Polita risponde a Baiocco: “Ci vediamo in pista”

Qualche giorno fa, proprio su civ.tv, il suo amico e compagno di squadra Matteo Baiocco gli aveva lanciato il guanto di sfida, dichiarando che i suoi diretti avversari avrebbero dovuto “preoccuparsi” di lui in vista della doppia sfida di Misano.

Alessandro Polita, che nella classifica della Superbike tricolore insegue il leader Baiocco a distanza ravvicinata (solo tre punti) dice di aver letto bene le quelle parole e non ha perso occasione per rispondergli con il sorriso sulle labbra. “Sono dichiarazioni forti, quelle del mio amico Matteo – dice Alessandro – posso solo dire che a questo punto sarebbe bello renderle concrete in pista. Io, in sella alla mia moto, sarò lì ad aspettarlo per un’altra grande sfida. Come si dice dalle nostre parti, e lui lo sa bene, ha fatto i conti senza l’oste”.

Le dichiarazioni dei due amici-rivali sono la premessa per una sfida Superbike che a questo punto si preannuncia incandescente e che probabilmente vedrà della partita anche Luca Conforti, terzo “incomodo” con la Ducati del Team Althea Racing. “Insieme a me e Matteo, Luca si è dimostrato il più costante in questa prima parte del campionato e dovremo fare i conti anche con lui. Non molla mai ed ha un gran manico. Secondo me a Misano ne vedremo delle belle”.

Soprattutto perché in palio ci saranno ben cinquanta punti: occasione, questa, che stabilirà meglio le gerarchie del campionato e farà capire a tutti chi lotterà per il titolo da qui alla fine della stagione. “Misano è un punto di svolta, dovremo restare concentrati per portare a casa più punti possibili senza commettere errori. Non sarà facile ma sono pronto a scendere in pista, anche perché le due manche del mondiale mi hanno dato lo scrollone che mi serviva”.

Anche lui, come Baiocco, ha corso il round sanmarinese del mondiale, centrando la zona punti nella prima manche e finendo in terra nella gara del pomeriggio. “Tra la prima e la seconda gara abbiamo fatto un notevole passo in avanti nella messa a punto e poi dentro la mia testa è scattata la molla giusta. Direi per fortuna, perché prima della gara di Misano mi ero un po’ “addormentato”. Correre a livello mondiale mi è servito molto: erano due anni che non giravo con i ragazzi del campionato iridato e quando sono arrivato, venerdì, sono rimasto traumatizzato. Vanno sempre come se fosse l’ultima gara del mondo, sfruttano ogni minuto e ogni secondo e il livello è davvero pazzesco. Al sabato mattina ero tranquillo perché mi ritrovavo in Superpole ma negli ultimi tre minuti è successo l’inferno e alla fine sono rimasto fuori di un soffio. Incredibile…”

Un week-end che al di là del risultato è servito per trovare il giusto ritmo e la giusta messa a punto in vista della doppia gara italiana in programma il 25 e 26. “Sarebbe bello continuare quello che ho iniziato nel mondiale. Nella prima manche sono andato benino ma la differenza con gli altri l’ho sentita mentre nella gara del pomeriggio, dopo aver capito cosa non andava, ero pronto a fare bene: dopo la partenza ho ripreso subito il gruppetto che lottava per l’ottavo posto ma in staccata Berger, che era davanti a me, ha frenato troppo presto e io, per evitarlo, sono finito sullo sporco e sono scivolato perdendo aderenza. Ci sono rimasto male perché stavo girando davvero forte e avevo un buon passo. Un bilancio? Nelle prime sessioni siamo stati un po’ lenti a trovare la messa a punto e il ritmo giusto e questo è successo solo per colpa mia, perché non mi sono gestito bene”.

Adesso lo aspettano quattro round ravvicinati del CIV, al termine dei quali deciderà se tornare a calcare le piste del mondiale. “Per ora so solo che faremo la gara di Imola. Se ci dovesse essere la possibilità, mi farebbe piacere correre anche a Magny Cours e a Portimao, perché sono piste a noi congeniali e perchè ci arriveremmo forti dei chilometri percorsi al CIV. Vorrebbe dire chiudere in bellezza una striscia che spero si riveli positiva sin dalla gara tricolore di sabato”.

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