Trofeo Italiano Amatori: Capelli, Terziani e Para già campioni 2015

Nonostante i periodo ancora vacanziero, oltre 150 piloti si sono presentati al sesto appuntamento del Trofeo Italiano Amatori che si è corso domenica 23 agosto al Mugello, con un clima ottimo che ha ulteriormente esaltato le prestazioni della monogomma Metzeler Racetec. Un campionato, quello organizzato dal promoter Daniele Alessandrini che conferma la sua indovinata formula, anche in tempi difficili per il mondo delle due ruote a motore. Al termine di gare avvincenti e combattute, come avviene da sempre nel Trofeo Italiano Amatori, nella classe 600, dominata dalle Yamaha, si sono imposti: il lombardo Kevin Intrieri nella Base 1, l’elvetico Nicolò Capelli nella Base 2, il veronese Roberto Perlini nella Avanzata 1 e il milanese Alessio Terziani nella Avanzata 2; mentre nella classe 1000 le vittorie sono andate al bresciano Nicola Quinzanini (Honda) nella Base 1, al varesino Andrea Redaelli (BMW) nella Base 2, al milanese Jacopo Schirò (Kawasaki) nella Avanzata 1 e al padovano Marco Para (Yamaha) nella Avanzata 2. In virtù dei risultati di questo sesto round, Capelli (600 Base 2), Terziani (600 Avanzata 2) e Para (1000 Avanzata 2) si sono aggiudicati il titolo 2015 con una gara di anticipo.

Classe 600 Base 1 – 2

Gara che vede in griglia 25 piloti, la stragrande maggioranza della base 2, con Capelli che parte dalle pole grazie al crono di 2’00.736 ottenuto in qualifica. Lo svizzero si conferma subito il pilota da battere, tanto che prende immediatamente la testa del gruppo dei piloti, inseguito da tutti i migliori del quale fanno parte Davide Fabbri, Kevin Intrieri, il padovano Mattia Calzavara, il lombardo Stefano Jondini e il sammarinese Roberto Belli, unico pilota marcato Kawasaki in mezzo a un nugolo di Yamaha. Capelli impone un ritmo forsennato tanto che chiude il primo dei dieci passaggi con due secondi di vantaggio su Fabbri e Intrieri, unici a tentare di non perdere definitivamente contatto dal battistrada. Passano i giri ma la musica con cambia, infatti Capelli dopo avere sferrato un ulteriore allungo a metà gara ed aver messo al sicuro la vittoria e di conseguenza il titolo, nei giri finali si limita a controllare, permettendo agli avversari guidati sempre da Fabbri, di limitare i distacchi. Nei giri finali dai migliori esce di scena Belli che comincia a perdere terreno e chiude al quinto posto assoluto ma secondo della sua categoria. La corsa si chiude con Capelli che mette in carniere la quarta vittoria grazie alla quale conquista il titolo con una gara di anticipo, alle sue spalle chiudono nell’ordine Fabbri, Intrieri, Zammarini e Belli. Ovviamente ai fini delle classifiche le categorie sono separate, così nella Base 1 Intrieri precede Jondini e Ammirata, mentre nella base 2 insieme al Capelli e Fabbri completa il podio Zammarini. Lotta apertissima per il titolo nella Base 1 fra Intrieri e Jondini, così come per il terzo gradino del podio fra Cipolla, Olivieri, Atzeni, Perillo e Latronico. Nella base 2 con il titolo sulle spalle di Capelli in tre si battaglieranno per i restanti gradini del podio: Baldini, Calzavara e Fabbri.

Classe 600 Avanzata 1 – 2

La classe avanzata vede la pole della wild card pesarese Roberto Bernardi (Yamaha) che conferma le sue doti con l’ottimo spunto allo spegnersi del semaforo che gli permette di prendere il comando della gara, precedendo al primo rilevamento il grossetano Giacomo Mariotti e il leader della Avanzata 2 Alessio Terziani. Alla chiusura del primo giro Mariotti perde terreno e viene superato sia da Terziani che da Cini i quali si mettono subito alla caccia del battistrada che lo raggiungono poco dopo e con il quale ingaggiano una spettacolare battaglia che durerà alcuni giri, sin quando Terziani rompe gli indugi e allunga prendendo quel margine che gli consentirà di controllare la gara sino allo sventolare della bandiera a scacchi. Una vittoria sudata dichiarerà il vincitore, “perchè a un certo punto mi sono rilassato troppo e ho rischiato di venire ripreso dal gruppetto guidato da Cini, quando me lo hanno segnalato ho subito ripreso il ritmo tanto da chiudere con circa quattro secondi di vantaggio”. Dietro Terziani hanno chiuso nell’ordine Cini, Bernardi e un ottimo Boscolo che in volata ha preceduto Mariotti e Groppi. In classifica generale dopo Terziani che ha già il titolo in tasca, a decidere l’ordine del rimanente podio sarà l’ultimo round con la sfida fra Simone Lotito e Luciano Leotta. Il primo dei piloti della Avanzata 1 è risultato il veronese Roberto Perlini ( Yamaha) che ha sempre tenuto dietro gli altri due uomini della classifica assoluta, Stefano Boselli e Francesco Varanese. Qui il colpo di scena si è avuto alla chiusura del sesto passaggio quando Boselli che stava per raggiungere Perlini è uscito di scena, facendo così rimescolare abbondantemente non solo la classifica della gara, ma anche quella assoluta. Alla fine Perlini ha preceduto Varanese e Solcà, molto più attardati Coccia e Zambelli. Cortissima la classifica di campionato con Varanese che precede Boselli e Perlini, ma possibilità di titolo ci sono anche per Solcà, Coccia, Taglialatela e Tacchinardi.

Classe 600 Base 1 – Avanzata 2

In questa gara si sono misurati piloti di due categorie con doti velocistiche abbastanza diverse, infatti le prime quindici posizioni sono state monopolizzate dai rider della classe Avanzata 2. La corsa è stata comunque bella e ricca di colpi di scena. Intanto l’assenza di Ermes Bettini (Honda) ha messo al riparo da ogni sorpresa Marco Para (Yamaha) che già prima del via si è ritrovato il titolo in testa. Nonostante questo il padovano non si è risparmiato e dopo aver ottenuto il secondo crono in qualifica dietro Fabrizio Fiorucci (Ducati) si è distinto anche in gara cogliendo una vittoria che non lascia dubbi sulla sua supremazia in questa classe. Al via ottimo spunto del bergamasco Pierluigi Domenighini (BMW) che insieme a Fiorucci provano ad allungare ma Para non li molla ed è sempre pronto ad approfittare di un minimo errore per passare a condurre. Errore che puntualmente avviene a metà del quarto giro, quando Fiorucci nell’ennesimo tentativo di superare Domenighini alla curva San Donato, si tocca con il rivale ed entrambi vanno a terra. il lombardo è costretto al ritiro mentre il marchigiano riesce a ripartire ma per lui la gara è finita, tanto che concluderà undicesimo. A questo punto tutto facile per Para che va in testa e conquista la terza vittoria stagionale e il relativo titolo. Alle sue spalle per alcuni giri si assiste a una bella battaglia fra Villa, Arghittu e Iannello che poi termineranno nell’ordine. Iannello con il terzo posto si è quasi assicurato il secondo gradino del podio finale. Nella Base 1 si è imposto con ampio margine Nicola Quinzanini (Honda) che di oltre 11 secondi ha avuto la meglio sul romano Bruno Caressa (BMW) e di 15 sull’emiliano Andrea Chiussi (Suzuki). In classifica generale Quinzanini è a un soffio dal titolo, vanta infatti ben 180 punti di vantaggio su Caressa, per il terzo posta è lotta fra Gerola e Lattavo.

Classe 1000 Base 2

Una caduta a centro gruppo alla curva San Donato al primo giro mette fuori gara diversi piloti, fortunatamente nessuno riporta conseguenze fisiche, fra questi sfortunati anche il milanese Stefano Bassi (BMW) che occupava la seconda posizione nella classifica assoluta. Alla ripartenza è il vincitore delle ultime due prove Andrea Redaelli, partito dalla pole a prendere il comando delle operazioni, inseguito da tutto il gruppo dei migliori, comprendente il potentino Mauro Salvatore, il veneto Alberto Callegari (Kavasaki) e il sardo Andrea Loriga (Honda) in gara come wild card. Salvatore, unico pilota in sella a una Suzuki 750 ha contrastato la vittoria a Redaelli fino la bandiera a scacchi, anche se nel finale, si è rifatto sotto il leader del campionato Callegari che dopo essersi scrollato dalle spalle il Loriga (Honda), ha tentato, ma inutilmente, di sorprendere i due fuggitivi. Va comunque sottolineato che la vittoria di Redaelli non è mai stata messa in discussione, infatti ogni volta che Salvatore si faceva sotto, soprattutto nei tratti misti del circuito, poi nei lunghi rettilinei la maggiore potenza e velocità della sua BMW faceva la differenza. Da evidenziare anche l’ottima prova dell’imprenditore e titolare della Bimota Marco Chiancianesi che con il nono posto assoluto e il secondo degli over 50 ha ottenuto il miglior risultato stagionale. Cortissima la classifica generale con Callegari che precede di soli 10 punti Redaelli, leggermente più indietro ma ancora in grado di lottare per il titolo Salvatore. Poche speranze per Bassi che come detto ha compromesso molto con la caduta subito dopo il via.

Classe 1000 Avanzata 1

E’ stata questa sicuramente la corsa più lineare di tutta la giornata, infatti la gara ha avuto un unico leader che preso il comando delle operazioni allo spegnersi del semaforo, lo ha mantenuto sino la bandiera a scacchi. Il protagonista assoluto è stato il milanese Jacopo Schirò (Kawasaki), alla sua seconda gara in questa categoria e in sella a una 1000. Infatti aveva iniziato il campionato nella classe 600 ma poi visto la sua supremazia e i tempi nettamente inferiori agli avversari, a termine di regolamento ha cambiato classe, decidendo subito il salto nella massima cilindrata in vista del prossimo anno. E’ stata questa la sua prima vittoria con una 1000, una vittoria, come detto, mai messa in discussione. Alle sue spalle c’è stato un bel duello fra il pugliese, leader del campionato, Cesareo Ludovico Stefanelli (Kawasaki) e il torinese Marco Gioachin (BMW) conclusosi a favore del pilota di Lecce per soli due decimi. Quarto a oltre cinque secondi Francesco Anastasio (Honda) che ha così consolidato la seconda posizione in classifica generale, anche perchè il diretto rivale Roberto Corno (Ducati) ha fatto una gara abbastanza incolore terminando settimo. Da segnalare la prova sfortunata del gentlemen Dante Del Vecchio che dopo l’ottimo quinto crono in qualifica, è partito male e nel tentativo di recuperare terreno è andato lungo, al terzo giro, finendo la sua corsa sulla sabbia. Per il campionato ovviamente è tutto da decidere, anche perchè Stefanelli al netto degli scarti ha un esiguo vantaggio su Anastasio. Della partita, almeno per il terzo gradino del podio sono anche Corno e Belletti.

Prossimo e ultimo appuntamento, con il Trofeo Italiano Amatori, il 27 settembre al Mugello.

Ufficio Stampa Trofeo Italiano Amatori