L’emiliano Lamborghini alla conquista di Misano

Con due gare ancora da correre, il 19enne bolognese Ferruccio Lamborghini si ritrova in testa alla classifica tricolore della Supersport, davanti a un numeroso gruppo di piloti esperti come Dionisi, Migliorati, Vizziello, Clementi, Velini e Giansanti. Finora ha conquistato due vittorie e un terzo posto in sella alla Yamaha del Team Media Action Pro Race ed insieme al suo diretto rivale per il titolo, Roberto Tamburini, rappresenta il “nuovo che avanza” della categoria riservata alle 600 e del vivaio azzurro delle due ruote. A lui, bolognese doc, abbiamo fatto qualche domanda sulla stagione e sulle aspettative per la gara di Misano Adriatico.

–       Qual è il bilancio della tua stagione 2010?

“Per il momento è molto positivo. Sono contento dei risultati, sapevo che sarebbe stato difficile ma il team è rimasto quello del 2009 e con un po’ di esperienza in più sulle spalle sapevo anche che si poteva migliorare. Siamo cresciuti gara dopo gara e nonostante qualche problema riscontrato a Vallelunga e a Monza, forse anche a causa dei pochi test svolti prima del via della stagione, e del mezzo passo falso di Misano è andato tutto molto bene”.

–       Come ti trovi a Misano?

“E’ una pista che mi piace molto ma sulla quale, rispetto a molte altre, soffro di più il cambiamento di condizioni climatiche. Speriamo che questo week-end fili tutto liscio”.

–       Cosa ti aspetti da questa tappa? Sarà decisiva per la lotta al titolo…

“Di solito non parto mai per fare una gara di attesa e quindi anche questa volta attaccherò e darò il massimo per centrare il miglior risultato. Sono curioso di vedermi in pista al rientro in Supersport dopo l’esperienza mondiale con la Moto2: in quella occasione ho acquisito elementi importanti nel metodo di lavoro che vorrei trasferire anche al CIV. Sono curioso anche di capire come sta Roberto (Tamburini, n.d.r.) che rientrerà dopo l’infortunio ma che sono convinto sarà competitivo sin dalle prime prove. Obiettivo? Dieci punti di vantaggio sono pochi e se riuscissi a presentarmi al Mugello con quindici lunghezze su Tamburini sarei molto più tranquillo”.

–       Un punto debole e un punto forte del tuo avversario.

“E’ difficile trovare un punto debole nella guida di Roberto perché sia io che lui, dall’inizio della scorsa stagione, siamo cresciuti e migliorati notevolmente. L’anno scorso era un po’ debole nel corpo a corpo ma ultimamente ho notato che non ha più questo problema. Forse in qualche occasione è stato meno incisivo nei primi giri di gara ma sono sincero, sto cercando proprio il “pelo nell’uovo”. Il punto forte? Guida in modo molto fluido e in questo mi somiglia perché veniamo entrambi dalle 125. Lascia scorrere molto la moto ed è veloce a centro curva”.

–       In base alla tua esperienza, consideri il CIV un buon trampolino di lancio per i giovani?

“Molti parlano della scuola spagnola ed è vero che lì si sfornano tanti talenti ma poi bisogna andare ad analizzare cosa fanno nel corso della carriera. Io credo che a livello di qualità il tricolore Supersport sia secondo solo al mondiale, perché se confrontiamo i tempi noi andiamo davvero molto forte. Il livello del CIV è molto alto, l’ambiente è davvero bello e negli ultimi anni il tricolore è cresciuto in modo esponenziale sotto tutti i punti di vista, anche grazie all’arrivo della diretta tv. L’unico appunto riguarda il numero delle tappe… uno o due round in più non sarebbero niente male”.