Imola, italiani al top: il CIV ci mette lo zampino

La vittoria di Riccardo Russo nell’Europeo Stock 600, il terzo posto di Eddi La Marra nella Stock 1000 FIM Cup, il quarto di Roberto Tamburini nel mondiale Supersport. E poi Zanetti, Giugliano e Canepa grandi protagonisti della Superbike. E’ stata grand’Italia ieri nella prima delle tre tappe tricolori dei campionati per moto derivate di serie. Ed è stato grande CIV.

Già, perché tutti i piloti sopra citati, in un modo o nell’altro hanno avuto o hanno ancora a che fare con il campionato nazionale di Velocità, sempre più trampolino di lancio per i talenti di casa nostra. Dopo Romano Fenati e Niccolò Antonelli, passati nel 2011 al CIV prima di correre al top i test pre-campionato del mondiale Moto3 di quest’anno, è stata la volta del vivaio azzurro delle “Super”: Russo, 19enne campano di Aversa, ha chiuso al secondo posto l’anno scorso la stagione Stock 600 CIV alle spalle di Lombardi ma all’inizio del 2012 si è presentato in pista con le migliori intenzioni. Vincitore del primo round tricolore del Mugello, ha fatto sua sabato la prima gara internazionale, dominata dall’inizio alla fine col piglio del campione in sella alla Yamaha Team Italia FMI.

Nella stessa categoria, da segnalare l’ottimo quarto posto di un altro iscritto in pianta stabile al CIV, Nicola J. Morrentino (Yamaha – Elle 2 Ciatti) e le prestazioni da top ten di Morbidelli, Casalotti e Gamarino, nell’ordine dal settimo al nono posto.

Grande è stato anche il laziale Eddi La Marra. Dopo alcune buone prestazioni nell’Europeo Stock 600 (tra queste, la vittoria nel 2009 proprio del round imolese) e alcune apparizioni nel CIV dal 2005 al 2011, il 21enne di Ferentino ha corso un week-end da ricordare: autore della pole position di sabato in sella alla Ducati del Barni Racing Team Italia, ha portato poi ieri mattina la nuova Panigale alla conquista del primo podio internazionale, sfiorando per un solo secondo il “colpaccio” della vittoria.

A proposito di CIV, da segnalare nella stessa classe il sesto posto del campione italiano Stock 600 2010, il romano Fabio Massei. Ottavo assoluto, invece, il compagno di squadra di La Marra, Lorenzo Savadori, campione italiano 125 Gp nel 2008.

Promettente anche il quarto posto centrato da Roberto Tamburini nella gara Supersport. Il romagnolo è ormai uno dei volti storici del CIV e grazie alla formativa palestra tricolore sta cercando di affermarsi anche nel mondiale 600. Il suo è uno dei percorsi “perfetti”: terzo nel 2009 nella categoria dedicata ai giovanissimi la Stock 600, ha vinto l’anno successivo il titolo tricolore della Supersport e ha cercato di ripetersi anche nel 2011, fermato solo da Ilario Dionisi. Passato quest’anno alla Honda come portacolori del Team Lorini dopo tante stagioni di Yamaha, ha concluso terzo il primo round CIV del Mugello e ieri a Imola ha sfiorato un altro podio, quello mondiale, dimostrando comunque di avere i numeri per tenere alta la bandiera italiana in campo iridato.

Colori italiani in evidenza anche grazie al quinto posto di Vittorio Iannuzzo, all’ottavo di Antonelli e al nono di Massimo Roccoli. Da segnalare anche la bella rimonta di Baldolini, undicesimo al traguardo.

Chiudiamo con i tre segnali più belli di questo week-end iridato: rispondono ai nomi di Lorenzo Zanetti, Davide Giugliano e Niccolò Canepa e rappresentano la speranza di ricambio generazionale per il motociclismo azzurro nel mondiale Superbike.

Zanetti, 24enne bresciano, si era un pò perso dopo un’esperienza sfortunata nella 125 Gp mondiale: ripartito nel 2010 dal Campionato Italiano Velocità, che l’ha rilanciato con un ottimo secondo posto finale alle spalle di Massei, è stato uno dei protagonisti della Coppa del Mondo dello scorso anno (anche una vittoria e un terzo posto come wild card nel tricolore) e ieri ha corso due gare davvero concrete alla seconda apparizione assoluta nel difficile campionato Superbike con la Ducati del Pata Racing Team: nella seconda manche ha chiuso tredicesimo ma è nella prima che ha dato il meglio, arrivando a conquistare anche la quinta posizione prima di chiudere comunque ottimo ottavo di manche subito alle spalle di piloti del calibro di Laverty, Melandri e Lascorz.

Una grande seconda manche l’ha corsa invece Davide Giugliano, che nel CIV ha conquistato, tra le tante prestazioni al top, il titolo di vice-campione Stock 1000 nel 2008. Il giovane romano, in sella alla Ducati Althea Racing, aveva voglia di riscattare l’uscita di scena anticipata di gara 1 (causata da un contatto con un altro pilota) ed ha corso con il coltello tra i denti, esaltando il pubblico di Imola: con una grande rimonta è arrivato fino al quinto posto, superando tra gli altri piloti ben più esperti come Rea, Laverty, Melandri e Smrz e piazzandosi subito alle spalle di Checa, Sykes, Haslam e Biaggi fino a quando è… finita la benzina. Un problema tecnico che gli ha negato la gioia del risultato finale ma che, alla terza gara assoluta in Superbike, gli ha fatto capire di poter lottare con i migliori.

Stesso discorso per Niccolò Canepa, che nel CIV disputò due stagioni Supersport intere nel 2005 e 2006, con un podio a Misano come miglior risultato. Il genovese, in forze al Team Red Devils Roma, ha chiuso al decimo posto la prima manche mentre nella seconda si trovava a lottare per la top five subito dietro Giugliano prima che una banale scivolata (senza conseguenze) mettesse ko i suoi sogni di gloria. Anche lui, comunque, ha dimostrato di poter viaggiare senza problemi nel gruppo che conta, in sella ad una moto ottimamente preparata da una squadra all’esordio assoluto nel mondiale.

Caricare questi ragazzi di responsabilità più grandi di loro, alla seconda gara della stagione, è forse troppo. Annunciare che sono loro i Biaggi, Melandri e Fabrizio del futuro può essere controproducente. Per ora devono divertirsi, cercare di dare il massimo e imparare i trucchi del mestiere. Una cosa, però, è certa: hanno guidato sopra i problemi, come fanno da anni i loro colleghi britannici e australiani, dimostrando una gran voglia di arrivare in alto. Se è questa la “generazione giusta” in grado di sfornare nuovi campioni del mondo italiani, lo sapremo tra qualche anno. Per ora… bene, bravi, bis.