Dunlop Cup: Franciacorta ha incoronato i campioni

Epilogo spettacolare, e caldo, per il trofeo Dunlop Cup che sul tracciato di Franciacorta ha dato vita all’ultimo intenso round della stagione. Protagonisti vecchi e nuovi hanno regalato belle gare, coadiuvati al meglio dalle performanti D 211 GP che hanno permesso ai piloti di cogliere ottimi tempi sia sul giro che sulla distanza, dimostrandosi pneumatici perfetti per la guida al limite in ogni situazione. E a confermare questa tesi ci hanno pensato i vincitori di giornata e campionato. Mattia Dell’Aglio imprendibile nella 600 GP si è fregiato del titolo, mentre Simoneschi nella 600 Amatori ha conquistato il gradino più alto del podio di Franciacorta, ma il trofeo è andato a Carparino. Nella 1000 Amatori la palma del migliore di tappa è spettata a Stasi, mentre il numero uno è finito nelle mani di Boccadoro. Infine nella 1000 Castellarin ha vinto la gara, dopo la penalizzazione inflitta a Filippini, cogliendo il quarto successo consecutivo e monopolizzare la classifica di campionato.

600 GP – Mattia Dell’Aglio per aggiudicarsi la tabella numero uno poteva controllare Del Canuto e correre una gara di conserva. Invece il pilota del team Speed One è arrivato sul tracciato lombardo deciso a vincere la gara. Concentrato fin dal venerdì, il sabato ha ottenuto la pole position senza patemi e in gara ha confermato la sua supremazia. Scattato al comando è subito andato in fuga lasciando alle sue spalle Del Canuto, secondo in gara e in campionato, e staccandolo di 5 secondi. Del Canuto da parte sua non ha avuto difficoltà a precedere Mestri, brillante terzo.

600 Amatori – All’interno della 600, come di consueto erano presenti i piloti della 600 Amatori con Simoneschi mattatore. Il pilota del team Ciatti in sella alla Yamaha R6 non aveva velleità di titolo, ma voleva chiudere al meglio la stagione e conquistare la seconda vittoria stagionale. E così ha fatto, lasciando Amici, Carparino e Zecchin lottare per la conquista del trofeo. I tre piloti, staccati racchiusi in sei punti non potevano fare calcoli, ma solo dare il massimo e infatti hanno dato vita a una prova molto intensa dall’inizio alla fine. Zecchin, arrivato a Franciacorta in testa alla classifica, ha però dovuto cedere lo scettro di campione a Carparino che con il terzo posto di gara si è aggiudicato il numero 1 per un solo punto di vantaggio su Amici, ottimo secondo, che per sperare nella vittoria finale doveva fare suo il round lombardo. Zecchin, da parte sua ha concluso terzo assoluto, staccato di due soli punti dal neo campione Carparino pilota del team RDF Corse.

1000 Amatori – Alla resa dei conti Boccadoro è arrivato con 21 punti di margine su Pelonara. All’alfiere del team Over 40 bastava dunque un decimo posto per fregiarsi del titolo in caso di vittoria del diretto rivale e dunque correre di conserva. E così ha fatto: non ha preso rischi inutili e con il sesto posto ha potuto festeggiare il trofeo. Pelonara da parte sua ha con il quarto posto ha ceduto la piazza d’onore finale a Stasi, protagonista assoluto del weekend. Il portacolori del team RDF fin dalle prove è apparso in palla firmando la pole position e in gara ha confermato la supremazia. Levantini e Ballabio, staccati di oltre 7 secondi, non hanno potuto fare altro che lottare per la piazza d’onore, terminando nell’ordine.

1000 GP – Ultima gara della giornata la 1000 Gp, graziata dalla pioggia iniziata a cadere proprio al termine della sfida che ha trovato in Filippini il mattatore. Il pilota di casa dopo avere conquistato la pole con l’ottimo crono di 1’12” 198, in gara è scattato bene, ma in anticipo e dunque è stato penalizzato, e ha tenuto a debita distanza, una manciata di decimi, il leader di campionato Castellarin, unico in grado di impensierirlo. A fine gara la doccia fredda per Filippini, sceso al quinto posto, e gioia per Castellarin che ha festeggiato il quarto successo consecutivo e la vittoria di un campionato già ipotecato nella precedente gara del Mugello. Sul podio, oltre al mattatore del torneo, sono saliti Rampini, secondo in solitaria, dopo aver tenuto a debita distanza Laudati. Vallazza autore del giro veloce in 1’12”755 al secondo passaggio si è ritirato poco perdendo ogni possibilità di lottare per il podio.