Trofeo Italiano Amatori: le gare del 2° round 2015 a Vallelunga

La seconda prova del Trofeo Italiano Amatori 2015 è andata in scena all’Autodromo romano di Vallelunga in un week end in cui ha prevalso il maltempo, peraltro annunciato, che, dopo aver condizionato le qualificazioni, ha coinciso proprio con le gare dei non-professionisti. Confermato il nuovo format, con i piloti schierati in due classi (600 e 1000) e cinque categorie principali, compreso il nuovo raggruppamento che, nella 1000, riunisce i concorrenti della Base 1 con quelli della Avanzata 2, il programma ha proposto il primo dei doppi round previsti dall’organizzatore Daniele Alessandrini che, nella circostanza, ha riguardato la 600 Base e la 1000 Base 2. Le condizioni meteo prima proibitive poi incerte hanno esaltato le qualità della monogomma Metzeler Racetec, di cui, nella circostanza, è stata particolarmente apprezzata la versatilità nelle sue varie versioni. Le otto vittorie del week end romano, declinate sui diversi raggruppamenti, sono andate alla wild card Alessio Panu (Yamaha, 600 Base 1), e a Nicolò Capelli (Yamaha, 600 Base 2), entrambi autori di una doppietta, e a Jacopo Schirò (Yamaha, 600 Avanzata 1), Simone Lotito (Yamaha) che si è confermato nella 600 Avanzata 2, Bruno Caressa (BMW), anch’egli al bis dopo il Mugello nella 1000 Base 1, Massimiliano De Caterini (Honda) e Alberto Callegari (BMW) nella 1000 Base 2, Francesco Anastasio (Honda, 1000 Avanzata 1) e Denis Pilis (Kawasaki, 1000 Avanzata 2). I nuovi capoclassifica sono Lotito, Schirò, Capelli e Jondini nella 600; Para, Caressa, Anastasio e Callegari nella 1000.

600 Base

Gara 1 della 600 Base, suddivisa da questa stagione tra gruppo 1 e gruppo 2, con il primo che riunisce i concorrenti che hanno dichiarato i tempi sul giro meno veloci, parte sabato nel primo pomeriggio dopo che sull’Autodromo di Vallelunga è scesa per oltre un’ora una pioggia non intensa ma costante. Tutti i piloti dell’affollatissima griglia (37 i partenti dopo 4 forfait intervenuti per problemi tecnici) adottano dunque gomme da bagnato che si riveleranno utilissime fino all’arrivo, anticipato alla settima tornata per l’esposizione della bandiera rossa, dovuta ad una caduta senza gravi conseguenze. La vittoria va al ventiquattrenne Nicolò Capelli che, partito con il quinto tempo, conduce in testa tutta la gara avvicinandosi al limite dell’1’58”. L’operaio bergamasco, che lavora in Svizzera come verniciatore per poter finanziare la sua passione per le competizioni, precede di appena quattro decimi il padovano Mattia Calzavara e di tre secondi e mezzo il giovanissimo studente romagnolo Davide Fabbri, 16 anni, tutti su Yamaha e appartenenti al gruppo 2. Una scivolata alla Campagnano mette fuori gioco un altro protagonista della gara, il ventiseienne trentino Michele Toccoli (Kawasaki) avviato verso il terzo gradino del podio.

La speciale classifica della Base 1 vede al primo posto Stefano Jondini (Yamaha) davanti a Giancarlo Cipolla (Honda) e ad Alessandro Olivieri (Yamaha), tutti preceduti da Alessio Panu (Yamaha), iscritto però come wild card. Capelli, che non aveva disputato il primo round al Mugello, è stato autore di una prova pregevole che lo ha visto andare subito in testa ed incrementare nettamente il suo vantaggio sugli inseguitori; quando la pioggia è aumentata di intensità il battistrada ha potuto quindi anche permettersi di rallentare senza pregiudicare la sua prova. Calzavara, 29 anni, personal trainer con una lunghissima esperienza nel cross, iniziata con il mini, ed al primo anno in pista (dunque esordiente sul bagnato), ha approfittato del rallentamento di Capelli per avvicinarsi alla prima posizione; ha anche effettuato il sorpasso ma sono state poi esposte le bandiere rosse. Il giovanissimo Fabbri si è avvicinato ai primi nelle ultime battute recuperando molti secondi e stava per attaccare quando la gara è stata interrotta. Da segnalare il giro più veloce in 1’57”9, nonostante la pioggia, del napoletano Marco Salineri (Kawasaki), poi quarto assoluto. Sesto posto per il poleman Massimiliano Treccani (Yamaha), non partito Cristian Atzeni (Yamaha) che aveva il terzo tempo.

La gara 2 della 600 Base apre il programma della domenica su una pista ancora bagnata dalla pioggia caduta durante la notte. Gomme rain per tutti, quindi, utili fino all’ultimo degli 11 giri percorsi. Si ripete Nicolò Capelli (Yamaha) con una prova ancora più incisiva di quella del sabato: il portacolori della AG Motor Sport non ha una partenza eccezionale ma progredisce subito tra il Curvone ed i Cimini, dove effettua i primi sorpassi, va al comando e al termine del primo giro ha già quasi 5 secondi di vantaggio (un’enormità!) sull’inseguitore Mattia Calzavara (Yamaha). Il bergamasco trapiantato in Svizzera non si accontenta però del margine e continua anzi d incrementarlo, dando spettacolo con traversi che raramente si vedono tra gli Amatori e divertendosi un mondo, come dimostrerà poi dopo l’arrivo, trasmettendo gioia ed entusiasmo. Per un pilota che non aveva mai visto Vallelunga e non aveva mai corso sul bagnato una doppietta altamente gratificante che mette il luce le sue doti e l’ottima preparazione della moto.

Calzavara conserva la seconda posizione provando sempre a ridurre lo svantaggio dal battistrada: il padovano è stato fortemente penalizzato dalla partenza esitante della wild card Maurizio Castelli (Yamaha), ha perso molti secondi nel primo giro poi ha conquistato la seconda posizione ed ha anche provato ad inseguire Capelli ma, considerato il distacco, ha preferito mantenere un passo regolare. Alle spalle dei primi due il gruppo ha offerto grande spettacolo: nella bagarre si sono distinti il poleman Treccani (Yamaha), Toccoli (Kawasaki), la wild Card Panu (Yamaha), Colombo e Salman, entrambi su Yamaha, piloti che hanno occupato le posizioni dalla quarta all’ottava e anche Cannone e Fabbri, anch’essi su Yamaha, costretti al ritiro. Tra tutti ha spiccato però Francesco Baldini (Yamaha), autore di una rimonta prodigiosa dalla 31.a posizione in griglia, frutto della scelta in prova delle gomme da asciutto, alla terza finale. Il trentaduenne poliziotto di Pavia, portacolori nella categoria, con Treccani, del Trecca Team, ha anche siglato il giro più veloce in 1’54”4 proprio all’ultima tornata.

Nella Base 1 si è ripetuto la wild card Alessio Panu che ha preceduto nell’ordine Atzeni, Olivieri e Jondini, tutti su Yamaha. Il doppio round di Vallelunga ha attribuito alle classifiche generali una fisionomia più precisa. Nella Base 1 è passato a condurre il lombardo Stefano Jondini che precede Olivieri ed Atzeni. Nella Base 2 la doppietta capitolina proietta al comando Capelli su Calzavara mentre Baldini insegue al terzo posto.

600 Avanzata

La gara della 600 Avanzata, ugualmente articolata sui raggruppamenti 1 e 2, che riuniscono piloti con diverso livello di prestazioni, è stata interrotta con bandiera rossa durante il nono giro a causa di un impressionate e spettacolare high-side in cui è incappato, tra la Soratte e la Trincea, Stefano Boselli (Honda), in quel momento al quarto posto. Il ventiseienne ottico reggiano è uscito fuori traiettoria ed è stato probabilmente tradito dall’asfalto ancora umido e dal filler; per fortuna nessuna conseguenza fisica per lui e anche la soddisfazione della premiazione visto che la classifica è stata redatta all’ottava tornata. La vittoria non è sfuggita al favoritissimo Simone Lotito (Yamaha), partito molto bene dalla pole position e autore di una gara tutta al comando, con un vantaggio sensibile fin dalle prime battute. Perfettamente assecondato dalla R6 preparata nel team familiare Vuelle Racing dal fratello Vincenzo e particolarmente motivato dalla dedica della prestazione al patrigno Marcello, Lotito puntava all’1’42” ma, a causa della pista lenta, non ha potuto far meglio di 1’43”9, comunque tornata record.

I più attivi alle sue spalle sono stati due lombardi, il giovanissimo Alessio Terziani, campione in carica della 600 Base, e il ventisettenne Jacopo Schirò, entrambi su Yamaha e saliti sul podio in quest’ordine. Terziani, per pochi giorni ancora non maggiorenne, ha avuto un week end tribolato in cui si è impegnato nel rodaggio di un motore stock al quale ha dovuto poi preferire per la gara un propulsore standard. Alla seconda gara della vita a Vallelunga, Alessio ha preferito studiare Schirò prima di attaccarlo e fare suo il secondo posto. A sua volta l’autonoleggiatore di Lainate ha preferito accontentarsi di un ottimo podio che equivale anche alla prima posizione nel raggruppamento 1 davanti al già citato Boselli e a Tacchinardi (Yamaha), Vecchi (Kawasaki) e Pinzari (Honda). Schirò guida anche la classifica generale su Tacchinardi e Boselli. Nell’Avanzata 2, dietro a Lotito e Terziani, terzo posto alla wild card Marco D’Ettorre (Honda) su Manuel Palleschi (Ducati). In classifica generale il terzo, sempre alle spalle degli assoluti dominatori Lotito e Terziani, è Luciano Leotta (Honda).

1000 Base 1 – Avanzata 2

I ritardi accumulati dal programma fin dalla prima mattina a causa delle condizioni meteo imprevedibili, con improvvisi scrosci di pioggia, e di alcuni incidenti che hanno richiesto la pulizia dell’asfalto, hanno indotto la direzione gara a ridurre tutte le prove in programma a 10 giri a partire proprio dalla 1000 Base 1 – Avanzata 2. Nella parte alta del tabellone il nome che appare in cima alla lista è quello del ventisettenne comasco Denis Pilisi (Kawasaki), già protagonista da alcune stagioni della formula amatoriale, che ha così riscattato lo zero del Mugello, dovuto ad un problema tecnico, ed ha anche segnato il giro più veloce in 1’43”6. Per solo mezzo giro il protagonista della gara è stato il campione uscente della 600 Avanzata Benedetto Noberasco che, al doppio debutto, sia stagionale sia nella top class, sempre in sella alla Ducati, aveva ottenuto subito la pole position. Purtroppo, però, il pilota ligure è incappato in una scivolata alla staccata del primo Tornatino quando era in testa al gruppo, ha provato anche a ripartire ma non c’è stato nulla da fare.

Così Pilisi, che aveva vissuto un attimo di terrore quando in griglia la sua quattro cilindri non si metteva in moto, è stato sempre al comando precedendo, in sequenza, Fabrizio Orlando (Kawasaki), Giacinto Capaldo (BMW) e Marco Para (Kawasaki) che si sono alternati al secondo posto ma sempre tenuti a distanza di sicurezza dal primo. Para è rimasto invischiato nelle prime battute in un gruppetto partito veramente scatenato ma ha poi potuto rimontare, mettendo a frutto il suo passo sostenuto e avvicinandosi al tempo segnato in qualifica. Capaldo è incappato invece in una sbandata tra la Soratte e la Trincea, ha perso una posizione e, sentendosi già vicino al limite, ha preferito non rischiare per recuperarla. Di assoluto rilievo il quarto posto del quarantottenne brianzolo Fabio Iannello (BMW), partito dalla decima posizione e autore di una grande battaglia con Andrea Russu (BMW), poi ritirato, e con Orlando. Nella parte basse del tabellone, non meno emozionante e combattuta, spicca su tutti il nome del romano Bruno Caressa (BMW) che ha concesso il bis del Mugello e che ha avuto la meglio su Nicola Quinzanini (Honda), sulla wild card Lorenzo Petrosemolo (BMW) e su Alessandro Gerola (BMW). Caressa, Quinzanini e Gerola occupano le prime tre posizioni nella generale della 1000 Base 1. Nell’Avanzata 2 Marco Para allunga invece il passo e guida con largo margine su Pilisi e Iannello.

1000 Base 2

Griglia affollata, con 35 piloti, per la Gara 1 della 1000 Base 2 che si disputa sabato pomeriggio sotto una pioggia lieve ma incessante. Anche questa prova viene interrotta dalla bandiera a rossa a causa di una caduta che non ha conseguenze gravi per il pilota; la classifica è dunque quella del sesto passaggio con vittoria del quarantottenne laziale Massimiliano De Caterini (Honda) che precede di poco più di mezzo secondo il calabrese trapiantato a Cremona Demetrio Fortugno (Bimota) e con un margine più ampio la wild card Fabio Lozzi ed il debuttante toscano Stefano Mugnai, entrambi su Kawasaki. La gara è spettacolarissima ed emozionante grazie al duello a distanza ravvicinata tra De Caterini (4 giri al comando) e Fortugno, che conduce per i restanti due. Questa coppia non si risparmia ma interpreta il confronto con estrema correttezza, all’insegna di quel gusto della pista e della guida che è la cifra distintiva delle competizioni per non-professionisti. Praticamente incalcolabili gli incroci di traiettorie ed i sorpassi e controsorpassi, nonostante l’asfalto bagnato. Fortugno, 37 anni, istruttore di guida a S.Martino al Lago ma al debutto nelle competizioni, prova a rompere gli indugi alla settima tornata, segnando anche il giro più veloce ma a quel punto viene esposta la bandiera rossa ed il suo tentativo è cancellato. Resta comunque sua la tornata più lesta in 1’59”6. Il più esperto De Caterini, capo officina di una concessionaria auto sui Castelli Romani, ha saputo gestire molto bene la situazione e si è complimentato con l’avversario. Ai fini del campionato il terzo posto è tutto dell’esordiente fiorentino Stefano Mugnai, imprenditore di 43 anni, che già nel primo round del Mugello aveva rimontato dal 24° all’11° posto e che si è ripetuto a Vallelunga – pista a lui sconosciuta ma ritenuta bellissima proprio per la sua difficoltà – partendo dalla 14.a posizione in griglia.

Scattata sotto il cielo coperto ma su pista asciutta e senza apparente minaccia di precipitazioni, Gara 2 della 1000 Base deve invece fare i conti con i capricci del tempo. Al settimo giro, dopo qualche avvisaglia che mette già in guardia i piloti, inizia infatti a piovere e a fare le spese della variabilità, con tratti della pista più bagnati di altri, sono tre concorrenti che scivolano, per fortuna senza conseguenza. Appare l’ennesima bandiera rossa della giornata e la classifica viene redatta al settimo passaggio. La vittoria va così ad Alberto Callegari (Kawasaki) che precede Stefano Bassi (BMW), la wild card Aniello Zaccaria (Yamaha), 33 anni, meccanico auto di Giugliano (NA), alla prima gara della vita con una R1 assolutamente originale, preparata personalmente con cura artigianale, e Mauro Benigni (Honda). A condurre la gara per i primi quattro giri è Fortugno, secondo al sabato, deciso a salire di un’altra posizione; il veloce Demetrio guida con sicurezza tenendo alle spalle il gruppetto in bagarre che, oltre a Callegari, comprende anche Bassi e Marco Valeriani (Honda), partito dalla pole position. Poi Fortugno rallenta alle prime gocce di pioggia, viene sorpassato dagli inseguitori, per non ripetere la beffa di Gara 1 reagisce con eccessiva veemenza, gli si chiude l’anteriore, scivola sull’umido e finisce per tamponare involontariamente anche il pilota che lo precede.

Passa così in testa Callegari che a sua volta è vittima della pioggia ma, come detto, vince in virtù della classifica cristallizzata al passaggio che precede l’acquazzone. Il trentenne tecnico informatico di Treviso, esordiente nelle competizioni e quindi, dopo il Mugello, alla prima esperienza anche a Vallelunga, giudica positivamente la sua prova anche se avrebbe preferito un’interruzione della gara più tempestiva. La doppia gara di questo week end lo proietta al vertice della classifica di campionato davanti a Mugnai e a Bassi. Milanese, 46 anni, dirigente di una multinazionale, Bassi ha concretizzato il primo risultato pienamente positivo dopo la pole del Mugello vanificata da un attacco febbrile ed ha firmato il giro più veloce in 1’47”4. Raggiante, infine, Benigni, anche lui debuttante, 42 anni, di Guidonia, titolare di una cooperativa di trasporti, che è partito piuttosto bene dalla nona posizione in griglia, ha controllato un po’ di agitazione iniziale e poi, come al Mugello, ha rimontato fino ad agguantare un preziosissimo e gratificante quarto posto: “sono riuscito a rimanere in piedi sul bagnato improvviso, è già questa una soddisfazione!” il suo divertito commento.

1000 Avanzata 1

Di un week end reso complessivamente difficile dalle mutevoli condizioni meteo, con pioggia a tratti, e anche da alcuni incidenti che hanno richiesto l’intervento della direzione gara per ripristinare con il filler il grip sull’asfalto, ne ha fatte le spese anche la classe 1000 Avanzata 1 disputata sull’asciutto ma ridotta a 10 giri (dai 12 originari) per recuperare il tempo impiegato per pulire la traiettoria della curva Roma, sporca d’olio. La vittoria è andata al veneto Francesco Anastasio (Honda), partito con il secondo tempo, che fin dalle prime battute ha fatto parte del gruppetto del testa, si è poi messo nella scia del battistrada Cesario Stefanelli (Kawasaki) ed ha infine portato il proprio attacco, passando al comando ed incrementando nella seconda metà della gara il vantaggio su tutti gli inseguitori. Trentasette anni, agente di commercio, ed a caccia della prima affermazione dopo una precedente esperienza negli Amatori, Anastasio è partito con una gomma dura all’anteriore, ha atteso con pazienza con la pista finisse di asciugarsi ed ha poi siglato il giro più veloce in 1’45”7.

Il poleman Stefanelli ha condotto per le prime quattro tornate ma ha pagato poi la scelta della gomma da bagnato che, con il passare dei giri, lo ha costretto a rallentare; l’1’48” del leccese, che ha più volte visto chiudersi l’anteriore, rappresenta comunque una ragguardevole prestazione, viste le condizioni del tracciato, da metà gara in poi praticamente asciutto. Per lui quinto posto finale. Ad animare la pattuglia di testa ci hanno pensato anche Cosimo Bilardo (BMW) e Gabriele Rossi (Kawasaki), terminati poi lontani dalle prime posizioni. Così sul podio, alle spalle della wild card Dimitri Tempesti (BMW), autore di una bella gara, tutta in rimonta, sono saliti l’imolese Massimiliano Belletti (BMW) che, dopo una qualifica non esaltante, ha trovato un ottimo passo grazie al clima di bagarre, cogliendo un risultato nel quale non avrebbe mai sperato, ed il brianzolo (siciliano d’origine) Andrea Baudo (Kawasaki), assente da qualche anno a Vallelunga ma ritrovatosi a proprio agio. In una classifica generale molto corta, Anastasio conquista la leadership davanti a Roberto Corno (Ducati), Belletti e Stefanelli.

Prossimo appuntamento con il Trofeo Italiano Amatori il 27 e 28 giugno al Misano World Circuit.

Ufficio Stampa Trofeo Italiano Amatori