ELF CIV, Ferrari vince una gara 2 thrilling a Imola, è leader del Campionato

Matteo Ferrari vince una spettacolare gara 2 sul circuito Enzo e Dino Ferrari di Imola dopo un duello fino all’ultima curva con Lorenzo Zanetti. Grazie a questo risultato e alla contemporanea caduta di Pirro, scivolato alla “Variante Alta” all’inizio dell’ultimo giro, Ferrari diventa anche il nuovo leader del campionato con un solo punto di vantaggio proprio sul compagno di squadra. Cavalieri si conferma ad alti livelli ed è quinto sotto la bandiera a scacchi.

Sulle colline del Santerno, che hanno ospitato il quarto round dell’Elf CIV, la gara della domenica è stata al cardiopalma. Il terzetto formato da Pirro, Ferrari e Zanetti ha fatto subito il vuoto con il campione italiano 2017 a tirare gli altri due, nonostante una spalla ancora in disordine per i postumi della caduta al Mugello con la MotoGP. Al giro 7 Ferrari ha rotto gli indugi e ha passato prima Zanetti, poi Pirro, prendendosi la prima posizione, ma senza riuscire a scappare e il terzetto è rimasto compatto fino alla fine. Al penultimo giro Pirro è caduto alla “Variante Alta” e a giocarsi la vittoria sono rimasti Ferrari e Zanetti. All’ultima chicane Zanetti ha provato il sorpasso, ma Ferrari ha incrociato la traiettoria e ha tagliato il traguardo impennando. Il pilota di Cesena conferma così il suo feeling con la pista di Imola dove aveva conquistato la vittoria nell’Europeo Superstock. Ora Ferrari guida anche la classifica di campionato con 121 punti, uno in più di Pirro.

Con gli 11 punti di gara 2 Cavalieri, che ha condotto una gara in rimonta, risalendo dall’ottava fino alla quinta posizione,  entra invece nella Top 10 della generale a quota 35.

Sul circuito Enzo e Dino Ferrari di Imola si è corso il terzo round del National Trophy 1000, categoria Open inserita all’interno del CIV in cui il team Barni sta sviluppando la Ducati Panigale V4. Nonostante la “gioventù”, la quattro cilindri della casa bolognese sta già dimostrando il suo potenziale e dopo il primo podio con Conforti (secondo al Mugello) è arrivato un meraviglioso secondo posto di Ivan Goi a Imola.

Il pilota mantovano, partito dalla terza fila ha avuto un buono start e dopo due giri aveva già rimontato due posizioni, cercando di attaccarsi al gruppo di testa. La gara è stata poi interrotta una prima volta con una bandiera rossa. Al restart Goi è transitato quarto al primo giro, ma è stata la sua seconda parte di gara a fare la differenza: dopo aver guadagnato una posizione per la caduta di Saltarelli, il #12 ha scavalcato Salvadori con un sorpasso alla “variante alta” e poi ha abbassato progressivamente i suoi tempi fino al 1’50.942, suo giro veloce; un ritmo che forse gli avrebbe permesso di giocarsi la vittoria con D’Annunzio se la gara non fosse stata prematuramente dichiarata conclusa al giro 8 a causa di un’altra bandiera rossa.

Gara sfortunata, invece, per l’altro pilota del Barni Racing Team Luca Conforti che partiva dalla pole position. Scavalcato da La Marra alla prima variante, Conforti si è accodato e i due hanno provato subito a imprimere un passo veloce alla gara, ma nel tentativo di andare in fuga La Marra è caduto al giro 3 e il #22 non ha potuto evitare la moto del rivale, finendo anche lui a terra.

In campionato, i due piloti del Barni Racing Team sono sesto e settimo con Conforti (30 pt.) che precede Goi di un punto (29 pt. ). Come per il CIV il prossimo appuntamento del National Trophy è a Misano per il round 4 alla fine di luglio.

Marco Barnabò, Principal Manager
«E’ stato un weekend positivo, soprattutto per Ferrari e per Goi. Ferrari cresce ogni gara, Goi aveva bisogno di un bel risultato per ritrovare fiducia. E’ chiaro che sono dispiaciuto per la caduta Conforti, che avrebbe potuto fare una bella gara, e per Pirro che da grande pilota quale è non si è voluto accontentare di un piazzamento. Quando è così ci può stare anche una piccola scivolata. Insomma nonostante qualche imprevisto che fa parte delle corse torniamo a casa con il sorriso».
Michele Pirro, #51
«Ho fatto un piccolo errore entrando troppo frenato nell’ultima curva e sono caduto. E’ un peccato perché stavo meglio di ieri e volevo giocarmela. Non so se avrei potuto attaccare gli altri due, ma certamente avrei conquistato un altro podio. Questo è stato comunque un weekend importantissimo perché sono risalito in moto, che era la cosa che volevo di più dopo l’incidente. Sono molto contento per Matteo e per Samuele che dopo l’infortunio è tornato a mostrare il suo talento».

Matteo Ferrari, #11
«All’ultima staccata sapevo che Zanetti ci avrebbe provato e così mi sono preparato. Ero un po’ preoccupato perché sapevo di dover fare la frenata al limite, ma dopo la caduta di Michele poteva esserci olio o sporco in pista. Invece sono riuscito a essere perfetto tenendo una linea centrale in ingresso e uscendo forte. Dopo la gara di ieri sapevo di avere la possibilità di vincere e lo volevo veramente tanto».

Samuele Cavalieri, #76
«E’ stato un weekend positivo perché sono tornato a competere per il podio e questo era l’obiettivo. Resta un po’ di amaro in bocca perché, dopo averlo sfiorato ieri, speravo di poterlo conquistare oggi, purtroppo però ho sbagliato la partenza e ho perso diverse posizioni. La mia gara è finita comunque in rimonta e non ero lontano dal terzo posto neanche oggi».

Ivan Goi, #12
«Finalmente un bel risultato. Mi sentivo bene già dopo la prima partenza e stavo rimontando. Al secondo start D’Annunzio ha preso subito un ritmo molto veloce, mentre io ho fatto un po’ più fatica, la moto era scorbutica sia in staccata che in accelerazione. Con il passare dei giri la situazione si è stabilizzata e sono riuscito a spingere sempre più forte, purtroppo però non ho potuto completare la rimonta nonostante alla fine girassi mezzo secondo più veloce del leader».

Luca Conforti, #22
«L’incidente è stato davvero un peccato perché tutto stava andando per il meglio, poi La Marra mi è caduto davanti e non ho potuto far nulla per evitarlo. Quando, per colpe non tue, non riesci a concretizzare tutti gli sforzi del weekend fa davvero male. Speriamo di riscattarsi a Misano perchè la moto ha dimostrato di andare davvero forte».