CIV 2013, Mauri il più veloce: “SBK, arrivo”

Non ha voluto rischiare di rimanere senza moto, come successo nel 2012 a pochi giorni dal via della stagione. Per questo motivo Lorenzo Mauri, uno dei piloti più esperti del paddock (nella sua carriera ha corso con ottimi risultati anche nel mondiale Endurance) è partito in netto anticipo con il suo progetto agonistico, tanto da aggiudicarsi quest’anno la “coppa virtuale” del primo iscritto alla prossima edizione del CIV. “L’anno scorso è successo a 18 giorni dalla prima gara e l’imprevisto mi ha costretto a mettere insieme un team a tempo di record – rivela il 35enne comasco Lorenzo, amante del motard, dello sci e della guida di Troy Bayliss – nonostante la fretta, siamo riusciti a correre i primi tre quarti di stagione centrando ottimi risultati (tra cui il terzo posto di Imola, n.d.r.). Purtroppo la parte finale non è andata come mi aspettavo anche a causa di qualche episodio sfortunato ma ora sono pronto ad affrontare questa nuova avventura”.

Il lavoro fatto in inverno gli ha regalato nuovi innesti nel comparto tecnico della sua squadra, la M. Motocorsa, che cercheranno di aiutarlo a togliersi nuove soddisfazioni tricolori. “Abbiamo ingaggiato un nuovo telemetrista e altri tecnici di valore e in più quest’anno correrò con la Ducati 1199 Panigale, mai provata prima. E’ una moto complicata a livello di regolazioni e gestione ma l’ho voluta fortemente e sono contento della scelta. Ora non ci resta che aspettare i primi test per continuare il lavoro in pista”.

Lorenzo salirà sulla sua 1098 poco prima dei test ufficiali CIV di Imola (15-17 marzo) per una due giorni di “full immersion” a Misano. “Il calendario 2013? Mi dispiace che non ci sia Monza, pista a cui sono particolarmente legato ma sono contento della novità delle tappe doppie e della cancellazione della giornata del giovedì. Oltre a ridurre i costi, questa scelta permette di avvicinare il CIV al Mondiale. Da quest’anno il venerdì sarà fondamentale come nelle competizioni iridate: sia i giovani che i più esperti dovranno imparare ad andare fortissimo sin dal primo giro delle prime prove e questo vorrà dire gestire al meglio la concentrazione, le forze e fare un gran lavoro di messa a punto”.