Riccardo Chiarello tra Superbike e Stock 1000

 

 

Nonostante i suoi 28 anni, Riccardo Chiarello è uno dei piloti più esperti del paddock del CIV. Il suo curriculum, del resto, parla chiaro: ha esordito nella 125 iridata nel 1998, vincendo poi nel 2000 il campionato europeo della 250, categoria in cui l’anno successivo affrontò il mondiale. Dal 2002 al 2006 è stato uno dei protagonisti della Superstock 1000 FIM Cup e nelle ultime stagioni è tornato a correre a livello nazionale, nelle varie classi del CIV. Il suo 2010 non è stato dei più felici e sono proprio le parole del pilota di Montecchio Maggiore a fare un’analisi chiara della sua ultima esperienza agonistica. “Quest’anno è stato molto difficile per me. Avrei dovuto correre per un team che a 20 giorni dal via della stagione mi ha detto di lasciar perdere, perché non aveva chiuso il budget. Per questo motivo ho saltato le prime due tappa del campionato”.

Poi, per fortuna, è arrivata una nuova chiamata e in pochi giorni Chiarello è tornato a fare ciò che più gli piace. “Mi sono accordato con il Team Play Racing per correre la Stock 1000. Siamo partiti ma eravamo molto in ritardo… in più, essendo fermo da ottobre del 2009 mi sono ritrovato al Mugello per la gara totalmente impreparato e con una moto difficile da mettere a punto come la Yamaha. Ho fatto molta fatica ad adattarmi alla R1 e per questo motivo, per le ultime due gare, abbiamo deciso di correre con una Superbike”.

In sella alla GSX-R, Riccardo si è trovato meglio, anche se salire in sella ad una moto nuova a poche gare dalla fine della stagione non è mai facile. “E’ dura affrontare una categoria combattuta e competitiva come la Stock 1000 con un mezzo nuovo, senza parametri ne riferimenti – continua Riccardo – oltre a questo, il meteo non ci ha di certo aiutato e mi sono ritrovato a girare sempre su piste umide… tirando le somme, è stata proprio una stagione “no”.

Le difficoltà del 2010, però, non fermano Riccardo, che per il prossimo anno ha un obiettivo in mente. “E’ ancora tutto in alto mare ma se potessi esprimere un desiderio direi che piacerebbe tornare a correre in Superbike, questa volta con una moto all’altezza della situazione, oppure continuare in Stock 1000 per correre un campionato come si deve”.