Velini: “Eterno secondo? Non nel 2013…”

Superbike, Kawasaki, Team Orbassano. Queste sono le tre sicurezze di Alessio Velini versione CIV 2013. Il 33enne di Petrignano d’Assisi è già pronto ad affrontare con la consueta grinta una nuova stagione tricolore. L’obiettivo è uno solo: togliersi di dosso l’etichetta da eterno secondo che ormai accompagna “Veleno” da qualche anno. Vice-campione Supersport nel 2009, lo scorso anno (dopo aver chiuso il 2011 al terzo posto) ha mancato per soli quattro punti il titolo Stock 1000. “Non ce la faccio più – scherza Alessio direttamente dalla palestra per la seduta di allenamento quotidiano – voglio sfatare questo tabù e credo che per farlo non ci sia niente di meglio che cambiare squadra, moto e classe. Il cambio di categoria era obbligato (per l’accorpamento regolamentare di Stock 1000 e Superbike, n.d.r.) ma squadra e moto diverse le ho volute fortemente. Correrò per il Team Orbassano, fatto di tecnici giovani ma già seri, molto validi ed affamati di vittoria e salirò in sella alla Kawasaki. Il perché di questa scelta? E’ una moto che mi ha sempre incuriosito, soprattutto in questi ultimi anni, e dopo aver parlato con tanti altri piloti amici che l’avevano già guidata ho sciolto gli ultimi dubbi”.

In questa nuova avventura con obiettivi tricolori sarà supportato ufficialmente dalla Dunlop, con cui Alessio in passato si è trovato sempre molto bene. “Hanno dimostrato di credere in me per l’assalto al titolo 2013 e sono davvero orgoglioso di questa “investitura”. Proverò a ripagare la fiducia loro e della squadra con risultati all’altezza del nostro potenziale”.

In attesa del primo test privato, programmato per il 27 gennaio a Vallelunga, Velini ha affidato il motore della sua “verdona” nelle mani di uno dei maghi del paddock, Daniele Corradini, che ha già lavorato con lui in passato e preparatore del quale il pilota umbro ha assoluta stima. “Daniele sa cosa fare e a me non resterà che sfruttare al meglio il lavoro suo e della squadra. Quest’anno punto in alto, la voglia non mi manca e come sempre arriverò alla prima gara determinato a portarmi a casa la vittoria. Due gare in due giorni? Mi preoccupa dover fare le prove ufficiali a poche ore di distanza dal primo via ma guardo anche il lato positivo: rispetto al mondiale Superbike, tra le due partenze c’è tempo per riposare, per riflettere e per decidere con lucidità che interventi fare sulla moto. Non vedo l’ora di iniziare…”