Amatori Pro K-Cup: campioni Cimica e Villa

Il Trofeo Italiano Amatori – Pro K-Cup ha già i suoi campioni 2011: con una prova d’anticipo rispetto al calendario, Francesco Cimica nella 600 e Fabio Villa nella 1000 hanno conquistato matematicamente il titolo. Perugino di 36 anni il primo, brianzolo di 35 il secondo, entrambi professionisti nella vita di tutti i giorni, hanno coronato la loro splendida stagione con la vittoria sui saliscendi del Mugello, nel 5° e penultimo round stagionale.
 
Le griglie di partenza al completo fino alla 40.a posizione, che hanno offerto uno spettacolare colpo d’occhio, hanno fatto da emozionante prologo alle gare che, dopo i turni di qualificazione molto equilibrati, si sono snodate lungo un copione di spiccata incertezza. I protagonisti, molto motivati e concentrati, non si sono risparmiati, sempre perfettamente assecondati dalla monogomma Metzeler Racetec Interact, confermatasi affidabile e performante.
 
Come detto, nella 600, Francesco Cimica, in sella alla Yamaha R6 del team MC Motosport Racing, ha vinto gara e titolo. Il consulente finanziario di Perugia era vicinissimo all’affermazione assoluta fin dalla vigilia e dopo la scivolata che, nelle prime battute, ha messo fuori causa il suo diretto inseguitore Paolo Giannini (Honda), avrebbe potuto accontentarsi di una prestazione prudente. E invece Cimica non si è risparmiato, è andato all’attacco, ha raggiunto il fuggitivo Giuseppe Cannizzaro (Yamaha), lo ha passato agevolmente e proprio all’ultima tornata ha fatto segnare il giro record in 1’58”625, nettamente migliore della pole position del suo compagno di squadra Andrea Volpi (Yamaha).
 
“Una giornata fantastica – ha commentato il neo-campione – per il titolo, per la vittoria, per il Mugello, per aver sconfitto Cannizzaro, quanto mai motivato, e soprattutto per il tempo sul giro. Dedico la stagione a Marco Bianchini, titolare del mio team, all’amico d’infanzia Alberto, mio meccanico, che mi ha trasmesso la passione per i motori e alla “Fagiolina” ha detto Cimica, strizzando l’occhio alla fidanzata Claudia, evidentemente interessata all’ultima, allusiva dedica.
 
Al via scatta molto bene dalla pole position Andrea Volpi ma dopo mezzo giro la gara perde tre sicuri protagonisti: la rottura del motore, alla Casanova Savelli, di Samuele Cini (Yamaha) coinvolge in un fuori pista anche Giannini e Toti (Yamaha) riducendo di oltre un terzo le prime due file dello schieramento, già orfane di Zambino (Triumph), non presentatosi al via.
La bagarre che ne consegue allunga subito il gruppo che transita con Giuseppe Cannizzaro al comando inseguito da Volpi e Cimica, subito distanziati di oltre 2 secondi, e poi da Loriga e dalla wild card Pirrone (spettacolare protagonista del trofeo 2010), entrambi su Yamaha.
Durante la quarta tornata altro clamoroso colpo di scena: è Volpi, che sta forzando per recuperare su Cannizzaro, a ruzzolare abbastanza rovinosamente, per fortuna senza alcuna conseguenza fisica. Intanto nelle immediate retrovie si mette in luce Luminari (Honda) che guida il gruppo su Loriga, sul rimontante Barone (Yamaha) e su Pirrone.
La scivolata dell’amico sembra risvegliare Cimica che cambia decisamente passo e si avvicina subito alla lepre-Cannizzaro. Per due giri i due si fronteggiano a breve distanza poi Cimica accelera ulteriormente e passa alla Casanova Savelli. Cannizzaro racconterà poi di non essersi prima reso conto del vantaggio accumulato (come sempre, il pontino è solo alle gare e non ha assistenza né segnalatori) e di non aver poi potuto fare nulla per resistere, in quel momento, all’avversario.
Continua la bagarre anche nelle posizioni di rincalzo con il ventunenne catanese Federico Barone, in gran forma in sella alla Yamaha – VR2, che si esalta sui saliscendi toscani ingaggiando uno spettacolare confronto con Luminari e Loriga mentre, immediatamente dopo, danno spettacolo anche il piemontese Roberto Greco (Yamaha), abituale protagonista della Michelin Power Cup, partito bene ma rallentato dalla caduta di Cini, e il commercialista milanese Nicola Quinto (Honda – Team Cubo), primo della Semistock.
Per Cimica gli ultimi giri non sono una passeggiata: Cannizzaro, come sempre irriducibile e grintoso, contrattacca, segna il suo giro più veloce (sotto i 2 minuti) e si riporta a 3 decimi. Ma l’ormai prossimo campione gestisce con grande capacità e freddezza la situazione, non si lascia intimidire, reagisce a sua volta e, come detto, stabilisce la tornata record proprio all’ultimo passaggio. Secondo è Cannizzaro che, grazie alla fuga iniziale, avrebbe potuto bissare la vittoria già ottenuta 3 settimane prima al Mugello nella finale B della R6 Series Cup, e terzo il bravissimo Barone che precede la wild card Luminari. Le cadute di Pirrone (alla 4.a scivolata sul altrettante, sfortunata al Mugello!) e Loriga assottigliano il gruppo degli inseguitori in cui, alle spalle della wild card Luminari, si inserisce molto bene il tarantino Pietro Spagnulo, autore di un’eccellente recupero.
Sul podio è festa doppia per Francesco Cimica e per l’MC Motosport Racing Team che conquista meritatamente il titolo come tutti gli avversari sportivamente riconoscono.
 
Tutta da raccontare anche la gara della 1000, ugualmente caratterizzata da un confronto di altissimo livello per la vittoria ma anche dal trionfo anticipato del brianzolo “Fabietto” Villa (BMW – VECM) reso possibile dal contemporaneo forfait di Francesco Piccoli (Suzuki), suo più immediato inseguitore. Anche stavolta il “piranha” Villa ha agguantato la vittoria, precedendo il compagno di team Andrea Tartari (BMW) e il pugliese Pietro Carrieri, tornato ai livelli di forma dell’inizio di stagione ma anche stavolta, come nella gara precedente di Misano, rimasto un po’ intrappolato nei ritmi della bagarre.
 
“Il gioco di squadra che ho adottato avrebbe dovuto proiettare il mio amico e compagno di squadra Andrea Tartari verso la vittoria” ha raccontato Villa. “Il ritmo non era elevatissimo e controllavo Carrieri. Poi Andrea ha rallentato, ho avuto l’impressione che fosse un po’ scoppiato e allora, per evitare che Carrieri potesse beffare tutti e due, ho preferito andare in testa per dissipare ogni dubbio”. Accompagnato discretamente dalla fidanzata Stephanie, che non lo aveva ancora mai visto vincere, Fabio non perde la sua lucidità neppure in un momento festoso: “Dedico il tiolo a mio padre che non c’è più da tanti anni, che non mi ha mai visto correre ma che mi ha trasmesso una grande passione per le competizioni motociclistiche”.
 
Una vena di tristezza attraversa la griglia di partenza per l’assenza del cinquantenne pugliese Francesco Piccoli che, dopo la scivolata al termine delle prove, non è riuscito a rimettere a posto la sua Suzuki, sensibilmente danneggiata, e deve rinunciare alla gara. La top class perde così un suo grande protagonista, vincitore a Misano e in testa alle classifiche della Semistock e della Over 40 ma soprattutto inseguitore più pericoloso di Villa nell’assoluta. Al via scattano molto bene il bolognese Gianluca Fioresi (Honda) e Andrea Tartari (BMW). Il bergamasco si installa al comando davanti a Villa, partito dalla pole, e a Carrieri mentre il gruppo degli inseguitori viene guidata inizialmente da Lavizzari (BMW), che poi retrocederà, e poi da Mansuino (BMW). Fioresi è invece vittima di un dritto, riparte dall’ultima posizione e rimonterà addirittura fino all’11.a finale, ad appena 20” dal vincitore, stabilendo anche il giro record in 1’58”489.
Per metà gara, fino alla quinta tornata, le posizioni restano praticamente cristallizzate, con Tartari, Villa e Carrieri, nell’ordine, impegnati in un duello sul filo dei centesimi, l’emiliano Riccardo Bertolini (BMW), che si libera del gruppo degli inseguitori e si mette a dare la caccia ai primi tre, e il drappello formato da Leoni (Honda), Mansuino e dalla wild card toscana Johnny Cusumano (BMW).
Poi si scatena la bagarre: Tartari riduce di quel tanto l’andatura da consentire a Villa e a Carrieri di avvicinarsi ancor più sensibilmente ma è soprattutto Bertolini ad operare il ricongiungimento e ad inserirsi nel discorso per la vittoria.
Tartari resiste fino all’ottava tornata poi una condizione fisica non impeccabile lo costringe a cedere all’implacabile Villa ma non gli impedisce di contenere i tentativi di Carrieri e Bertolini. Per la verità il pugliese, rimasto un po’ imballato nel gioco di squadra della VECM, perde anche la terza posizione ma la riconquista con una splendida entrata su Bertolini all’interno dell’ultima Bucine.
La vittoria consegna a Villa il titolo, ampiamente meritato, mentre nell’ordine chiudono Tartari, Carrieri, Bertolini e Leoni, primo della Semistock.
 
La 6.a ed ultima prova del Trofeo Italiano Amatori Pro K-Cup 2011 si disputerà il 4 settembre a Franciacorta, sempre in abbinamento con la Coppa Italia.