GP d’Italia Mugello: Tarozzi 19°, Ravaioli ko

«Che emozione! L’esperienza a questa mia prima gara di Motomondiale è stata una grandissima emozione. In pista, ma anche fuori, incontrando nei box quelli che attualmente  sono i migliori piloti del mondo», commenta il driver del Faenza Racing Mattia Tarozzi, a conclusione del weekend mondiale del Mugello (5-6 giugno 2010).

La gara di Tarozzi, che sul traguardo è giunto 19esimo nella classe 125 cc alla quale si era iscritto come wild card (iscrizione-premio concessa dalla Federazione Motociclistica Italiana ai migliori piloti nazionali) è stata regolare e ordinata, facendo registrare, giro dopo giro, buoni tempi che gli hanno permesso di guadagnare varie posizioni. Infatti, sulla griglia di partenza il pilota faentino era partito al 26esimo posto su 32 concorrenti. Non potendo quindi ambire a posizioni di prestigio, ha impostato la gara tenendo il proprio ritmo con l’obiettivo di riuscire comunque a vedere la bandiera a scacchi. E così è stato.

«La “truppa” spagnola che sta dominando la 125 è veramente forte. Trovarmi spalla a spalla con questi piloti è sicuramente utile e mi è servito per capire meglio come approcciare le gare del Motomondiale, visto che spero di poterne disputare anche altre in questa stagione. La prossima settimana – conclude Tarozzi – sarò a Jerez per la terza prova del Campionato Spagnolo Velocità (n.d.r. in programma il 13 giugno) dove mi confronterò più alla pari con altri giovani piloti iberici che, come me, stanno macinando chilometri ed esperienza per ambire a palcoscenici internazionali sempre più importati».

Week end invece costellato da problemi tecnici per Marco Ravaioli. Il team ha portato soluzioni nuove per la moto, ma queste purtroppo non si sono rivelate efficaci in pista, dopo avere dato ottimi risultati al banco prova. Purtroppo la limitazione dei test complica il lavoro, e le prove si devo fare in gara con il rischio che se un particolare è sbagliato comprometti tutto.

In qualifica Marco riesce a percorrere pochissimi giri, ed in gara è costretto al ritiro dopo soli sei passaggi.

Marco: “Sono demoralizzato, ci tenevo molto a fare una bella gara qui. Purtroppo i pezzi che abbiamo portato non sono stati efficaci come credevamo. Ho parlato con i miei tecnici e mi hanno rassicurato che uqesta settimana proveranno ulteriori soluzioni per risolvere i problemi. Io da parte mia posso solo farmi trovare pronto al momento opportuno”.