Il Trofeo Amatori da spettacolo a Vallelunga

Il Trofeo Italiano Amatori ha reso omaggio alla memoria di Giovanni Bicchierini rinunciando alla musica ed allo spumante sul podio delle premiazioni ed evitando eccessive manifestazioni di giubilo che sarebbero apparse del tutto fuori luogo in un contesto in cui hanno prevalso il dolore e la solidarietà.

Ma il challenge riservato ai non professionisti ha onorato il ricordo del pilota scomparso nelle prove del sabato del National Trophy “M. Papa” anche attraverso l’impegno di tutti i suoi circa 160 protagonisti e dello staff che lo organizza.

Qualcuno, come il giovane umbro Paride Sereni, poleman della 600 Pro, ha preferito rinunciare: a tutti è stata lasciata libertà di scelta e la giornata di gare, finalmente accompagnata da sole e caldo, ha avuto un andamento regolare.

Le vittorie nel secondo round del Trofeo Italiano Amatori 2010 sono così andate a Paolo Golia (Suzuki – Galasso) nella 600 Base, a Fabio Spitoni (Yamaha – MAD Corse) nella 600 Pro, a Claudio Papi (Kawasaki – GC Racing) nella 100 Base ed a Danilo Ursic (Honda – Zivi Motor – De Vai) nella 1000 Pro. Dunque, dei 4 vincitori della prima tappa di Misano si è ripetuto (ed in maniera rocambolesca) solo Papi; il toscano e Golia sono stati inoltre i due polemen a confermarsi in gara.  

Il ventiseienne pugliese Paolo Golia (Suzuki – Galasso) ha dominato la gara della 600 Base nonostante un attacco febbrile nella notte che lo ha notevolmente debilitato. Solo alla fine del primo giro Golia ha dovuto guardarsi dall’attacco di Andrea Guerrini (Yamaha – GC Racing) poi ha allungato il passo tenendo sempre a distanza il toscano. Sul terzo gradino del podio è salito un altro toscano, Daniel Bongi (Kawasaki – Road Runner) che ha lottato con il vincitore di Misano, Alessandro Rossi (Yamaha), non è andato oltre il 4° posto. Sfortunato il napoletano Salvatore Corvo (Honda – PQ Motoracing), scivolato quando era terzo.

Bellissima la gara della 600 Pro che ha avuto 3 grandi protagonisti, il trentaduenne laziale Fabio Spitoni (Yamaha – MAD), iscritto come wild card, che è poi risultato vincitore, il ventiseienne pavese Francesco Pirrone (Yamaha), secondo, e il trentottenne milanese Giampaolo Sangiorgi (Honda – Speedy Bike), partito dalla pole dopo la rinuncia di Sereni ma soprattutto a caccia di rivincite dopo aver lasciato Misano alla vigilia della gara, con il 3° tempo in griglia, per un impegno familiare. Sangiorgi ha condotto per i primi due giri poi è passato Pirrone, leader per altri tre, poi è toccato a Spitoni condurre la danza fino a che Sangiorgi non è tornato ad insidiarlo. Mentre Pirrone cedeva fisicamente (il pavese continua ad essere meccanico ed assistente di sé stesso) e compiva un’ampia digressione sull’erba che gli faceva perdere terreno, gli altri due davano vita ad un serratissimo confronto conclusosi a due giri dal termine a causa di una caduta di Sangiorgi all’uscita della curva del Semaforo. Vittoria meritata per Spitoni, un aficionado del Trofeo Italiano Amatori, al quale partecipa dal 2005, davanti a Pirrone, che ha replicato la piazza d’onore di Misano, ed a Fabrizio Leoni (Yamaha – FF Racing).

Sorprendente finale per la 1000 Base: quando tutti attendevano l’epilogo dello spettacolare “corpo a corpo” che per l’intera gara ha visto impegnati Leonardo Beretta (Suzuki – Civita Racing) e la wild card Marcello Gentile (Suzuki), i due si sono toccati e sono volati fuori pista alla Trincea. Si è così ritrovato in testa Claudio Papi (Kawasaki – GC Racing), partito dalla pole e vincitore della gara di Misano che aveva però rinunciato ad ogni velleità di concedere il bis a causa delle pasticche dei dischi anteriori completamente consumate. Beretta ha poi spiegato di essersi trovato con il comando del gas bloccato, di non aver potuto staccare e di aver quindi tamponato, pur avendo tentato tutte le manovre di emergenza, l’incolpevole Gentile. Insieme a Papi, che prima dell’avaria meccanica era stato a lungo secondo ed aveva insidiato costantemente la leadership di Beretta sono così saliti sul podio un’altra wild card, Ciro Della Corte (Yamaha), e Luciano Girlanda (Suzuki – Speedy Bike) che ha così replicato il risultato di Misano.

La 1000 Pro ha avuto un unico grande prim’attore per la vittoria, il bresciano Danilo Ursic (Honda – Zivi Motor – De Vai) e tanti co-protagonisti che si sono contesi le posizioni alle spalle del fuggitivo. Mentre il quarantottenne lombardo martellava giro dopo giro, costruendo il suo successo, altri piloti si sono messi in luce, animando il gruppo degli inseguitori. Si sono così visti in seconda posizione, nell’ordine, il foggiano Francesco Piccoli (Suzuki), il lombardo Simone Fadigati (Suzuki – VECM), il poleman Pietro Carrieri (BMW – Galasso) e ancora Piccoli. Fino a che dalle retrovie non è emerso, proprio come aveva già fatto a Misano, il torinese Cristian Serri (BMW – Serri) che ha regolato l’intera compagnia, risalendo addirittura dal decimo posto. Terza piazza finale, meritata, per Piccoli.

Prossimo appuntamento con il Trofeo Italiano Amatori il 25 luglio all’Autodromo Bonara di Franciacorta.