Trofeo Italiano Amatori Doppio round per la Base

 

Al Mugello il Trofeo Italiano Amatori fa il pieno di piloti e spettacolo
Doppio round con recupero per la Base,
terzo turno per l’AvanzataTerziani (2), Basile, Fuca, Temporin e Pilisi sono i migliori Amatori

Per ben sei volte, nel week end estivo del Mugello, la bandiera a scacchi è sventolata per salutare l’arrivo di una gara del Trofeo Italiano Amatori.

In Toscana si è infatti recuperato il primo round della categoria Base, che è scesa dunque in pista sia il sabato sia la domenica e che ora declina una classifica su tre prove al pari dell’Avanzata.

Al giovane milanese Alessio Terziani (Yamaha) è riuscita l’impresa di firmare una doppietta, nella 600; il pilota della AG Motorsport ha così conquistato la prima posizione nella classifica generale.

Nel doppio confronto della 1000 hanno svettato Gianluca Basile (BMW) e la wild card Mauro Fuca, argentino in sella ad una Ducati; così il punteggio pieno della domenica è stato appannaggio del poleman Elia Sebenico (BMW) che è il nuovo leader della generale.

Nella 600 Avanzata si è imposto Mirko Temporin (Yamaha) al termine di un fantastico duello con Benedetto Noberasco (Ducati); Nicola Quinto (Honda) resta al comando dell’assoluta.

Nella 1000 Avanzata Denis Pilisi (Kawasaki) ha avuto ragione dell’ormai abituale avversario (ma anche amico) Fabrizio Fiorucci (Ducati) il quale, a sua volta, ha scavalcato in vetta alla generale il milanese Fabrizio Orlando (BMW), incappato in un week veramente tribolato.

Da sottolineare il “tutto esaurito” che hanno fatto registrare le due classi della Base.

CLASSE 600 BASE – Sabato
Gara ricca di colpi di scena, con vittoria finale e meritata del sedicenne milanese Alessio Terziani (Yamaha) che conferma così di essere uno dei piloti in grado di puntare alla conquista del titolo della 600 Base.

La gara che recuperava quella annullata a Misano dello scorso aprile ha visto sin dallo spegnersi del semaforo la penalizzazione di 20 secondi per partenza anticipata del toscano Jacopo Gini (Yamaha) che, scattando dalla prima fila, ha preso subito la testa della corsa davanti a Terziani e al vincitore di Vallelunga Pietro Lausdei (Honda), che partiva dalla pole.

I tre già al termine del primo giro hanno scavato un abisso nei confronti del gruppo degli inseguitori del quale facevano parte l’abruzzese Alessio Gallucci, il pisano Jonathan Caggiano, il pescarese Alain Pace e l’altoatesina Ilena Faekel, tutti su Yamaha.

Nonostante la penalizzazione, Gini non ha mollato, viaggiando sul tempo del vincitore, tanto che alla fine chiuderà quarto, mentre in testa si è assistito a un serrato duello fra Terziani e Lausdei, con quest’ultimo che (sia pure per breve tempo) è riuscito a guidare la corsa. La svolta a metà gara, con Terziani che passa a condurre e prende un lieve margine su Lausdei, il quale prova a non mollare, ma poi preferisce evitare rischi, anche perché il secondo posto gli garantisce comunque di mantenere la testa della classifica assoluta. Calcoli sbagliati, perché a metà dell’ultimo giro, alla “Scarperia”, Lausdei è vittima di una innocua e secondo lui incomprensibile scivolata che da così via libera a Gallucci e Caggiano che completano il podio, anche se con oltre venti secondi di ritardo dal vincitore. Quinto chiude un ottimo Fabio Chiarini (Yamaha) primo degli over 40. Da notare che i primi sei classificati sono tutti esordienti, a conferma dell’indovinata formula del trofeo.

CLASSE 600 BASE – Domenica
Sarà un week end che difficilmente Alessio Terziani (Yamaha) riuscirà a dimenticare, infatti in poco più di ventiquattro ore il pilota è salito per due volte sul gradino più alto del podio della classe 600 Base, conquistando anche la testa della classifica generale.

Anche il terzo round ha avuti gli stessi protagonisti del secondo che si sono dati a lungo  battaglia.

E’ il giovane anconetano Pietro Lausdei a prendere subito la testa della corsa, davanti a Terziani e al sedicenne lucchese Jacopo Gini, entrambi su Yamaha e scattati dalla prima fila.

Lausdei riesce a mantenere il comando delle operazioni per due giri, poi memore della caduta del giorno avanti, quando si è giocato il podio a poche curve dalla fine della corsa, evita di prendere eccessivi rischi e lascia la testa della gara nelle mani di Terziani che si trascina dietro anche Gini. I due prendono un lieve margine su Lausdei e ancor di più sulla sorprendente bolzanina Ilenia Faeckl che precede Gallucci e Chiarini tutti su Yamaha.

Terziani e Gini allungano ma al quarto giro alla “Scarperia” il toscano cade uscendo di scena e così Terziani ha via libera. Da questo momento in poi, infatti, incrementa il suo vantaggio sugli avversari fino a chiudere con oltre tredici secondi sull’immediato inseguitore.

Dopo la caduta di Gini le prime tre posizioni comprendenti Terziani, Lausdei e Gallucci si cristallizzano, fino a due giri dal termine, quando il comasco Ludovico Riccio (Yamaha) dopo aver conquistato la quarta piazza inizia a macinare terreno e in breve si riporta su Gallucci, con il quale ingaggia un bel duello, ma all’ultimo giro, in una fase concitata e con alcuni doppiati in pista, Riccio supera Gallucci, ma alla curva successiva scivola senza conseguenze.

La gara si chiude con la vittoria di Terziani che precede Lausdei, Gallucci e l’ottima Faekel al miglior risultato da quando corre il trofeo Amatori. Quinto a oltre 26 secondi chiude Chiarini che di poco regola Gaggiano.

CLASSE 1000 BASE – Sabato
Il recupero della prova di Misano della 1000 Base regala uno spettacolo di rara intensità prima con una griglia di partenza al completo fino alla casella n. 40 e poi con un entusiasmante finale a sorpresa. Al termine di una rimonta strepitosa si impone infatti il trentaduenne friulano (calabrese di nascita) Gianluca Basile (BMW) con appena mezzo secondo di vantaggio sull’accoppiata veneta formata, nell’ordine, da Timmi Polcan (Honda) ed Elia Sebenico (BMW). I tre, tutti esordienti nelle competizioni, con il vincitore Basile addirittura alla prima gara della sua vita, precedono di pochissimo Marco Saibene (BMW) e la wild card Mauro Fuca (Ducati), particolarmente attivo nelle prime battute. La scivolata al Correntaio, nella tornata iniziale, del leader provvisorio Gabriele Polidori (Honda), e la posizione molto arretrata di Diego Pensalfini (Suzuki) contribuiscono a rivoluzionare la classifica che, in attesa del secondo round del Mugello, vede Sebenico balzare al comando davanti all’amico-rivale Polcan.

La gara è vissuta del duello “a sportellate” (ma estremamente corretto) tra Polcan ed il poleman Sebenico e dell’inarrestabile recupero di Basile, assente per impegni di lavoro al round precedente di Vallelunga. Il “pizzaiolo volante” di Gemona del Friuli, compagno di team di Sebenico e spinto dal manager Andrea Di Vora a disputare la gara toscana, ha stabilito anche il giro più veloce in 2’00”3, tempo mai prima neppure lontanamente sfiorato. Tra le altre rimonte, seguite ad un rocambolesco primo giro con numerosi “dritti”, da sottolineare quelle dell’argentino Crexell (Ducati), da 37° a 13°, e dell’abruzzese Di Matteo (Yamaha), da 38° a 14°.

CLASSE 1000 BASE – Domenica
Inizio di gara abbastanza sofferto, con problemi di allineamento e alcune moto che si surriscaldano; così il direttore di gara fa percorrere un secondo giro di allineamento, riducendo la corsa a nove giri.

Allo start scatta bene tutta la prima fila con il trentaquattrenne veneto Timmi Polcan ( Honda) che prende la testa del lungo serpentone dei piloti che hanno riempito l’intera griglia, ma sul traguardo in chiusura del primo passaggio è l’argentino Mauro Fuca (Ducati), ex pilota SBK e alla prima gara in Italia, a transitare per primo, precedendo il veneto Elia Sebenico (BMW), il reggiano Alberto Baldelli (Ducati) e il vincitore della tappa di Vallelunga Gabriele Polidori (Honda). I quattro procedono di concerto, con posizioni che variano frequentemente e così al secondo giro è Sebenico a condurre il gruppo.

Intanto dalle immediate retrovie il vincitore del sabato, Gianluca Basile (BMW), risale e in poche tornate passa dalla dodicesima alla quarta piazza, poco dopo stampa anche il giro veloce e al settimo passaggio supera Baldelli, portandosi sul podio virtuale e insidiando anche i primi due. Infatti ormai in testa alla corsa si è formato un quartetto, racchiuso in un solo secondo.

Ci si appresta all’epilogo con Fuca che, anche se con difficoltà, riesce a mantenere la testa della corsa e a vincere per sole due frazioni di secondo di vantaggio su Sebenico, poi a otto  decimi chiude Basile che per soli 50 millesimi mantiene il terzo gradino del podio. Quinto ma abbastanza attardato termina Di Matteo che regola Polidori e un deluso Polcan.

Classe 600 Avanzata
Il trentottenne laziale Mirko Temporin (Yamaha), partito dalla pole position, e il quarantunenne ligure Benedetto Noberasco (Ducati) regalano alla platea una gara di straordinaria spettacolarità in cui, per nove dei dieci giri in programma, si scambiano le prime due posizioni ma che li vede anche capaci di scendere, nonostante i 32° di temperatura, sotto il muro dei due minuti.

Il più veloce al via è Temporin ma Noberasco gli si incolla alla ruota e sarà l’unico a non rimanere distanziato; il ducatista chiuderà in testa tre delle dieci tornate ma il dato non rende assolutamente l’idea delle volte in cui i due contendenti si sono scambiati il comando.

Nella prima parte della gare il più attivo alle loro spalle è il quindicenne Antonio Pio Gravina (Honda), sorprendente wild card, ma anche il giovanissimo pugliese disputa una prova tutta in bagarre con l’altra wild card Riccardo Arpaia (Kawasaki), poi terzo all’arrivo, e soprattutto con il leader del campionato Nicola Quinto (Honda) che, per rimediare ad una cattiva partenza, premde anche dei notevoli rischi, riuscendo a chiudere al quarto posto assoluto mantenendo così la testa della classifica.

Con Brancher (Yamaha), partito con il terzo tempo ma  poi costretto al ritiro, e Varanese (Honda) rimasto a ridosso del gruppo di testa, la gara si gioca all’ultima curva: come racconterà, entusiasta, dopo l’arrivo, Temporin decide in pista, all’ultimo istante, di attaccare Noberasco, in quel momento battistrada, all’ingresso dell’ultima Bucine; la coraggiosa manovra  riesce e così il laziale fa sua la gara regalando una grande soddisfazione al Team Itaba Moto. I due avversari si sono scambiati grandi complimenti sul podio, in un clima di legittima euforia, e ora inseguono, nello stesso ordine, il leader Quinto.

Classe 1000 Avanzata
Il ventiseienne comasco Denis Pilisi, in sella alla Kawasaki preparata da Andrea di PD Factory, torna al successo nel Trofeo Amatori con una prova in cui riesce a prevalere non solo sugli avversari ma anche sulla fatica, dovuta al gran caldo (32°), e su qualche inconveniente che lo ha rallentato in qualifica non impedendogli comunque di partire con il secondo tempo.

Il poleman Fabrizio Fiorucci (Ducati) ce l’ha messa tutta per bissare il successo di Misano ma, come a Vallelunga, ha accusato la perdita di sensibilità della mano destra, dovuta allo schiacciamento di un nervo del braccio, ha dovuto cedere il passo all’amico-rivale dopo aver condotto per quattro tornate e ha dovuto stringere i denti per difendere il secondo posto dal’attacco finale di Heikki Zaffelli (Honda).

Mentre Pilisi, nel finale, ha vistosamente rallentato, consentendo agli inseguitori di quasi neutralizzare i quasi 5” di vantaggio che era riuscito ad accumulare, Fiorucci è riuscito comunque a mantenere la piazza d’onore e a riprendersi la testa della classifica generale.

Il leader provvisorio, il quarantenne milanese Fabrizio Orlando (BMW), che individua nel team LCR le ragioni dei suoi evidenti progressi, ha affrontato infatti delle giornate difficili a causa di una forma influenzale e di problemi che lo hanno afflitto fin dalle prove libere del giovedì; per questo giudica comunque positivamente il suo sesto posto.

Tra gli altri protagonisti della gara da citare il romano Mauro Illuminato (Suzuki), già vincitore a Vallelunga ma uscito di scena per un contatto proprio all’ultimo giro, quando provava ad attaccare Zaffelli e Fiorucci, il bergamasco Roberto Corno (Ducati), il piemontese Marco Gioachin (BMW) e l’inossidabile toscano Dante Del Vecchio (BMW) che, alla non più verde età di 57 anni, continua la sua progressione: per il patron della Visconti settimo posto finale e soprattutto un 2’00” mai fatto segnare prima.

 

Prossimo appuntamento con il Trofeo Italiano Amatori il 6 e 7 settembre ad Imola.