Nurburgring, SBK e SS: week-end difficile

 

Nessun podio per i nostri azzurri in Superbike. Le due manche di oggi, corse sulla pista tedesca del Nurburgring, sono state vinte dal nordirlandese Rea (Honda) e dal giapponese Haga (Ducati). Podio sfiorato per Max Biaggi (Aprilia Alitalia Racing) nella prima manche chiusa al quarto posto mentre nella gara del pomeriggio il romano (in testa alla classifica generale e in procinto di festeggiare la conquista del titolo davanti ai suoi tifosi il 26 settembre, in occasione della tappa italiana di Imola) è finito quinto.

In gara 1, Luca Scassa (Ducati – Team Supersonic), Lorenzo Lanzi (Ducati – DFX) e Matteo Baiocco (Kawasaki – Pedercini) sono andati a punti passando sotto la bandiera a scacchi in decima, undicesima e quattordicesima piazza. Fuori gara, Lai e Fabrizio. Nella manche finale, a conquistare punti oltre a Biaggi sono stati di nuovo Lanzi e Scassa (13° e 14° posto) mentre poco fuori dalla “zona calda” sono finiti Baiocco, Lai e Fabrizio.

Nella Supersport vinta dal nordirlandese Eugene Laverty (Honda), il primo degli azzurri all’arrivo è stato l’ex –campione italiano della categoria, Massimo Roccoli (Intermot Czech – Honda), settimo davanti ad un altro degli storici protagonisti del CIV, Michele Pirro (Hannspree Ten Kate – Honda). “Oggi ho dato tutto e il dolore non mi ha permesso di andare oltre l’ottavo posto, che non è molto ma è il massimo che potessi fare – dice Michele – dopo una brutta partenza sono riuscito a superare molti piloti ma è stato molto difficile, perché non avevo molta forza nella mano. L’importante era finire la gara e non cadere di nuovo. Avrò due settimane per recuperare le forze e poi correremo a casa mia, in Italia, dove spero in un risultato migliore”.

Bravo a chiudere tra i primi dieci il giovane riminese Roberto Tamburini (Bike Service – Yamaha), che nel tricolore Supersport è in lotta per il titolo con Lamborghini e che con questa prestazione a livello mondiale ha dimostrato di essersi in parte ristabilito dall’incidente di Silverstone. Nella top ten anche Danilo Dell’Omo (Kuja Racing – Honda) mentre Vittorio Iannuzzo, con la Triumph targata ParkinGO BE1, con il suo diciassettesimo posto, non è riuscito a conquistare punti iridati.