Trofeo Italiano Amatori: il bilancio delle sette gare andate in scena a Misano

Fine settimana prettamente estivo ma fortunatamente non torrido per il quarto round del Trofeo Italiano Amatori 2015, inserito nella Coppa Italia. Oltre 150 i piloti presenti al Misano World Circuit ed inseriti nelle cinque categorie delle classi 600 e 1000. Nonostante il caldo incombente, i non-professionisti della velocità nazionale se la sono cavata – come sempre – molto brillantemente, dando vita a gare palpitanti e spettacolari. Ineccepibile anche sul nuovo asfalto di Misano il comportamento della monogomma Metzeler Racetec, anche nella nuova versione RR, che ha consentito prestazioni di assoluto rilievo, come stanno a testimoniare i riscontri cronometrici. Il week end ha compreso anche il doppio round della classe 1000 Base 1 – Avanzata 2, con turno unico di qualificazioni, una gara al sabato ed una la domenica.

Ecco i vincitori: Kevin Intrieri (Yamaha), 600 Base 1; Nicolò Capelli (Yamaha), 600 Base 2; Roberto Coccia (Yamaha), 600 Avanzata 1; Alessio Terziani (Yamaha), 600 Avanzata 2; Nicola Quinzanini (Honda), che si è imposto in entrambe le gare della 1000 Base 1; Andrea Redaelli (BMW), 1000 Base 2; Francesco Anastasio (Honda), 1000 Avanzata 1, e Ermes Bettini (BMW) che ha ugualmente colto una doppietta nella 1000 Avanzata 2.

Questi invece i leader delle classifiche generali dopo la gara di Misano: Stefano Jondini (Yamaha), 600 Base 1; Capelli, 600 Base 2; Stefano Boselli (Honda), 600 Avanzata 1; Terziani, 600 Avanzata 2; Quinzanini, 1000 Base 1; Alberto Callegari (Kawasaki), 1000 Base 2; Cesario Ludovico Stefanelli (Kawasaki), 1000 Avanzato 1 e Marco Para (Kawasaki), 1000 Avanzata 2.

Al termine del campionato mancano ora due prove: gli Amatori si ritroveranno infatti ancora il 23 agosto al Mugello, nella Coppa FMI, prima dell’ultimo appuntamento con la Coppa Italia, il 27 settembre, sempre sulla magnifica pista toscana.

600 Base 1 – 2

Ventidue anni Capelli, addirittura quattordici Intrieri, diciassette Fabbri: ha spirato il vento della “meglio gioventù” sul podio della 600 Base 1 – 2 che ha portato entusiasmo (ma non è riuscito ad abbattere l’afa che, nelle ore centrali della giornata, si è fatta particolarmente sentire). Il bergamasco trapiantato in Svizzera Nicolò Capelli (Yamaha), portacolori dell’AG Motorsport, è giunto a Misano nei panni di leader della Base 2 ed ha dunque consolidato la sua supremazia. Capelli ha dovuto impegnarsi non poco sia per aver ragione del sorprendente varesino Kevin Intrieri (Yamaha), che ha ottenuto il migliori risultato stagionale, sia per combattere il caldo, che lo ha messo fisicamente a dura prova. Comunque il lombardo ha condotto per tutti e dieci i giri, recuperando anche un dritto alla Quercia, dovuto ad una sfollata, e riuscendo ad incrementare da metà gara in poi il margine sull’inseguitore; suo anche il giro più veloce in 1’44”1, migliorando la pole position ottenuta nelle qualificazioni. A sua volta Intrieri, che ha debuttato quest’anno e fa parte della Base 1, è partito bene, al quarto passaggio si è messo nella scia di Capelli poi ha ammesso di essere crollato fisicamente per il caldo e di aver badato soprattutto a portare a casa l’ottimo risultato. Dopo un paio di errori commessi nelle prime battute, Mattia Calzavara (Yamaha), reduce da un mese di influenza e relative cure debilitanti e alle prese anche con problemi di messa a punto, ha perso qualche posizione così la terza piazza se la sono giocata il poliziotto di Pavia Francesco Baldini (Yamaha), giunto a Misano con il secondo posto in campionato, ed il giovane romagnolo Davide Fabbri (Yamaha). La progressione di quest’ultimo, dopo una partenza non eccezionale, si è concretizzata in un sorpasso tra il Tramonto ed il Curvone al quale Baldini, considerato l’ampio vantaggio sugli inseguitori, ha scelto di non reagire, pensando piuttosto al campionato. Dopo aver perso terreno, il padovano Calzavara è riuscito a riprendersi la quinta posizione davanti a Federico Zammarini e Roberto Belli, entrambi su Kawasaki. Nella assoluta della Base 2 Capelli ha 110 punti di vantaggio su Baldini e 240 su Calzavara. Nella Base 1 il leader è sempre Stefano Jondini (Yamaha) che a Misano ha incassato la seconda moneta ed ha 210 punti di vantaggio su Intrieri; terzo Alessandro Oliveri (Yamaha).

600 Avanzata 1 – 2

Diciotto anni appena compiuti, Alessio Terziani (Yamaha) conquista il terzo successo consecutivo nella 600 Avanzata 2, regala ad Alessandra Gambardella ed allo staff della AG Motorsport la “doppietta” nel week end di Misano e rafforza decisamente la sua leadership nell’assoluta. Il campione in carica della 600 Base, partito dalla pole position di una griglia con ben 40 piloti, ha avuto la meglio anche sull’accreditata wild card Alex Bernardi (Yamaha) mentre al terzo posto si è classificato l’altro giovane toscano Luciano Leotta (Honda); il migliore della Avanzata 1 è risultato il trentatreenne abruzzese Roberto Coccia (Yamaha), sesto assoluto, davanti a Stefano Boselli (Honda) ed a Stefano Fellegara (Yamaha). Terziani è scattato molto bene al via, precedendo Bernardi e Leotta; purtroppo proprio nelle primissime battute sono usciti di scena per scivolate alcuni piloti tra cui Francesco Varanese (Ducati), Alessandro Vecchi (Kawasaki) e Cristian Tacchinardi (Yamaha). Il giovane lombardo ha fatto segnare il giro più veloce ed ha così subito incrementato il vantaggio su Bernardi e Leotta che a loro volta hanno preceduto il romano Simone Lotito (Yamaha), sceso in pista con un motore originale, decisamente a corto di potenza, a cui ha sopperito con una prova fisicamente generosissima. A circa metà gara Terziani è arrivato un po’ lungo alla Quercia, a causa del mancato inserimento di una marcia, Bernardi si è avvicinato ma il leader ha riguadagnato subito un margine di sicurezza. Dopo un week end in cui ha dovuto diversi problemi tecnici e con due “zeri” in classifica, dovuti ad altrettante cadute, il diciottenne Leotta ha preferito accontentarsi, sorprendendosi anzi per il miglioramento in gara e per il podio. E’ stato il salto di una marcia a far perdere a Lotito il treno dei migliori; ma comunque il romano, in condizioni tecniche precarie, ha limitato i danni, augurandosi di riavere al Mugello un propulsore più generoso. Nella generale dell’Avanzata 2 Terziani precede Lotito e Leotta mentre nell’Avanzata 1 il nuovo leader è Boselli che ha sopravanzato Schirò; terzo, nonostante lo zero, il senese Varanese.

1000 Base 2

Misano si addice al varesino Andrea Redaelli: il venticinquenne pilota della BMW concede infatti il bis sulla pista romagnola dopo essersi già imposto nel terzo round del 28 giugno e, dopo aver saltato il doppio appuntamento di Vallelunga, continua a scalare la classifica della 1000 Base 2. Redaelli, avviatosi non benissimo dalla prima fila dello schieramento di partenza, ha avuto la meglio con largo margine sul milanese Stefano Bassi (BMW) e sul veneto Alberto Callegari (Kawasaki) che rimane al vertice della classifica generale. I grandi delusi di Misano sono invece il calabrese trapiantato a Cremona Demetrio Fortugno (Bimota) ed il lucano Mauro Salvatore (Suzuki). Il primo, dopo aver ottenuto la pole position in 1’43”3, è partito bene ed ha dato vita per quattro giri ad uno splendido duello proprio con Salvatore; poi a Fortugno, in piega, si è chiuso l’anteriore e non ha potuto evitare la caduta, Salvatore era nella scia dell’avversario, non ha avuto la possibilità di scartare e nell’impatto ha riportato lo sganciamento dell’airbox. Già penalizzato dalla cilindrata inferiore (la sua è una 750), il pilota di Potenza ha provato a resistere in tutti i modi ma inevitabilmente ha dovuto rallentare il passo. Così prima è stato sorpassato da Redaelli poi, negli ultimi due giri, ha perso altre posizioni a favore degli inseguitori Bassi, Callegari e Paolo Voltan (BMW). A Salvatore, oltre al quinto posto, rimane però la soddisfazione del giro più veloce, firmato alla seconda tornata in 1’43”1. Redaelli si è detto entusiasta della sua gara, grazie anche ad una moto perfetta ed al lavoro svolto dal box; il cronologico dice che stava comunque recuperando sui fuggitivi Fortugno e Salvatore e che avrebbe quindi tentato il ricongiungimento. Bassi, volato a 180 km/h nelle qualificazioni, si è potuto schierare al via solo grazie al miracolo compiuto dal suo meccanico che ha praticamente ricostruito la moto, distrutta: “mi è andata bene, non ho nemmeno un livido, grazie anche alle protezioni; in gara mi sono accorto che stavo rischiando troppo, non potevo sfidare ancora la sorte, ho alzato il passo e tenuto la posizione”. Callegari, che mantiene la prima piazza in classifica generale su Bassi e Redaelli, ha avuto una pessima partenza, poi ha rischiato anche di tamponare Bassi, in un quel frangente ha perso una cinquantina di metri che, nonostante l’ottima tenuta garantita da una gomma un po’ più morbida, non ha più potuto recuperare; soddisfatto comunque per il risultato e per la prima posizione nell’assoluta.

1000 Base 1 – Avanzata 2

Il primo dei due round della classe 1000 Base 1 – Avanzata 2 regala uno spettacolo di grande intensità ed altissima qualità. La vittoria non sfugge al poleman Ermes Bettini (BMW) ma il velocissimo bresciano, già campione nelle formule amatoriali, deve impegnarsi a fondo per aver ragione dell’amico e compagno di team Marco Para (Kawasaki). Completa il podio il sardo Libero Peppino Cirotto (BMW), tornato finalmente agli standard che gli erano abituali; ma alle spalle dei primi tre la spettacolare bagarre vede protagonisti numerosi piloti che, a turno, si mettono in evidenza animando il gruppo degli inseguitori. Para è il più veloce al via, inseguito da Bettini e da un altro volto noto, il bergamasco Andrea Tartari (BMW); il leader del campionato conduce inizialmente poi è Bettini a porsi al comando della corsa ma i due rimangono per tutti e 10 i giri racchiusi in un fazzoletto e si scambiano anche più volte le posizioni, sfruttando (o subendo) i rallentamenti dovuti doppiaggi. Para pensa ovviamente al campionato, nel quale parte con un vantaggio di ben 300 punti su Fabio Iannello (BMW), ma la prudenza che lo anima non gli impedisce di stampare il giro più veloce in 1’41”5, tempo che premia la scelta degli pneumatici con mescola più dura. Bettini, che ha impostato la propria stagione su tre presenze (e quattro gare), vince dunque la prova su Para, al quale i meccanici Alberto Lapaglia (Desmo Garage) e Mauro Agostini (NTR) hanno consentito di prendere il via, cambiandogli in tempo record il motore rotto nelle libere del venerdì. Terzo è Cirotto, finalmente a proprio agio con la nuova BMW ed al primo week end senza problemi tecnici, mentre quarto è l’inossidabile Iannello che proprio nelle ultime battute punta Cirotto nel proprio mirino. Seguono Arghittu (Ducati), Vancondio (Kawasaki) ed il giovanissimo Sbaiz (BMW) che completa il gruppo dei migliori e che in gara non riesce a ripetere l’ottima prestazione delle qualificazioni. La speciale classifica della Base 1 vede prevalere Nicola Quinzanini (Honda) davanti ad Alessandro Gerola (BMW), che completano dunque la giornata trionfale del Kombat Team, e a Fabio Tedesco (Honda). Nelle classifiche generali Para rende ancora più schiacciante il suo dominio nell’Avanzata 2 (sabato sera ha 370 punti di vantaggio su Iannello e addirittura 540 su Bettini) mentre Quinzanini scavalca Bruno Caressa (BMW) e si pone al comando della Base 1.

La 1000 Base 1 – Avanzata 2 non si smentisce e anche nel secondo round della domenica offre emozioni e spettacolo. Ad imporsi è ancora il formidabile Bettini ma l’autentica sorpresa della giornata è il brianzolo Fabio Iannello che, ad un mese dal suo quarantottesimo compleanno, sfodera una prestazione eccezionale che, dopo cinque giri condotti in testa, per poco non lo premia con la vittoria. Completa il podio Marco Para al quale solo un’improbabile e complicata serie di concomitanze sfavorevoli potrebbe ora negare il titolo del raggruppamento più veloce. Il Kombat Team fa doppietta anche nella Base 1 grazie a Nicola Quinzanini ma Bruno Caressa, con il terzo posto, mantiene ancora apertissimo il campionato. E‘ proprio Iannello il più veloce al via ma Bettini non gli da modo di allungare troppo: il brianzolo della Tecnobike spinge come un forsennato e sigla il giro più veloce in 1’41”3; nella stessa tornata il quarantaseienne bresciano risponde con un tempo pressoché identico e, appena il battistrada accenna a rallentare un po’ l’andatura indiavolata, lo azzanna e passa a condurre. Giro dopo giro Bettini incrementa il vantaggio anche perché Iannello, giustamente, si gode la soddisfazione della splendida gara, mentre Para, che è partito male ed è rimasto un po’ impastoiato nei primi giri, pur faticando con una soluzione d’assetto sperimentata per l’occasione, riesce a sopravanzare Cirotto e si installa in terza posizione. Nonostante le buone partenze, Tartari, Lorenzo Erba (Suzuki) e Marco Sbaiz spariscono progressivamente dalle primissime posizioni mentre riemergono Fabrizio Fiorucci (Ducati), nonostante un black out all’elettronica che si protrae per buona parte della gara, il reggiano Yuri Vacondio (Kawasaki) ed un altro eccezionale atleta, il cinquantunenne Pierluigi Domenighini (BMW), anch’egli apparentemente immune alle insidie del caldo afoso. Il duello tra Bettini e Iannello è da raccontare: fin dal primo giro il bresciano “punta” il battistrada che, a sua volta, è bravissimo nel chiudere tutte le traiettorie, rischiando anche un po’ con l’anteriore. Quando il brianzolo legge sul cruscotto 1’41”3 non crede ai proprio occhi e pensa ad un errore, poi il bresciano riesce da approfittare dell’unico varco concesso dal battistrada e, con un passaggio mozzafiato lungo il muretto dei box, prende la testa. Per Bettini è la prima doppietta della carriera, iniziata solo sei anni fa, dopo aver sostenuto un altro pilota; per Iannello, che nel 2014 girava in 1’44” e che negli ultimi giri preferisce non prendere rischi, è il miglior risultato dal 2010 e riconosce il merito della Tecnobike di Ettore Carminati, “una squadra in cui all’80% contano l’affiatamento ed il clima amichevole che vi si respira”. A trentasette anni il padovano Para, artefice di una squadra di taglio professionale come il Kombat Team ma capace di concentrarsi a pieno come pilota, si avvia verso il suo primo titolo nazionale che festeggia con una t-shirt celebrativa. Come accennato nella Base 1 Quinzanini concede il bis davanti a Fabio Tedesco (Honda) ed a Caressa. In classifica generale Para guida la Avanzata 2 con 1.060 punti contro i 730 di Iannello ed i 610 di Bettini; Quinzanini conquista la prima posizione nella Base 1 con 1.010 punti inseguito a breve distanza da Caressa con 880; terzo Gerola a quota 600.

1000 Avanzata 1

Il veneziano Francesco Anastasio (Honda) si impone nella 1000 Avanzata al termine di uno straordinario duello protrattosi per otto giri con il pugliese Cesario Stefanelli (Kawasaki); ed i 224 millesimi che dividono i due sulla linea del traguardo (il distacco più contenuto tra tutti quelli registrati nella giornata tra gli Amatori) riflettono l’equilibrio che si riscontra nella classifica generale. Dopo cinque gare Stefanelli comanda infatti con 910 punti contro gli 850 di Anastasio; a quota 680 insegue poi Roberto Corno (Ducati). La gara si è disputata su distanza ridotta a causa di un incidente verificatosi nel corso del secondo giro e che ha visto coinvolti, tra gli altri, Gianni Segata (BMW) e Giuseppe Cavicchi (Honda), fortunatamente senza gravi conseguenze. Dopo la bandiera rossa, al nuovo via Stefanelli è scattato bene sempre però braccato da Anastasio; nei primi giri si è messo in luce Sergio Orsero (Yamaha) che è poi però incappato in un lungo al Curvone ed ha abbandonato. Si sono così rifatti sotto il poleman Andrea Zamblera (Ducati) e Massimiliano Belletti (BMW) che a loro volta hanno dato vita ad una vivace duello al pari di Roberto Corno (Ducati) e Marco Gioachin (BMW), in lotta per la quinta posizione. Anastasio e Stefanelli non si sono risparmiati: il pugliese, con una ZX del 2009, ha pagato la minore velocità nei rettilinei con la guida nel tratto misto; il veneziano, che ha interpretato molto meglio la seconda partenza, si è complimentato con l’avversario per la correttezza nella gestione della gara. I due sono passati appaiati all’inizio dell’ultimo giro e Anastasio è riuscito a fare la differenza; a sua volta Belletti ha avuto la meglio su Zamblera e Corno su Gioachin. Il felicissimo Anastasio ha così rosicchiato 50 punti a Stefanelli e non è azzardato prevedere un campionato incertissimo fino all’ultimo metro.

Ufficio Stampa Trofeo Italiano Amatori