Imola, mondiale SBK: non solo Biaggi

 

Imola è stato teatro della grande vittoria mondiale da parte di Max Biaggi. Il romano dell’Aprilia Alitalia Racing è stato il primo italiano a centrare il titolo iridato in 25 anni di storia della Superbike, in sella alla moto di Noale e con un’azienda azzurra come partner. Un vero e proprio trionfo italiano, festeggiato dalle decine di migliaia di appassionati che hanno raggiunto nel week-end la pista emiliana.

Non è stato, però, solo il neo-campione del mondo a tenere alta la bandiera tricolore. In gara 1, vinta dallo spagnolo Carlos Checa sulla Ducati preparata dal team italiano Althea Racing (protagonista anche dell’ultima tappa del CIV con Gentile), a salire sul podio con uno spettacolare secondo posto è stato il romagnolo Lorenzo Lanzi. A lungo in testa, il portacolori del Team DFX Corse è stato uno dei mattatori della gara e alla fine ha dovuto piegarsi solo alla supremazia di Carlos Checa. Una prestazione, quella di Lorenzo, che risolleva in parte una stagione difficile. “Questo è stato un week end fantastico dove sia io che la mia squadra abbiamo dimostrato le nostre reali potenzialità – dice Lorenzo – gara 1 è stata perfetta e tornare lì davanti a tutti è stata una grande emozione ma anche un gran divertimento.. Quando Checa è risalito dalle retrovie non ho potuto fare più niente ma finire davanti agli ufficiali è stata una grande soddisfazione. Volevo ringraziare il mio team che è stato fantastico, spero con tutto me stesso di poter continuare con loro, sarebbe fantastico, ho dimostrato che a parità di condizioni non sono secondo a nessuno.”

Gara opaca, invece, per Michel Fabrizio, che ha chiuso settimo con la Ducati ufficiale a oltre quindici secondi dal vincitore. Tra i protagonisti delle prove del sabato era stato Luca Scassa: partito dalla prima fila grazie ad un promettente quarto tempo, l’ex campione italiano Superbike ha cercato di tenere il ritmo dei migliori nei primi passaggi ma alla fine si è dovuto accontentare della tredicesima piazza. Poco fuori dalla zona punti Sandi, Baiocco e Lai.

Nella gara del pomeriggio, invece, nessun italiano è riuscito a salire sul podio. Dietro a Checa, vincitore anche della seconda manche con la Ducati italiana di Althea Racing, hanno chiuso Haga e Crutchlow. Biaggi, con il quinto posto, ha conquistato il titolo mondiale mentre Lanzi, grande protagonista di gara 1, non è riuscito ad andare oltre la settima posizione. Top ten, invece, per Luca Scassa, che si riscatta in parte rispetto alla manche della mattina.

Bravo Federico Sandi: il genovese del Gabrielli Racing Team (che nella foto StudioZac.net precede proprio Lanzi), in lotta per il podio assoluto nel CIV, ha portato la sua Aprilia al tredicesimo posto, precedendo Lai, Baiocco e Lowry. Sono felicissimo per il risultato di oggi – dice Sandi – siamo cresciuti giro dopo giro in tutto il week end e alla fine sono riuscito a portare a casa un risultato che avevo sperato arrivasse fin da quando mi avevano proposto di partecipare come wild card nelle due gare  di Misano e di Imola. E poi nella giornata dove l’Aprilia ha conquistato il campionato del mondo è ancora più bello fare un risultato del genere. Devo ringraziare tutti i ragazzi del Gabrielli Racing Team che qui hanno fatto un lavoro veramente straordinario, ora speriamo di fare bene all’ultima gara del CIV al Mugello, sarebbe veramente fantastico finire la stagione con una vittoria per me e per tutto il Team.”

Tra i ritiri, da segnalare quello di Michel Fabrizio, sfortunato autore di un fuori pista a causa della rottura della moto di Haslam.