“In un periodo difficile per il nostro sport, i team partecipanti, gli sponsor e le aziende coinvolte, spesso anch’esse sotto pressione, anche in virtù delle poche possibilità che le case ufficiali offrono ai team privati di eccellere o comunque di partecipare ai campionati mondiali in modalità realmente competitiva, abbiamo fatto una scelta apparentemente contraddittoria, ovvero quella di potenziarci per ripartire dall’ambito tricolore.
E’ una scelta “etica” che ci consente di non andare alla ventura ma di pianificare insieme ai nostri partner, una programmazione pluriennale, in attesa di una ribalta internazionale realmente valida.
Crediamo che guardare ad orizzonti plausibili piuttosto che alla visibilità momentanea, formare dei giovani piuttosto che ricercare un nome da cartellone, sia una forma di rispetto per tutti coloro che hanno creduto in Althea ma soprattutto per chi in Althea da anni lavora con professionalità.
Le corse si fanno per vincerle, non solo per partecipare.
Gli ostacoli sono fatti per essere superati, non per appoggiarcisi e guardare quelli che lo fanno. Althea si raccoglie per saltare quando sarà di nuovo il momento.
Siamo sicuri che i progetti paralleli ad Althea Racing e quelli esterni, ma nemmeno troppo, spiegheranno la nostra visione costruttiva in maniera inequivocabile.” |