Elias: “Grazie alla FMI ho fatto un bel lavoro”

 

Oggi, tra le moto impegnate in pista a Misano per le prove libere della Coppa Italia Moto, si potevano distinguere due “suoni” inusuali. Erano quelli emessi dai motori delle Moriwaki di Toni Elias e Vladimir Ivanov, solitamente impegnati nel mondiale della Moto2. Lo spagnolo leader del mondiale e il compagno di squadra russo hanno girato martedì e giovedì nel corso di un test privato e, con l’obiettivo di completare al meglio il lavoro di messa a punto, hanno chiesto “ospitalità” alla FMI per un’altra giornata di prove, girando in compagnia degli iscritti della Coppa Italia Velocità.

“Siamo venuti qui per due giorni di test e abbiamo potuto provare anche oggi – rivela Toni per questo motivo voglio ringraziare la Federazione Motociclistica Italiana, che ci ha permesso di sfruttare un’altra giornata di prove e di girare insieme agli iscritti della Coppa Italia. Abbiamo fatto un buon lavoro di messa a punto della ciclistica e nonostante la nostra intrusione, i ragazzi della Coppa mi hanno messo subito a mio agio”.

Sono stati tre giorni fruttuosi, che hanno permesso allo spagnolo di fare del passi avanti nella messa a punto generale della ciclistica. “Oggi, durante i quattro turni da 20 minuti, ci siamo concentrati principalmente sulla ciclistica. Stiamo provando a migliorare il telaio, perché ci siamo accorti che ad inizio gara fatichiamo molto. Le cose vanno molto meglio nella fase centrale e nelle battute finali ma sul pronti via non siamo a posto e per questo motivo stiamo cercando di migliorare la resa delle gomme provando molte soluzioni a livello di ciclistica. Oltre a questo, un altro aspetto su cui possiamo e dobbiamo lavorare è l’aerodinamica, che è tuttora in via di sviluppo e che ci può aiutare molto.

Facile, per lui, rispondere ai piloti e agli addetti ai lavori che hanno criticato la qualità e lo stato dello sviluppo della Moto2, categoria che da ques’anno ha sostituito nel motomondiale la 250 Gp. “Per chi in questo momento non sta correndo davanti è facile sparare contro le gomme o contro il motore ma tengo a sottolineare che da quel punto di vista siamo tutti sulla stessa barca quindi non ci sono scuse. A chi, invece, tra gli addetti ai lavori vuole trovare per forza un difetto alla Moto2 dico che la categoria cresce di gara in gara ed ora si trova in una fase di continua evoluzione. Gli avversari? Alcuni, come Corsi o Tomizawa sono stati una sorpresa ma prima della fine dell’anno arriverà anche chi ora è più in difficoltà, come De Angelis o Canepa”.