SS, Vallelunga: Tamburini tiene aperti i giochi

 

L’intenzione era di festeggiare sul circuito di casa, davanti al suo pubblico, la vittoria del primo titolo italiano della carriera. Al termine della gara, però, Ilario Dionisi si è visto costretto a rimandare ancora, dando appuntamento a tutti all’ultimo round del Mugello.

A “rovinargli la festa” è stato il suo rivale diretto, Roberto Tamburini, che sotto la bandiera a scacchi e alla fine di un duello da manuale proprio con Dionisi, è riuscito a centrare la quarta vittoria consecutiva su sette appuntamenti. Un’altra prestazione degna del numero uno che porta sulla carena, per il pilota Yamaha del Team Bike Service, che non ha intenzione di mollare tanto facilmente il testimone tricolore al laziale.

“Sin dalla prima curva sono riuscito a rimanere nella scia di Ilario – dice Tamburini, ora a – 11 da Dionisi in campionato – sapevo di dover fare la gara su di lui perché qui è andato sempre forte e alla fine ho provato ad attaccarlo, riuscendoci e prendendo quei metri utili fino alla bandiera a scacchi. E’ una vittoria che tiene aperto il gioco per il titolo, anche se sarà dura perché Dionisi avrà undici punti da gestire”.

L’alfiere Honda della Scuderia Improve, dal canto suo, fa i complimenti al romagnolo lamentando anche una noia tecnica. “Nel finale sono stato rallentato da un problema alla moto e Roberto è stato bravo ad approfittarne. Ha corso tutta la gara tenendo il mio passo e ha dimostrato di essere un grande avversario. La mia gara? Memore dell’errore del Mugello ho preferito portare a casa 20 punti buoni per la classifica. Al Mugello sarà un’altra storia”.

Il toscano Alessandro Gramigni ha festeggiato il primo podio stagionale grazie al terzo posto conquistato negli ultimi metri anche grazie (come ammesso in conferenza stampa dallo stesso ex-campione del mondo) al rallentamento di Alessio Palumbo. Per il Gram è una grande soddisfazione, che lo proietta con fiducia all’ultimo appuntamento di casa del Mugello. “Sono soddisfatto anche se stremato, perché nel finale ho fatto davvero fatica a guidare. Il podio è davvero un buon risultato e anche se aiutato dal ko di Palumbo penso di essermelo meritato. Ringrazio la mia squadra e dedico la prestazione a loro”.

Dopo il podio del Mugello, il siciliano Palumbo ha sfiorato di nuovo l’impresa, mancata solo a causa di un problema riscontrato nelle ultime tornate. Il portacolori Honda del Team Velmotor by xone ha chiuso comunque quarto, davanti a Giansanti, Cruciani, Velini, Vivarelli, Erbacci e Bugatti.