SS Misano: vittoria e leadership per Vizziello

Tutti si aspettavano la sfida tra i “padroni di casa” Lamborghini e Tamburini e invece, ad uscire vincitore dalla tappa di Misano è stato Gianluca Vizziello.

Il lucano del Team Velmotor 2000 è riuscito a partire forte e quando si è liberato della compagnia di Cristiano Migliorati ha fatto il vuoto alle sue spalle. A colpi di giri veloci, ha sfiancato la resistenza dei suoi avversari e in particolari di Velini e Barone, che hanno provato a contrastarlo fino alla fine.

“Volevo vincere a tutti i costi perché credevo nella rimonta in classifica – dice Gianluca – la squadra è stata magica e al Mugello, in casa del mio team, cercherò di centrare il massimo risultato”.

Si, perché a Misano i suoi due rivali per il titolo non hanno brillato e lui, oltre al trionfo in gara si è preso anche la testa del campionato. Il bolognese Lamborghini, leader fino a questa gara, è scivolato all’inizio del quarto giro alla staccata del rettilineo, dicendo addio all’opportunità di allungare il suo vantaggio in classifica mentre il romagnolo non è riuscito ad andare oltre l’ottavo posto. La generale, ora, è davvero interessante perché vede in testa Vizziello a quota 89, Lamborghini a 88 e Tamburini a 86.

Secondo ha chiuso l’umbro Alessio Velini, che dopo i tanti problemi che hanno condizionato la sua stagione è riuscito a centrare il primo podio che fa morale in vista dell’ultima tappa del Mugello. “E’ stato un anno difficile ma per fortuna per questo round siamo riusciti a trovare un’ottima messa a punto e a fare un bel lavoro – dice il pilota Yamaha del Team Velini Racing – sono molto soddisfatto della mia prova, ci tenevo a centrare il podio e a correre una bella gara”.

Terzo il siciliano Giuseppe Barone, anche lui al suo primo podio stagionale dopo la top five centrata a Monza e a Misano. “E’ stato un bel week-end. Non avevo un gran grip ma sono riuscito a conquistare un podio che mi soddisfa molto. Sono contento e ora speriamo di fare sempre meglio”.

Ciavattini e Menghi si sono giocati la “medaglia di legno”, giungendo nell’ordine al quarto e quinto posto. A seguire Palumbo, Migliorati, Tamburini, Lunadei e Vino. Da segnalare, tra  le altre, la caduta senza conseguenze di Ivan Clementi.