Mugello, Andreozzi: “Puntavo solo a fare numero..”

 

Se gli avessero detto che al primo anno di CIV e di Moto2, dopo una stagione passata nella 125 SP della Coppa Italia, si sarebbe ritrovato in testa al campionato davanti a tre piloti più esperti come Danilo Marrancone, Mattia Tarozzi e Diego Ciavattini, probabilmente non ci avrebbe creduto.

Eppure al giro di boa della stagione 2011, Alessandro Andreozzi è proprio lì che si ritrova: 20enne di Macerata, tre stagioni di Coppa Italia e di Mototemporada alle spalle con un terzo posto assoluto come miglior risultato, Alessandro è leader della Moto2 tricolore grazie a tre vittorie su quattro tappe disputate. “In realtà ho iniziato la stagione con l’obiettivo di fare apprendistato e sinceramente credevo di dover fare “numero” mentre a quattro gare dal termine mi trovo in testa. E’ una bella sensazione proprio perché non me l’aspettavo e a questo punto voglio alzare l’asticella: al Mugello punto a altre due vittorie e, soprattutto, a ritrovarmi a correre insieme ai top rider della Supersport”.

A Misano è riuscito a rimanere in scia a Velini e Giansanti ma non si accontenta. I suoi obiettivi sono Ilario Dionisi e Roberto Tamburini. “Le Supersport fanno ancora la differenza in percorrenza di curva e nei cambi di direzione ma noi, con le Moto2, siamo al loro livello in fase di frenata e in uscita di curva. Non siamo lontani e già dalle prossime gare punteremo ad essere lì davanti. Al Mugello abbiamo girato una sola volta e non è andata troppo bene, per questo motivo sarà importante partire con il piede giusto. Gli avversari? Di certo dovrò guardarmi le spalle da Ferruccio Lamborghini, che mi sembra essersi ripreso alla grande dai problemi fisici che hanno condizionato la prima parte del suo 2011 e poi i soliti Marrancone e Tarozzi. Non sarà facile ma daremo il massimo come sempre”.

Per la Moto2 è il primo anno di Campionato Italiano Velocità ma la qualità dei piloti e delle moto, secondo Andreozzi, è già alta. Motivo in più per provare a portare a casa il primo titolo della storia. “Queste moto hanno una guida molto particolare e, soprattutto nelle prime uscite, per me che venivo dalla 125 Sport Production e che non ero mai salito prima su una 600, non è stato facile. Nella prima gara ho combinato un mezzo disastro ma poi la situazione è migliorata notevolmente: abbiamo fatto dei passi avanti con la moto ma soprattutto ho imparato a guidarla e sono migliorato io nell’approccio. Si, al Mugello vorrei proprio tenere la scia di Dionisi e delle migliori Supersport…”

Per Alessandro, arrivare a lottare con le top Supersport sembra quasi un chiodo fisso e a noi non resta che aspettare il doppio round del Mugello per sapere come andrà a finire.