Coppa Italia: risultati round 2 Mugello

Le temperature molto elevate che si sono registrate al Mugello non hanno rallentato i 360 piloti iscritti della Coppa Italia Velocità che nel corso del secondo appuntamento stagionale hanno dato vita a gare estremamente combattute e caratterizzate da un livello tecnico di notevole spessore.

TROFEO ITALIANO AMATORI

Classe 600 Base

In gara uno Alessandro D’Antonio con una seconda parte del giro finale straordinario si aggiudica la vittoria nella classe 600 Base, quasi un monomarca Yamaha, beffando Michele Gili per pochi millesimi dopo essere stato al comando per l’intera gara. Completa il podio Roberto Perlini anche lui protagonista di un eccezionale finale che gli ha permesso di avere la meglio su Kilyan Nestola e Denis Fantucci, estromesso dal podio dopo essere stato sempre terzo. Da segnalare la grande rimonta del poleman Farina transitato venticinquesimo al primo giro e poi terminato settimo.

Walter Farina (Yamaha) dopo la delusione patita sabato quando partendo dalla pole rapidamente si ritrovò molto attardato e non riuscì a esprimersi come avrebbe voluto, nella gara domenicale è partito benissimo prendendo la testa del gruppo e non ha più mollato fino alla bandiera a scacchi, anche se la vittoria non è stata facile visto che a lungo è stato tallonato dalla wild card Claudio Pistacchio (Yahama). Gara da dimenticare per Luca Gavazzoni (Yamaha), altro uomo di alta classifica prima di questa gara, e costretto ad abbandonare la griglia di partenza, proprio al momento dello spegnersi del semaforo e partire dalla pit line, giungendo alla fine molto indietro in classifica. In classifica generale Fantucci rimane leader con 710 punti e precede Gili a 640 e Farina a 600.

Classe 600 Pro

Con un finale incredibile che nemmeno lui è riuscito a spiegarsi Vincenzo Ostuni (Yamaha) si aggiudica gara uno della 600 Pro. Il pugliese che a oltre metà gara aveva più di quattro secondi di ritardo dal battistrada Massimo Gamba, in testa sin dal primo giro, ha iniziato una rimonta forsennata a suon di giri veloci, fino ad andare in testa all’ultimo passaggio e rimanervi sino alla bandiera a scacchi dove di soli tre millesimi ha prevalso su Gamba. In volata Alessandro Torlaschi ha guadagnato il terzo gradino del podio precedendo Massimo Ballan e Carlo Corsini, anche in questo caso fra le case dominio assoluto delle Yamaha.

Domenica gara bellissima e estremamente combattuta con cinque piloti che sin dall’inizio hanno preso il largo e non si sono risparmiati dando spettacolo. Non è mancato il classico colpo di scena finale, quando il detentore del giro veloce Alessandro Torlaschi, già terzo in gara uno, è scivolato fortunatamente senza conseguenze a poche curve dalla bandiera a scacchi. Volata quindi a quattro, con Vincenzo Ostuni (Yamaha) che si aggiudica la corsa su Carlo Corsini e Gabriele Fusco che di poco più di un decimo, ha lasciato ai piedi del podio il vincitore della gara del sabato Massimo Gamba.  Quinto ma molto attardato Matteo Gallan. Con la terza vittoria stagionale, Ostuni allunga decisamente in classica generale totalizzando 900 punti, a seguire Fusco 770 e Gamba 590.   

Classe 1000 Base

Tre piloti si sono alternati al comando della classe 1000 Base, il detentore della pole Tommaso Cherici, Diego Senatore e Andrea Tutino, tutti su BMW. Gara uno è stata molto combattuta e incerta fino alla fine, anche se per oltre due terzi è stata condotta da Senatore, poi nel finale è stato il pratese Andrea Tutino a piazzare la zampata vincente precedendo di poco Senatore e Cherici. Ai piedi del podio Marco De Santis ha regolato Paolo Falavigna (Suzuki).

La wild card pratese Andrea Tutino (BMW) realizza la doppietta e dopo la vittoria del sabato si replica in quella della domenica, ovviamente il toscano non prende punti e quindi tutto è girato a favore di Tommaso Cherici (BMW) che giungendo alle spalle di Tutino di fatto ottiene il massimo punteggio per la classifica generale. Sul podio anche Diego Senatore, altro pilota marcato BMW. La gara è stata molto lineare e non vi sono stati colpi di scena. Praticamente Tutino ha preso la testa della gara al secondo giro rilevando Cherici e da quel momento si è limitato a controllare fino alla bandiera a scacchi. Anche alle spalle del vincitore le posizioni si sono presto cristallizzate e così dopo Cherici hanno chiuso nell’ordine: Senatore, Gazzarri e Carminati. Solo sesto l’ex leader della classifica generale Marco De Santis, che ha concluso così un week end non molto positivo. Cherici allunga nella generale, ora ha 770 punti e precede De Santis a 640 e Seghezzi  fermo a 500 dopo il passaggio alla classe superiore.

Classe 1000 Avanzata

Sabato c’è stata una lunga battaglia fra il vicentino Stefano Verona (BMW) e il campano Leonard Solmonese (Yamaha) che alla fine si è aggiudicato la vittoria nella classe 1000 Avanzata. Verona è transitato per primo ben cinque volte ma il rivale non lo ha mai mollato, tallonandolo sempre da molto vicino, poi nel penultimo passaggio è passato a condurre chiudendo tutte le porte al rivale e cogliendo così la prima vittoria. Il podio è stato completato dal bergamasco Fabio Donesana (Ducati) che ha relegato alle spalle Claudio Biasini e Fabrizio Brandoli entrambi su BMW.

Pronti via e Fabio Donesana (Ducati) e il poleman Leonard Solmonese (Yamaha) prendono subito in mano le redini della corsa domenicale, i due giro dopo giro allungano sui rivali, il loro divario non andrà mai oltre il mezzo secondo, ma questo piccolo vantaggio a favore di Donesana gli permetterà alla fine di salire sul gradino più alto del podio. Terzo il vincitore di gara uno Stefano Verona (Suzuki) che nell’ordine ha preceduto Pierfrancesco Campani e Fabio Brandoli, entrambi su BMW. Al primo giro uscita di scena per innocua scivolata di Andrea Becciolini (Ducati) compromettendo la buona posizione che vantava in classifica generale. Con la vittoria Donesana consolida la testa della classifica e con 790 punti precede Solmonese a 700 e Mattia Rossignoli, oggi in ombra, a 610.

Classe 1000 Superior Cup

Capita raramente che un pilota si scusi con il rivale per averlo superato sul filo del traguardo portandogli via il posto d’onore che avrebbe meritato, protagonista dell’insolito siparietto subito dopo la chiusura di gara uno della Superior Cup è stato il bolognese Massimo Dovesi (Ducati) che si è scusato e ha abbracciato Andrea Gilardoni (Yamaha). Va detto comunque che Dovesi dopo un pessimo avvio ha recuperato a suon di giri veloci, soprattutto nel finale dimostrando di meritare sul campo la piazza d’onore. Dalla gara si è presto estraniato il poleman e vincitore Alessandro Rossi (Yamaha) che passato al comando al secondo dei sette giri in programma, ha guadagnato sempre più terreno fino a chiudere in scioltezza. Quarto è arrivato Mattia Giachino (BMW) a lungo secondo che ha però decisamente mollato nel finale e quinto Mauro Contu entrambi in sella alle moto tedesche.

In gara due Massimo Dovesi (Ducati) allo start brucia il poleman Alessandro Rossi (Yamaha), prende in mano la gara e riesce a mantenerla fino il traguardo, questo nonostante il recupero di Rossi, rimasto, proprio nei primi metri, un po’ impastoiato nel gruppo degli inseguitori. Dovesi è stato anche bravissimo a mantenere la freddezza, quando a metà del settimo passaggio Rossi lo ha superato con una perfetta manovra all’Arrabbiata due, ma invece di mollare è riuscito a tornare al comando della corsa e a mantenerla fino alla fine dove ha preceduto il leader del campionato di pochi decimi. Terzo è terminato Mario Guarracino (Yamaha) che, dopo un sabato da dimenticare per un guasto all’elettronica, ha seguito come un’ombra, ad una certa distanza, la coppia di testa. Fuori dal podio Andrea Gilardoni (Yamaha) e Mattia Giachino (BMW) che completano la top five. Dovesi alla prima vittoria stagionale, interrompe la striscia di Rossi e gli rosicchia qualche punto nella classifica generale, guidata ancora dal marchigiano con 900 punti, quindi dovesi a 810 e Giachino a 530.

Rookie challenge

Simone Mastrantoni (BMW) si aggiudica la gara Rookie Challenge del sabato, cogliendo il primo successo della carriera. Il napoletano è stato al comando dall’inizio alla fine della corsa, ma ha dovuto comunque sudare, soprattutto nella parte centrale della gara per avere ragione del catanese Michele Scuderi e del lombardo Maurizio Bianca entrambi su BMW. Bianca partito dalla pole ha sbagliato  subito perdendo numerose posizioni, poi però a suon di giri veloci si è  riportato sotto tanto da superare a metà dell’ultimo giro Scuderi, il quale punto nell’orgoglio si è presto ripreso la posizione terminando sulla piazza d’onore. Quarto il napoletano (BMW) e quinto il pilota di casa Marco Mari (Kawasaki).

Il ciociaro di Sora Simone Mastrantoni (BMW) si aggiudica anche la seconda gara del secondo round del Rookie Challenge, replicando il successo di sabato, ma come wild card non incide sulla classifica generale del trofeo. Dopo una sfuriata iniziale di Daniele Zanchettin (BMW), che ha condotto il primo giro, Mastrantoni lo ha rilevato e da quel momento i giochi per la vittoria si sono chiusi. Alle sue spalle è stata bagarre, soprattutto nel finale, fra Michele Giovanni Scuderi e il poleman Maurizio Bianca che più volte si sono scambiati le posizioni. Alla fine ha prevalso Bianca che ai fini della classifica generale incamera il massimo punteggio, precedendo Scuderi, Patrizio Mizzoni (Aprilia) e Daniele Zanchettin (BMW). In classifica generale Bianca rosicchia alcuni punti a Scuderi che rimane saldamente al comando con 900 lunghezze, seguono Bianca a 680 e Pirozzi  fermo a 400 dopo il passaggio alla classe 1000 Base.

 

PIRELLI CUP

Cadute e riscatti, si puo’ sintetizzare con queste due parole il weekend sportivo appena conclusosi al Mugello World Circuit. Griglia piena per la classe 600 e ben oltre i 42 piloti ammessi in griglia per la classe 1000 sono il segnale di un Trofeo che si è ormai certificato come il più ambito, il più veloce ed il più atteso nel panorama motociclistico della Coppa Italia Velocità, grazie anche alla certosina organizzazione del MC Adriatica Racing ed al supporto tecnico dell’Idealgomme Eventi, racing service di questa entusiasmante manifestazione sportiva.
Gia’ dal giovedì mattina i piloti hanno preso confidenza con il circuito toscano, in un weekend di fine agosto davvero bollente, che ha messo alla frusta piloti, mezzi ma soprattutto gli pneumatici Pirelli che si sono dimostrati per l’ennesima volta estremamente performanti anche con condizioni climatiche al limite dell’estremo.
Molte le wild card che sono intervenute nella ormai classicissima di fine agosto, da Andrea Mantovani a Fabrizio Lai, da Francesco Ciacci a Lorenzo Lanzi, dal polacco Moranski allo svizzero Meyerans che hanno reso ancora più internazionale la classe regina; nella classe 600 invece un sol nome serve a rendere l’idea del livello raggiunto dalla PirelliCup: Kevin Manfredi che, con il supporto del team capitanato da Giovanni Altomonte, si è reso protagonista per l’intero weekend, per nulla facile, dato il livello degli avversari.

Classe 600

Nella classe 600 gara uno è stata un susseguirsi di emozioni, con lo scontro ravvicinato tra Facco e Manfredi, che non si è protratto fino alla bandiera a scacchi solo per un “lungo” alla San Donato del primo, che però non gli ha impedito di portare a casa qualche punticino utilissimo in ottica campionato. Ne hanno approfittato Matteo Samarani e Niccolò Castellini che sono saliti sul podio dietro al ormai veterano Manfredi.

Memori dell’esperienza del giorno prima, la gara due ha visto Facco e Manfredi battagliare in modo aspro, ma questa volta il talento veneto ha pensato che in ottica campionato sarebbero stati più importanti i punti che la gloria, e, con una guida più attenta e precisa si è preso la seconda posizione, dietro al dominatore Manfredi e davanti al solito Samarani, che ha completato un podio di tutto rispetto.

Classe 1000

In gara uno classe 1000 la battaglia tra Salvadori e Mantovani, ha avuto un esito meno fortunato per il primo, leader del campionato: uno 0 in classifica che ridà nuova linfa ai suoi avversari, Terziani, ottimo secondo e Luca Pini, che ha portato la sua Ducati sul gradino più basso del podio.

In gara due dietro al dominatore Andrea Mantovani, Luca Salvadori ha conquistato i 125 punti riservati al primo degli iscritti, tagliando il traguardo davanti al sempre costante Terziani.

Ottime le performance delle coperture Pirelli, dalle SBK specifiche per la classe 600 fino alle nuove misure e mescole per la classe 1000, in primis la gettonatissima 200/65r17 SCX che si è dimostrata estremamente durevole, velocissima e molto affidabile sulle curve del Mugello Circuit
Le calde serate sulle colline toscane sono state un vero successo anche per l’Hospitality Idealgomme Eventi che ha fatto registrare il sold out sia a pranzo che a cena per tutto il weekend, grazie sia alla qualità ed alla varietà dei piatti dello chef Chantal, sia grazie al servizio aperitivi e bar, con la spettacolare birra FLEA e l’ottimo Caffè Poli.
Altra nota di rilievo, la presenza, da questa tappa in poi, del servizio di massaggi specifici per i piloti, fornito dall’Osteopata Alessandro Spalvieri e da Cinzia De Angelis; un valore aggiunto per la PirelliCup.
Un ringraziamento particolare ai partner intervenuti in circuito, da Daniele Camicia ad Antonio Cerra, piloti Pirelli Cup nel Trofeo Centro Italia, da Nicola Gandini a Rosario Forte, titolare del marchio XForte che si è prodigato in prima persona a promuovere il suo ormai celebre brand all’interno del paddock.

 

DUNLOP CUP

Classe 600

Nella classe 600 della Dunlop Cup Travagliati Giordano(Kawasaki-Motognurant/Phantom) resta leader in classifica e si porta ora + 11 punti, il fine settimana del pilota Yamaha si è aperto con la pole al sabato in 1.58.615 e quindi con i primi tre punti conquistati, per proseguire con la gara sprint del pomeriggio condotta interamente in solitaria. Scivola Besana Giorgio (Besana-SevenTeam) mentre era in lotta per podio, così sale sul gradino più basso Picciuto Riccardo(Yamaha-Emc2), mentre Torrini Manuel (Yamaha-Alfonsi Racing) acciuffa la piazza d’onore firmando inoltre best-lap di gara, per un totale di 23 punti guadagnati nel round 3.
La rivincita del pilota toscano è arrivata domenica, quando con un passo del 58 è riuscito a ricucire il margine iniziale di oltre due secondi che Travagliati aveva interposto tra sé e gli inseguitori. Il fotofinish ha premiato Torrini per appena 43 millesimi, dopo una grande battaglia lunga ben 4 giri. Ai 25 punti della vittoria si sommano, nuovamente, i 3 per il miglior giro della corsa, siglato in 1.58.145. Splendida anche la lotta per le posizioni ai piedi del podio, che ha visto 6 piloti arrivare attaccati sotto la bandiera a scacchi.
Classifica generale che vede dunque Travagliati davanti a tutti con 95 lunghezze; Torrini sale in seconda posizione con 84 punti scavalcando Picciuto, a quota 77.

Classe 1000

Esce vittorioso da entrambe le manche Sebastiano Zerbo nella classe 1000, che ha regalato due gare imprevedibili e ricche di colpi di scena. Nella prima gara Nicola Scienza ha visto la moto spegnersi al via dopo aver ottenuto il secondo tempo in qualifica, appena dietro a Pelizzoni Diego. Con una risalita furiosa dalla 21° posizione, il pilota BMW è riuscito a terminare al quinto posto, mantenendo costantemente il passo dell’ 1.55 e fermando il cronometro in 1.55.762 al nono passaggio, miglior giro della prova. Dietro a Zerbo, salgono sul podio Pelizzoni e Simone Lotito(Yamaha-Vuelleracing), bravo a contenere nel finale Christian Micochero, giunto quarto.
La gara domenicale si è aperta nuovamente con una brutta partenza di Scienza, risucchiato in nona posizione alla prima curva così è stato costretto alla rimonta, riuscendo ad agguantare il gruppetto di testa . Zerbo partito nelle prime posizioni Unitamente a Pedersoli, Pelizzoni, la sorpresa Pedrini Stefano e lo stesso Scienza, hanno dato il via ad un entusiasmante gara decisa al fotofinish sempre dal pilota siciliano in sella alla BMW CDM, mentre pilota veneto, sempre su BMW Skimoto, si è dovuto accontentare della piazza d’onore, seguito da Luca Pedersoli (Yamaha-J-Angel) autore del best-lap in 1.55.756. Quinto posto per Diego Pelizzoni (Suzuki-PRIMERA LIEBRE) alle spalle di Stefano Pedrini. (Suzuki-No limits)
In campionato Zerbo rafforza la leadership e si porta a +29 con un totale di 106 punti. Scienza, con 77 punti, precede Pelizzoni a quota 58.

 

YAMAHA R3 CUP

La Yamaha R3 Cup sbarca al Mugello e proprio sul circuito toscano entrano nel trofeo due nuovi iscritti: Matteo Vannucci (team Agorace) e Tristan Walch pilota austriaco (team Extreme Racing Service).

Nella stupenda cornice blu Yamaha all’interno del paddock, è stata allestita un’area che ha ospitato il ring moto dei vincitori ed il podio per le celebrazioni istituzionali.

Gara 1

In gara 1 sul primo gradino del podio si riconferma Matteo Vannucci (team Agorace), tagliano il traguardo alle sue spalle Diego Palladino (team Roc’n’Dea) e Gabriele Esposito (team MMR).
Tutti e tre premiati anche per la classifica bLU cRU.

La classifica YSS-SUSPENSION vede Leonardo Battaglini (team Grandi corse) vincere in gara 1, dietro di lui Ercolani Emiliano (team MC7) e Stefano Mora (team Mora).

Il podio Senior fa salire al vertice Stefano Borgonovo (team Roc’n’Dea) seguito da Alex Calgaro (Alex racing team) e Ludovico Papale (team MBM).

Per la classifica femminile, sale sul gradino più alto del podio della Yamaha R3 cup Anastassia Kovalenko e seconda Irene Bramato (team MMR).

Il Bast-lap Brera se lo aggiudica Matteo Vannucci.

Gara 2

Due gare, due vittorie oltre alla pole position e giri veloci in gara, Matteo Vannucci,  il pilota toscano del team Agorace ed ex campione della Yamaha R125 cup 2018, si é sentito a casa nel trofeo monomarca della casa giapponese, dove era cresciuto ed ha lasciato il segno. Grandissima gara anche per Mattia Capogreco (team Gradara corse) e Benny Rasa (team MMR) che hanno dato spettacolo con sorpassi mozzafiato. I primi tre si sono aggiudicati anche la coppa bLU cRU.

Per la classifica YSS-SUSPENSION primo Leonardo Battaglini (Grandi Corse) lo segue Stefano Mora (team Mora) e terza Anastassia Kovalenko.

Nella classifica femminile primo gradino per Anastassia Kovalenko (team Mora) e seconda Irene Bramato (team MMR).

Nella classifica Senior vince Stefano Borgonovo (team Roc’n’Dea) lo segue Alex Calgaro (team Alex racing) e Sergio Arena (team VR3).

Matteo Vannucci (Agorace) fa segnare nuovamente il miglior giro in gara aggiudicandosi il Best-lap Brera.

 

Qualche giorno per rifiatare e a fine settembre sarà tempo di rivincite su questo stesso circuito per il gran finale di campionato, la Coppa Italia Velocità 2020 si concluderà il 19 e 20 settembre 2020, al Mugello.

 

Risultati_CoppaItalia_round2_Mugello