Cruciani: “Ilario ha vinto con merito ma…”

Stefano Cruciani ha da poco detto addio a un 2012 complessivamente positivo: il 33enne di Macerata si è rivelato ancora una volta uno dei grandi protagonisti della Supersport del CIV e solo un po’ di sfortuna e un avversario di nome Ilario Dionisi non gli hanno permesso di alzare al cielo la tabella tricolore. Stefano, che sabato prossimo sarà presente alla Premiazione dei Campioni CIV in programma al Motor Bike Expo di Verona, ripercorre la sua stagione a mente lucida, con un solo obiettivo per il 2013. “Il ritiro per cause tecniche di Monza è stata una brutta botta perché con quei punti in tasca avrei certamente lottato per il titolo fino all’ultimo round. Se ci mettiamo anche che sull’asfalto bagnato di Imola ho sbagliato assetto chiudendo ottavo e che la presenza di wild-card forti ha tolto un po’ di punti al duello tra me e Ilario allora sono ancora più sicuro delle mie parole. Il dato di fatto, però, è che Dionisi ha fatto una gran bella stagione e che si è meritato in pieno il titolo correndo sempre al top. Ma il prossimo anno voglio la rivincita…”.

Nel 2013, Stefano sarà ancora una volta al via della 600 tricolore. Squadra e moto rimarranno le stesse e identico è anche l’obiettivo. “Chiaro che parto per vincere. Ilario sarà l’uomo da battere ma se tutto funzionerà a dovere avrà un avversario tosto con cui scontrarsi. Sono molto soddisfatto del lavoro svolto con il Puccetti Racing Team e con la Kawasaki, per questo ho scelto di rimanere con loro. Anche se quest’anno saranno impegnati per la prima volta in campo internazionale, sono convinto che questo non toglierà stimoli nel CIV perché so che Manuel (Puccetti, n.d.r.) vuole vincere il titolo tricolore e io farò del mio meglio per centrare il massimo risultato. Anzi, credo che il lavoro che svolgeranno nel mondiale sulla moto possa essere d’aiuto alla mia stagione…”.

Una stagione, quella del vice-campione italiano, che partirà tra qualche settimana con i primi test privati e che sarà il preludio ad un’altra battaglia da decidere sul filo di lana, come nella migliore tradizione della Supersport italiana. Ho letto cos’ha detto Migliorati riguardo la capacità formativa della SS rispetto alla Moto2 e mi trovo totalmente d’accordo con lui – spiega Stefano – prima di arrivare alla Moto2 iridata, i giovani dovrebbero fare un po’ di pratica nella 600 preparata. Su quelle moto la messa a punto è più difficile mentre le Supersport sono moto derivate di serie, bella palestra tecnica in vista di un passaggio iridato in Moto2, MotoGp o Superbike. Un giovane che vuole arrivare a queste categorie senza passare dalla Supersport rischia di bruciarsi…”.