vallelunga si è giocata oggi una partita “speciale”. I piloti romanisti e laziali del Campionato Italiano Velocità moto, impegnati questo week-end nel terzo e quarto round stagionale (si corre sia sabato e domenica), si sono dati appuntamento sul rettilineo del circuito romano per una sfida a calcetto che anticipa la finale di Coppa Italia, in programma domenica allo Stadio Olimpico,

Fabio Massei, Danilo Dell’Omo, Diego Tocca, Fabio Di Giannantonio e Simone Mazzola sono scesi in campo per i colori giallorossi mentre con le maglie biancocelesti si sono presentati Ilario Dionisi, Eddi La Marra, Gabriele Cottini e Francesco Cocco. E’ stata una partita avvincente, decisa solo nel finale da un bel contropiede con gran botta sul secondo palo del più giovane in campo, Fabio Di Giannantonio (13 anni per lui) e da un Fabio Massei in versione “Abel Balbo”, pronto ad approfittare di un rinvio sfortunato di La Marra e ad insaccare su ribattuta.

Due a zero, che non rispecchia però il grande equilibrio visto in campo, con la Lazio comunque brava e coraggiosa ad attaccare nonostante l’uomo in meno (cinque i romanisti, sei gli “aquilotti” e la Roma brava a concretizzare il dominio in fase di palleggio. “Abbiamo dimostrato di essere più forti, li abbiamo messi sotto ed è arrivato il risultato – spiega il capitano giallorosso Massei, che corre in Superbike con la BMW Asia Competition – all’Olimpico? Finirà come oggi, due a zero per noi”. Di parere opposto il capitano dei biancocelesti, Ilario Dionisi, che abita a Montelibretti e che corre in Supersport con la Honda della Scuderia Improve. “Per noi c’era un rigore e loro hanno segnato in fuorigioco – scherza Ilario, protagonista qualche anno fa di un giro di “campo” allo Stadio Olimpico in sella alla sua moto, sponsorizzata S.S. Lazio – come finirà domenica? Sarà una partita tosta ma alla fine la spunteremo noi ai supplementari”.

Per sapere come andrà a finire, sia a Vallelunga che all’Olimpico, non resta che aspettare domenica sera.