Agostini a Monza: “Dal CIV al mondo”

Nella sua carriera Giacomo Agostini, il pilota italiano più vincente della storia, non ha conquistato “solo” 15 titoli iridati nelle varie categorie ma ha vinto anche altrettanti titoli tricolori. L’ha fatto dal 1964, anno della prima corona con la Moto Morini 250, fino al 1977 quando fece suo l’ultimo campionato in sella alla Yamaha 500. In mezzo, altre 13 vittorie nella 350 e 500, centrate prevalentemente con la “sua” MV Agusta.

“Per me era sempre bello vincere il campionato italiano – dice il 67enne campione bergamasco – per fare un paragone con il calcio, il mondiale era la Champions League e il tricolore aveva lo stesso sapore di uno scudetto. Quando lo vincevo mi sentivo il miglior pilota italiano ed era una sensazione particolare”.

A Monza, dove domenica si correrà la seconda tappa del CIV 2010, “Ago” ha vissuto momenti indimenticabili. “Su quel tracciato ho vinto il mio primo titolo mondiale e ogni volta che mettevo le ruote su quel rettilineo era una grande emozione perché era conosciuto in tutto il mondo e perché negli anni ci hanno vinto tanti campioni. Sono lombardo e l’ho sempre considerata la pista di casa. Da bambino sentivo spesso nominarla nei discorsi dei grandi e per me aveva un fascino particolare anche se non l’avevo mai vista. Quando sono diventato pilota, ho realizzato il sogno di correre a Monza”.

Per Agostini, il Campionato Italiano Velocità sta tornando quello di un tempo. “Tra qualche anno le competizioni mondiali avranno bisogno del ricambio dei piloti italiani e nel CIV ne vedo molti in grado di prendere il testimone dagli attuali campioni azzurri. Siamo il Paese più forte, dobbiamo continuare ad esserlo anche in futuro e considero il CIV un ottimo vivaio per i giovani. Guai a mollarlo…”