CIV d’autore: Sara Vimercati – Racergp.com

Testo di Sara Vimercati – inviata di Racergp.com

Mi sono avvicinata solo da pochi anni al reale mondo delle moto, e il primo impatto è stato proprio con il Campionato Italiano Velocità. Prima di allora, tutto era solo un sogno che dovevo rincorrere perché mi faceva sentire diversa dalle ragazze della mia età.

Era il “lontano” 2008. Lontano perché mi sembra trascorsa un’eternità dalla prima gara che ho visto in presa diretta, quella di Monza. Da allora in poi un turbinio di emozioni ha accompagnato la nascita di un nuovo CIV e la mia crescita professionale. Monza, Misano, Mugello… come non amare queste piste?

Certe emozioni, certe avventure le può dare solo questo campionato, laddove si vedono giovani talenti sbocciare fianco a fianco, o meglio, gomito a gomito, con piloti più esperti, capaci di infondere loro sicurezza e aumentare la passione che ognuno di noi porta dentro al cuore.

In questo splendido ambiente ho conosciuto tante persone che hanno contribuito alla mia crescita non solo professionale ma anche umana: persone alle quali devo, se non tutto, buona parte di quello che so e di quello che vivo adesso. La mia vita dal Maggio 2008 è radicalmente cambiata, sono cresciuta insieme al Campionato Italiano, il quale, a dirla tutta, è decisamente migliorato in due anni.

La dimensione attuale del CIV è proiettata oltre i confini nazionali, accogliendo dentro di se piloti stranieri: questo passo in avanti dal mio punto di vista è molto importante perché in questo modo si passa da una realtà italiana ad una realtà europea e non solo. Con l’arrivo dei piloti giapponesi in 125 lo scorso anno, i confini del CIV si sono ampliati ulteriormente, ed è solo un bene per un campionato così importante.

L’aumento del numero delle gare e l’introduzione di una gara in più al sabato sono altresì cambiamenti importanti in questo scenario. Si da una maggiore competitività al tutto, offrendo spettacolo anche ai tifosi che aumentano sempre di più; la Moto2 a livello mondiale è stata una “delusione” in quanto forse ci si aspettavano prestazioni più esaltanti, ma sono sicura che in questo CIV 2011 le emozioni non mancheranno. La decisione di affiancarla alla Supersport non è da sottovalutare, perché dal mio punto di vista la sfida per il titolo sarà ancora più entusiasmante; è giusto tenere due classifiche separate per dare modo anche a chi non può seguire dal vivo il campionato di comprendere le diversità sostanziali che esistono tra le due tipologie. Lo stesso vale per la coppia 125cc e Moto3 challenge, una vera e propria novità, oltre che quella della Moto2 che ha già debuttato a livello mondiale lo scorso anno. Un’ultima considerazione riguarda la decisione di fare correre le Stock al mattino anziché al pomeriggio. Anche su questo sono pienamente d’accordo, in quanto lo scorso anno gli orari, che a volte si protraevano fino al tardo pomeriggio, hanno penalizzato molto queste due categorie e non solo. Sfruttare anche il mattino vuol dire dare la possibilità ai tifosi e ai giornalisti di godere di uno spettacolo già dalle ore antimeridiane, ed è solo un bene per un campionato che ha tanto da mostrare all’Italia intera, che a volte non si accorge di una grande quanto importante realtà come questa.

Sono assolutamente ansiosa che arrivi la prima gara del CIV 2011 per sfogare la mia voglia di moto e per ritrovare persone ed emozioni, rumori e profumi, sorrisi e tracciati che, da due anni, fanno parte della mia vita.